Stomachion

venerdì 5 ottobre 2012

Le lapalissiane caratteristiche dei link nei blog

Il grosso è stato fatto. Il contributo per Comunicare Fisica 2012, che quest'anno si terrà a Torino, al Museo di Scienze Naturali, è stato scritto nei suoi contenuti principali. Credo che ci saranno successivamente solo dei piccoli aggiustamenti e una stesura della bibliografia più puntuale. Ora, però, vorrei concentrarmi su uno degli articoli in particolare in cui mi sono imbattuto, Scholarly hyperwriting: The function of links in academic weblogs, dove la ricercatrice, María José Luzón Marco, cerca di capire la funzione dei link all'interno dei blog accademici:
Weblogs are gaining momentum as one of most versatile tools for online scholarly communication. Since academic weblogs tend to be used by scholars to position themselves in a disciplinary blogging community, links are essential to their construction. The aim of this article is to analyze the reasons for linking in academic weblogs and to determine how links are used for distribution of information, collaborative construction of knowledge, and construction of the blog's and the blogger's identity. For this purpose I analyzed types of links in 15 academic blogs, considering both sidebar links and in-post links. The results show that links are strategically used by academic bloggers for several purposes, among others to seek their place in a disciplinary community, to engage in hypertext conversations for collaborative construction of knowledge, to organize information in the blog, to publicize their research, to enhance the blog's visibility, and to optimize blog entries and the blog itself.
Dai risultati dello studio emerge che i link sono utilizzati per posizionarsi all'interno di una comunità e costruire delle relazioni; per distribuire e organizzare le informazioni; per collaborare nella costruzione della conoscenza; per creare una identità per il blogger e/o il suo blog; per conversare; per pubblicizzare la propria ricerca; per aumentare la visibilità del blog.
I link vengono poi classificati in varie categorie leggermente più tecniche: gli in-post link incorporati all'interno dei post (praticamente i link che rimandano ad altre pagine nella rete); i blog link, ovvero il menu di navigazione interno del blog; gli entry link, ovvero tutti i link che si trovano all'inizio del post, ma che in effetti si possono anche mettere alla fine, con le informazioni sull'autore, alle etichette e ai commenti; e infine i sidebar link, che non sono solo la classica blogroll, ma anche la tagcloud o qualsiasi altro collegamento che compare nella (o nelle!) barra laterale.
Se queste informazioni abbastanza lapalissiane non vi hanno fatto fuggire, aggiungo anche quest'altra osservazione che già sembra avere un carattere avanzato:
... only slightly more than half of the blogs linked to other blogs, the majority of the blogs received no comments, and fewer than a third of blog posts contained any links to external content.
E questo è certamente un male che affligge un po' tutti i blog in un po' tutto il mondo.
Ciò che però costituisce motivo di ulteriore stupore è come sia realmente difficile (se non impossibile) riuscire a trovare di articoli di questo genere una versione scaricabile, quasi come se i ricercatori che si occupano di blog, un sistema abbastanza aperto e pronto alla condivisione, non abbiano per nulla compreso questa importante caratteristica (o forse l'hanno compresa così bene che è in effetti il motivo principale della loro avversione).
María José Luzón (2009). Scholarly hyperwriting: The function of links in academic weblogs Journal of the American Society for Information Science and Technology, 60 (1), 75-89 DOI: 10.1002/asi.20937

1 commento:

  1. "...the majority of the blogs received no" CONSTRUCTIVE "comments", the majority of comments are quite superficial - we do not have a culture of commenting on blogs ...

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