Stomachion

venerdì 13 novembre 2015

Tuono Pettinato racconta Albert Einstein

Il viaggio di @TuonoPettinato nella #relatività cc @andreaplazzi @maddmaths @ComicsScience @marcocattaneo @le_scienze
Il numero di novembre de Le Scienze, portato in anteprima sabato 1 novembre a Lucca Comics & Science, è un'uscita speciale dedicata ai cento anni della relatività generale di Albert Einstein.
Il numero è costituito soprattutto dagli articoli usciti su Scientific American #313, come per esempio l'articolo introduttivo di Brian Greene(16) o quello su viaggi e paradossi temporali di Tim Folger(17) (vi ricordo a tal proposito del mio post Paradosso cosmico) introdotto da un fumetto di Asaf Hanuka. Ed è proprio un fumetto il contributo più originale realizzato in tema con il numero speciale: Albert & me di Tuono Pettinato.
La storia è estremamente breve, ma molto efficace: in 8 pagine, aiutato dalle versioni fumettistiche di Amedeo Balbi e Carlo Rovelli, Pettinato racconta in maniera gradevole e fisicamente ben argomentata la vita e le opere di Einstein, con una struttura e un umorismo che ricordano le biografie che mensilmente propone per linus.
Esempio lampante dei toni leggeri e ironici è proprio la prima pagina con l'appena accennato "litigio" tra Amedeo e Rovelli che si conclude con questa gustosa striscia:
In effetti una delle citazioni più belle di Einstein può essere inquadrata proprio nell'ottica dell'ozio creativo:
La creatività è il residuo della perdita di tempo(1)
E' interessante osservare come Henri Poincaré abbia raccontato un episodio non troppo distante dall'ottica dell'affermazione di Einstein: il matematico fracese, che come vedremo più avanti ebbe un ruolo nello sviluppo della relatività speciale, racconta come una pausa (un'escursione geologica) negli infruttuosi tentativi per risolvere un problema matematico particolarmente ostico, si rivelò invece decisiva per sbloccare la sua creatività.

mercoledì 11 novembre 2015

Ritratti: Gaspard Monge e Leonardo Siniscalchi

Due figure così distanti nel tempo che solo un folle poteva accostare.
Nelle loro dimostrazioni i matematici greci davano grande importanza agli aspetti grafici: non riuscivano, infatti, a concepire una dimostrazione senza poter abbinare ad essa un qualche disegno geometrico. Gli aspetti grafici nella matematica, però, seguirono grosso modo i canoni dell'antica Grecia per diversi secoli, così per avere una sorta di piccola rivoluzione nella descrizione grafica della matematica bisogna attendere la geometria descrittiva di Gaspard Monge, matematico francese della seconda metà del '700.
Monge non fu il primo a dare centralità all'aspetto grafico in geometria (basti pensare, per esempio, alle proiezioni stereotomiche di Frezier), ma sicuramente fu il più noto e quello cui si paga il maggior debito di riconoscenza.
Gaspard Monge
Monge, nato a Beane nel 1746, fu una delle molte menti geniali che attraversarono la rivoluzione francese, rimanendo indenne quasi a tutti i cambiamenti politici cui assistette. Fu uno studente modello, tanto che venne ammesso alla prestigiosa scuola per ingegneri di Mézières, essendo però figlio di un venditore ambulante non venne iscritto alla scuola per ufficiali, ma a quella per agrimensori e disegnatori. Gli venne, però, permesso di realizzare il progetto di una fortezza a partire da dati osservativi e il giovane, rifiutando di portare a termine i complessi calcoli necessari per tale realizzazione, sviluppò una soluzione per portare a termine il compito utilizzando solo compasso e righello. Utilizzando metodi geometrici classici, eleganti e semplici, Monge contribuì alla soluzione di molti problemi militari, raccogliendo anche molte osservazioni che egli avrebbe poi utilizzato per il testo fondamentale della geometria descrittiva.
Nel frattempo era in arrivo la rivoluzione francese, di cui Monge fu un partecipante attivo: ad esempio nel 1792 fu ministro per gli affari navali e direttore dell'industria di cannoni e polvere da sparo. Nonostante ciò dovette scomparire per un breve periodo durante il Terrore, fino al suo ritorno nel 1794, quando venne eletto professore della neo nata Scuola Normale della Repubblica. E' anche in quest'anno che inizia la stesura di Géométrie Descriptive:
Questo trattato sulla geometria descrittiva è stato scritto per l'uso degli studenti nella prima scuola normale, stabilita dalla legge il 9 Brumario dell'anno 3 (30 ottobre 1794). Questa scuola, che è esistita solo durante i primi quattro mesi del 1795, che aveva l'intenzione di far rivivere l'istruzione pubblica, annientata in Francia sotto il Regno del Terrore (...), aveva come professori(2)
Lagrange, Laplace e lo stesso Monge e un'altra decina a coprire vari campi della conoscenza.
Quando il posto della Repubblica venne preso da Napoleone, Monge, che evidentemente vedeva nel condottiero non un dittatore ma un paladino degli ideali repubblicani, divenne un suo zelante seguace. Una volta caduto Napoleone, ciò causò a Monge la privazione delle precedenti onorificenze e privilegi da parte di Luigi XVIII, fino alla morte in povertà.

