Stomachion

sabato 31 luglio 2004

L'osservatore

Cliffie, l'osservatore passivo. Lui non sbagliava mai, naturalmente, dato che non si faceva coinvolgere, che si teneva sempre in disparte, in qualunque situazione. Se non ci si dedicava mai a niente, come si faceva a sbagliare?

(dal Diario di Edith, di Patricia Highsmith, trad.Marisa Caramella)

venerdì 30 luglio 2004

E cammina, ogni tanto, quando gli va, la giustizia...

Sull'edizione odierna della Gazzetta del Sud, a firma di Lino Sotali, compare un articolo allucinante, dal titolo 12 anni per essere assolto, in cui viene descritta una vicenda tipicamente italiana. Questo il testo dell'articolo:

Tutto era cominciato con una informazione di garanzia nel giugno '87 dopo il fallimento della società Cofim di Monopoli della quale era stato consigliere di amministrazione per pochi mesi. Dopo la «consueta gogna mediatica» e la completa assoluzione chiesta dallo stesso pm, Ivo Grande ha dovuto attendere sino al 1999 per ottenere dal Tribunale di Bari una sentenza di assoluzione. Un'attesa giudicata troppo lungo dalla corte d'appello di Lecce – cui lo stesso Grande ha fatto ricorso – che ha condannato il ministero della giustizia al risarcimento del danno subito dall'uomo che, durante tutta la vicenda processuale, ha dovuto tra l'altro, rinunciare al lavoro di assicuratore. A raccontare l'accaduto dai tratti “kafkiani” è l'avvocato Ascanio Amenduni rappresentante legale di Grande nella causa di risarcimento. Tutta la vicenda – dice Amenduni in una nota – si è snodata nell'arco di 17 danni. L'informazione di garanzia con l'ipotesi di bancarotta fraudolenta fu notificata nel giugno '87. Grande aveva fatto parte del cda della Cofim per alcuni mesi e si era dimesso «senza avere commesso alcuna irregolarità». «Ciò – dice Amenduni – era stato riconosciuto sin dal 1990 anche in una consulenza contabile eseguita su incarico degli organi inquirenti, che non contemplava il nome di Grande tra i responsabili degli ammanchi finanziari». «Nonostante ciò – dice Amenduni – ci vollero altri nove anni prima di arrivare ad una sentenza che, assolvendo Grande, su richiesta del pm criticava «sia pur velatamente – secondo Amenduni – l'eccessiva frettolosità e superficialità del rinvio a giudizio avvenuto all'inizio del 1996». «Considerate queste date: giugno 1987-marzo 1999 – afferma Amenduni – quasi 12 anni per essere assolto in pochi secondi e in quanto evidentemente innocente, sulla scorta di una consulenza dello stesso pubblico ministero risalente al 1990». «Quasi 12 anni di emarginazione sociale e professionale nonché di travaglio economico e famigliare». Dopo la comunicazione giudiziaria Grande si era infatti dimesso dal lavoro «confidando nella possibilità di provare, in un tempo ragionevole la propria estraneità alle accuse penali mossegli; ma si sbagliava». Grande ebbe anche ripercussioni sulla salute. Così, dopo l'assoluzione, l'ex imputato fece ricorso alla corte di giustizia europea contro lo Stato italiano per la eccessiva durata del processo, doglianza che – precisa l'avvocato – furono dirottate alla corte d'Appello di Lecce (competente territorialmente) per ottenere il risarcimento dei danni subiti. In questo caso, almeno, Grande ha ottenuto con una certa celerità la risposta positiva della Corte d'Appello (appena cinque mesi) che ha condannato il ministero ad un risarcimento di 15.500 euro (più le spese legali) ma ha dovuto attendere altri due anni e quattro mesi perché al decreto fosse data esecuzione con l'erogazione della somma liquidata.

