Stomachion

giovedì 28 novembre 2013

Fisica a colori

Indicato da Maria Popova come uno dei migliori 11 libri divulgativi scientifici del 2012, il Feynman di Jim Ottaviani e Leland Myrick è uno splendido esempio di come si possa rendere interessante la scienza. Anche con i fumetti.
Finalmente è uscita la recensione del Feynman di Ottaviani e Myrick (che come saprete sono al lavoro su Hawking): un articolo a quattro mani, scritto con Maria-Angela Silleni uscito dopo un anno e più dalla sua uscita esclusivamente per colpa mia: per molti motivi non sono riuscito a concludere in tempi brevi la mia parte del lavoro. Innanzitutto c'era da trovare la chiave migliore per inserirsi all'interno delle considerazioni che Maria-Angela mi aveva inviato, cercando magari di approfondire anche qualcosa dal punto di vista fisico. Nel complesso direi che il risultato non è male (considerate che prima della pubblicazione, ciascun articolo, dopo opportuna discussione, viene comunque riletto da un revisore, che propone comunque ulteriori spunti e suggerimenti) e, da quella recensione, estrarrei questo passaggio, che è quello con il contenuto scientifico più alto:
La QED è stata sicuramente il suo più importante e famoso contributo alla fisica e alla scienza: a esso Feynman ha dedicato, soprattutto a partire dal 1978, buona parte della sua attività didattica e divulgativa. Molti dei passaggi del libro di Ottaviani e Leyland dedicati a questa strana teoria della luce e della materia sono tratti dal libro QED, che raccoglie un ciclo di conferenze sulla materia, così come altri sono invece tratti dai Sei pezzi facili e dai Sei pezzi meno facili: ci stiamo riferendo al capitolo QED in NZ o a QED in CA, dedicati alle lezioni tenute dal fisico in Nuova Zelanda e California. In questi passaggi, inevitabilmente, l’uso delle didascalie si fa predominante, e la lettura reclama un supplemento di concentrazione, per quanto supportata dall'apparato grafico, per larga parte ripreso da quello ideato dallo stesso Feynman.
La sua collaborazione con il Progetto Manhattan, poi, è fedelmente riportata da Los Alamos dal basso, testo di una conferenza in cui il fisico ricorda quel periodo contenuto all'interno della raccolta di saggi Il piacere di scoprire, che ha il pregio di mostrare fedelmente la passione di Feynman per il gioco, la leggerezza e la scienza. E c'è, poi, il suo rivoluzionario discorso sulla miniaturizzazione, che si può leggere sempre su Il piacere di scoprire, fondamentale perché ha di fatto dato inizio alla ricerca nanotecnologica, grazie alla sfida che quel discorso aveva lanciato:
Darò mille dollari al primo che riuscirà a scrivere il contenuto della pagina di un libro in un'area venticinquemila volte più piccola (in scala lineare) in modo che sia leggibile con un microscopio elettronico.
E ne darò altri mille a chi inventerà un motore elettrico funzionante, un motore elettrico rotante che si possa manovrare dall'esterno e che non sia più grande di un cubo di 0,4 millimetri di lato, cavi esclusi.
(Richard Feynman, da C’è molto spazio là in fondo, trad. Grazia Gilberti)

La parte finale dell'articolo, con una serie di suggerimenti per l'approfondimento, diventa poi una sorta di Carnevale della Fisica non richiesto o non ufficiale, se preferite.

11 Maggio 1918: buon compleanno Dick! dei Rudi Mathematici
L'arte di Ofey di Lucia Marino
Feynman, o dell'imparare a insegnare di Amedeo Balbi
La natura non si imbroglia e Feynman e il bombardiere di Peppe Liberti

Per cui direi: leggetevelo tutto!

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