martedì 10 novembre 2015

Scatola elettrica

Electric box è un video gioco che unisce logica ed elettronica. Nella plancia si trovano alcuni elementi elettrici, come l'interruttore e i fili (e nei livelli più avanzati alcuni dispositivi già sistemati) e un atomo cui fornire energia, mentre in un box nella parte destra dello schermo si trovano gli strumenti da utilizzare per completare il collegamento elettrico. Se gli strumenti sono stati collegati correttamente in funzione del loro utilizzo, descritto nei primi livelli, allora l'energia riuscirà ad arrivare all'atomo in quella che è una sorta di macchina di Goldberg elettronica:
Il gioco è stato aggiornato alla Electric box 2 con una grafica che, a mio giudizio, è molto più elegante:
La difficoltà, sia nella prima sia nella seconda versione, sta nel riuscire a sfruttare al massimo ciascuno strumento, in particolare quelli che possono essere attivati in più di un modo.

martedì 3 novembre 2015

Luce dal cosmo

In occasione dell'anno internazionale della luce (sito ufficiale dell'INAF), l'Osservatorio Astronomico di Brera ha organizzato una settimana ricca di avvenimenti che dal 9 al 14 novembre animerà la città di Milano:
Dai pianeti extrasolari alle musiche di Herschel, dall'osservazione del pianeta Urano attraverso telescopi professionali, alle visite delle strutture ai laboratori moderni, al patrimonio storico, alle attività per le scuole: è una vera e propria settimana "celeste", quella dal 9 al 14 novembre, organizzata da INAF-Osservatorio Astronomico di Brera (OAB), INAF-Istituto di Astrofisica Spaziale e Fisica Cosmica (IASF) e Società Astronomica Italiana.
Le attività avranno luogo nelle due sedi dell’OAB: Palazzo Brera, in via Brera 28 a Milano, che ospita la sede settecentesca ma ancora attiva dell'Osservatorio astronomico, sia la sede di Merate (LC), inaugurata circa 90 anni fa e dove, oggi, sorgono i laboratori di alta tecnologia per la ricerca di nuove strumentazioni astronomiche.
Inoltre, presso la sede del Museo di Storia Naturale di Milano e in collaborazione con il Museo stesso, OAB, IASF e SAIt presentano la mostra Lontano, lontano nel tempo, un viaggio nell'Universo a cavallo della luce, che resterà aperta fino al 9 dicembre.
Il programma di tutte le iniziative è consultabile sul sito dell'Osservatorio di Brera.
A quanto segnalato si va ad aggiungere anche l'incontro Che cos'è la luce?:
Luce bianca, luce colorata, luce abbagliante, assenza di luce: ma questa luce, alla fine, che diavolo è? Nell'attesa di capirlo, giochiamoci!
Questo è il settimo e ultimo appuntamento degli incontri denominati Astrokids e si terrà, come i precedenti, presso la Feltrinelli di Piazza Piemonte domenica 22 novembre alle 11:30. Saranno presenti Paola Battaglia, Filippo Bonaventura, Mariachiara Rossetti, Laura Querci, Bianca Salmaso, Alessandra Zaino, Sonia Tamburri e Stefano Sandrelli.

lunedì 2 novembre 2015

Panoramiche da Cosenza

Per poco le panoramiche che ho scattato quest'estate a Cosenza non sono andate perdute: distrattamente avevo cancellato con shift + del la cartella dove erano conservate. Per fortuna con linux c'è il comando ntfsundelete: c'ho messo un po' per capire come farlo funzionare al meglio, ma per fortuna sono riuscito a recuperare le due panoramiche, che ora ho caricato su un apposito album su flickr.