Ora il nostro eroe avrà un congruo risarcimento, ma chi gli restituirà gli anni di attesa sapendo che anche il suo accusatore lo riteneva innocente?

giovedì 29 luglio 2004

8. A pro theme

Volete dire che nella nostra cultura tutto quanto, lingua e arte comprese, è nato dalle intuizioni drogate dei primi maghi.
Non so se lo accetto ma, se così fosse, per permettere alle prime società di evolvere dai culti tribali sarà servito un periodo di...
... "Aggiustamento", o la carta otto.
L'ex "giustizia", è quello stato prodotto
Da un giudizio austero che dona armonia
Nell'equilibrio di questa magia.

Emerge l'idea di ordine e legge
Che l'umano slancio sorveglia e protegge
Quando il gioco di squadra è parvenza
Di strategia di sopravvivenza.

Nei limiti vaghi da essa redatti,
La civiltà abbozza i primi suoi tratti.
La tua specie, dalla prima ordinanza,
Si prende sul serio, in forma e sostanza.

Nasceranno problemi, questo è anche vero,
Ma si affretta così l'umano sentiero.
La legge fabbrica regole chiare
E il gioco a cui l'uomo intende giocare.

La società avendo come obiettivo,
I tuoi simili adottano un ruolo fattivo
Arduo e ambizioso, chiaro e composito,
Che dimostrerà il loro proposito.

Forse sentono che la loro rotta
Si addice a un tipo di scimmia più dotta.


(da Metaphore, di Alan Moore e J.H.Williams III, su ABC#13, ed.Magic Press, trad.Leonardo Rizzi, il grande!)

(trad. titolo: un tema professionale)

(nota: per i colori vedi Promethea)

martedì 27 luglio 2004

Risarcimento in ritardo

Mentre il Tour de France si è da poco concluso con il 6.o trionfo consecutivo di Lance Armstrong e con il nostro Ivan Basso sul gradino piu' basso del podio, qui nella nostra povera Italia si consumava una terribile ed attesa autopsia, quella al corpo di Pantani. E solo questa è stata in grado di restituire a Marco Pantani la sua vera dimensione di campione:

Nel midollo osseo del ciclista non sono stati trovati segni di uso massiccio di sostanze dopanti

Questo il titolo del breve articolo apparso questa mattina sulla Gazzetta del Sud, dove si spiega come il medico legale abbia escluso l'utilizzo massiccio di sostanze dopanti per il campione romagnolo.
Ci voleva una autopsia perché tutti credessero che Pantani è stato uno dei campioni più puliti degli ultimi dieci anni!
E anche se in ritardo, Pantani ha vinto la sua ultima tappa...

Per approfonidmenti vedere Adnkronos.

martedì 20 luglio 2004

...e sarebbe ora!

E' estate e probabilmente ce ne saremmo accorti in pochi se la madre (ancora innocente, fino all'ultimo processo) di Samuele fosse stata dichiarata innocente: ora l'avvocato Taormina è in procinto di svelare, novello Perry Mason, l'assassino del piccolo Samuele, a due anni dal suo omicidio. Finalmente, forse, si inizierà a capirci qualcosa, a scoprire il movente e l'arma del delitto, perché, sinceramente, un assassino senza movente e senza arma non è un assassino credibile.

lunedì 19 luglio 2004

La matematica è un'opinione

Obelix: Idefix! Due più due, quanto fa?
Idefix: Uah! Uah! Uah!
Obelix
: Hai visto?

(da Asterix e il paiolo, di Goscinny e Uderzo, allegato a Il Giornalino, trad.Luciana Marconcini)

