Stomachion

domenica 27 settembre 2015

Topolino #3122: Le avventure della luce

Il 2015 è stato eletto anno internazionale della luce e molte sono le iniziative che hanno animato le celebrazioni, soprattutto a carattere scientifico. Tra i principali scienziati che si sono occupati in vario modo di ottica e quindi di luce, si ricordano Renato Cartesio, Galileo Galilei e soprattutto Isaac Newton, che fece esperimenti utilizzando i suoi stessi occhi, arrivando vicino a perdere la vista.
I primi esperimenti di ottica, però, vennero condotti da Ibn al-Haytham, latinizzato in Alhazen, matematico arabo che scrisse una serie di trattati sull'ottica fondamentali per molti degli scienziati europei che ne raccolsero l'eredità. L'arabo è il protagonista della prima delle ministorie di cui è costituita Topolino e le avventure della luce di Matteo Venereus e Marco Mazzarello e pubblicata su Topolino #3122, ed è anche l'ispiratrice dell'ultimo ritratto della serie.
La storia ha come motore narrativo Tip e Tap, nipotini di Topolino, che vanno a visitare Lucy Blink e le raccontano alcune avventure dello zio attinenti con il tema della luce. La prima delle storie che i due raccontano è dedicata proprio ad Alhazen e vede coprotagonista insieme a Topolino l'archeologo dell'avventura Indiana Pipps, che così riassume la vita del matematico arabo:
Come da tradizione in queste storie di racconto scientifico sono poi presenti i ritratti degli scenziati che hanno studiato l'argomento che si approfondisce:

Un particolare trattamento viene poi riservato all'astronoma statunitense Henrietta Swan Leavitt, che viene disneyzzata in Minnetta.
La Leavitt, assunta all'Harvard College Observatory per esaminare le foto astronomiche con il compito di misurare e catalogare le stelle in funzione della loro luminosità, scoprì la relazione tra la luminosità e le stelle variabili.
Si può tracciare una linea retta tra ciascuna delle due serie di punti corrispondenti ai massimi e minimi, mostrando quindi che esiste una relazione semplice tra la luminosità delle variabili e i loro periodi.
Nonostante questa scoperta consentì agli astronomi di realizzare le prime misurazioni delle distanze delle altre stelle rispetto alla Terra, l'astronoma ricevette ben pochi riconoscimenti in vita. Gösta Mittag-Leffler cercò di riparare a questa mancanza nominandola per il Premio Nobel nel 1926, vista l'importanza della sua scoperta nel lavoro di Edwin Hubble, ma poiché era morta nel 1921 a causa di un tumore, il premio non le venne assegnato, essendo il Nobel un riconoscimento per scienziati in vita.
Ad ogni buon conto Henrietta era il prototipo della scienziata dell'epoca: devota al lavoro duro e alla ricerca nonostante le limitazioni cui le donne dovevano sottostare durante quel periodo. Queste carateristiche emergono perfettamente nella figura di Minnetta, che quindi è al tempo stesso il suo corrispettivo disneyano, ma anche un sentito omaggio a lei e a tutte le donne che, all'interno del mondo accademico, hanno lottato per la parità tra sessi dall'alto dei loro risultati.
Con le ministorie successive si passa ai giorni nostri, prima con un mistero tecnologico che coinvolge Macchia Nera e al cui interno Venereus inserisce una veloce spiegazione sui computer ottici, ritenuti un passo fondamentale nella costruzione dei computer quantistici, e le loro possibilità future:
L'episodio con Pippo ci porta, invece, a un problema più o meno di tutti i giorni, ovvero al così detto inquinamento luminoso, che non crea solo problemi sull'osservazione del cielo notturno, ma anche su un uso efficiente dell'illuminazione durante le ore notturne:
Un dettaglio apprezzabile è poi il suggerire come la sensibilità artistica, mostrata da Pippo, sia uno dei componenti importanti per la costruzione di un ambiente gradevole.
L'ultimo episodio, che vede protagonisti, oltre a Topolino, anche Gilberto e zia Topolinda, si concentra su due aspetti: prima di tutto il fermarsi ad apprezzare le bellezze della natura, e quindi il comprendere come anche per loro la luce sia fondamentale, grazie al processo di fotosintesi clorofilliana:
Venereus, però, riesce a unire queste storie non solo utilizzando il filo conduttore della luce, ma anche introducendo un ascoltatore nella storia, Lucy Blink, la simpatica scenziata e filantropa, organizzatrice del convegno sulla luce da cui parte la storia. Ella sta attraversando una fase di sconforto, rappresentata dal suo restare rinchiusa in casa in una stanza completamente buia. A spingerla a uscire e ritrovare il gusto verso nuove sfide ci penseranno proprio Tip e Tap con il loro racconti: in questo modo Lucy ritroverà la voglia di andare al convegno e parlare alla platea con parole intense che ricordano la passione mostrata tante volte nelle interviste da Rita Levi-Montalcini. E la sensazione che Lucy Blink sia ricalcata sulla grande scienziata italiana diventa quasi una certezza!
Come avrete ormai capito questa settimana non ho recensito tutto il numero di Topolino, ma solo la storia dedicata all'anno internazionale della luce. Questa dovete considerarla una versione estesa e al tempo stesso profondamente differente rispetto alla brevisione che verrà pubblicata domani su LSB.

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