domenica 18 luglio 2004

Arrivederci

Il dottor Speck, un uomo di mezza età, con gli avambracci muscolosi, spinse forte le dita nei fianchi di Mildew, mentre la gatta stava ferma, docile, sul tavolo bianco. Il dottore sembrava imbarazzato. Poi guardò Edith negli occhi.
"La gatta ha un tumore al fegato... mi dispiace."
"Ne è sicuro?" chiese Edith.
"Riesco a sentirlo," disse il dottor Speck.
"Bé... è possibile operarla?"
Il dottor Speck scosse la testa e fece un sorriso breve, dispiaciuto. "Non alla sua età, capisce? Con una cosa come questa... povera vecchia Mildew," disse, premendo i fianchi della gatta con dita leggere, chino su di lei. La conosceva da anni. "E' una questione di età, capisce, Mrs.Howland? Non c'è niente da fare."
Melanie era lì accanto, e disse: "Oh, Edith, mi dispiace."
Edith era sconvolta. Passarono alcuni secondi, un minuto. Edith continuò a parlare, rispondendo alle osservazioni e alle domande del veterinario, ma si sentiva lontana mille miglia, le sembrava di essere lì lì per svenire. Il veterinario stava suggerendo di fare un'iniezione a Mildew, subito, non avrebbe sentito niente. E Edith dovette acconsentire. Non c'era altro da fare. Non voleva che Mildew soffrisse. Eppure era successo tutto così all'improvviso.

(dal Diario di Edith, di Patricia Highsmith, trad.Marisa Caramella)

venerdì 16 luglio 2004

7. O mere path

Quindi, ora siamo al punto in cui l'uomo primitivo è andato e si è moltiplicato... più o meno durante la fase umana dei cacciatori-raccoglitori.
Ah, sì! Ogni accalcato gruppetto umano
Senza uno schema, un programma od un piano,
Senza un veiocolo, senza un cammino
Che porti la specie al suo destino.

Nulla li guida, se non l'arcano
Dei borbottii del loro sciamano,
Che viaggia drogato, in esplorazione,
A bordo del carro della visione.

(O, se l'idea ti pare insolenza,
Su un piano elevato della coscienza.)
Negli ignoti spazi della mente egli entra
E la carta sette alla sei subentra!

Va e sorseggia, mentre il carro galoppa,
Il vin dell'anima dalla sua coppa:
Ambrosia, nettare, soma e pozioni
Frequenti in leggende e in narrazioni.

Gli studiosi afferman che gli ingredienti,
Sai, fossero funghi stupefancenti!
Fu la magia di queste pozioni
A ispirare all'uomo grandi intuizioni!

Ogni arte e linguaggio, scienze e società,
Queste idee come son nate, in realtà?
Forse ispirate da un vedere oltreumano
Nel viaggio sul carro dello sciamano?

Perciò sembra che, di conseguenza,
Ogni cultura sia un culto, in partenza.
Il carro gira come su una giostra,
La via del futuro agli uomini mostra!


(da Metaphore, di Alan Moore e J.H.Williams III, su ABC#13, ed.Magic Press, trad.Leonardo Rizzi, il grande!)

(trad. titolo: o cammino assoluto)

(nota: per i colori vedi Promethea)

giovedì 15 luglio 2004

Perdersi nel ricordo...

Forse è una notizia che si perderà tra le tante, senza troppi rimpianti per qualcuno, con grande dolore per altri (ricordiamolo che c'e' chi piange), ma il 13 Luglio di quest'anno (un paio di giorni fa) è morto al Cardarelli di Napoli, dove era ricoverato da tempo, Luca Sepe, caporalmaggiore di 27 anni reduce da più missioni nei Balcani.
Aveva contratto un linfoma nel 2001, poco dopo essere rientrato da una delle missioni nell'ex Jugoslavia e adesso non c'è più.
Non so, ma forse vale la pena di leggere: Morire di pace da Report, o, se preferite, la versione postata da siddharta su Quarto Stato.

martedì 13 luglio 2004

Tipi italiani

Secondo voci di corridoio i poveri del calcio hanno comprato delle partite, corrotto degli arbitri per rischiare di tornare tra i poveri un anno dopo. Intanto, sempre grazie alle voci di corridoio, due arbitri sono stati sospesi.
Sempre secondo voci di corridoio, s'intende.
Intanto Mastella decide di passare la mano a chi il posto non lo ha: leggere per credere!
Sommario voci: voce1 | voce2 | voce3 | voce4 | voce5 | voce6
Sommario reazioni: reazione1 | reazione2 | reazione3