lunedì 29 novembre 2004
Carramba, che sorpresa
La sorpresa è quella che combinerà Lele Martini, in arte Giulio Scarpati, nella prossima ed ultima puntata dell'attuale serie di Un medico in famiglia (tra l'altro la guerra Rai-Mediaset, che ha visto Banfi e soci trionfare, ha anche avuto una vittima illustre: La squadra su RaiTre!). Sembra che sarà una puntata di svenimenti generali, di paura e felici abbracci. Devo, però, scusarmi, perché pensavo già che Scarpati non avrebbe fatto alcuna comparsata in questa serie, visto che ha saltato la comunione di Annuccia. Ma, per fortuna, i grandi sono sempre una spanna sugli altri (e speriamo che, almeno in una prossima serie, ritorni a frequentare, anche solo saltuariamente, casa Martini).
domenica 28 novembre 2004
Al mare
Nando: Pst! Papà pelde la pelle sulla schiena! Pecché?
Mafalda: E' il sole, Nando, cosa vuoi che sia!
Nando: Ma non saplei, qualità scadente...
(Quino)
Mafalda: E' il sole, Nando, cosa vuoi che sia!
Nando: Ma non saplei, qualità scadente...
(Quino)
sabato 27 novembre 2004
Topolino?
Il numero 10 de I Classici del Fumetto - Serie Oro, di Repubblica e Panini è intitolato a Topolino, il primo nato dalla fantasia di Walt Disney. All'interno, però, è presente la Trilogia della Spada di ghiaccio con in più il quarto capitolo realizzato sempre da Massimo De Vita, ma con l'aiuto di Fabio Michelini. E' abbastanza notorio che, come in Topolino e i Signori della Galassia, anche in questa Saga il vero protagonista è Pippo e non il suo amico e compagno d'avventure.
Sono certamente problemi che capitano, soprattutto perché non è stato mai molto notato nei redazionali del volume, anche se, visto lo spazio concesso, già quello che è stato scritto è più che sufficente. Rappresenta quel minimo di informazioni utili per sapere come affrontare la lettura. Non è un problema, ma certo non oso pensare a quello che succederà all'arrivo de Il ritorno del Cavaliere Oscuro o, peggio ancora, di Watchmen.
Vedremo quello che ci faranno leggere. E come.
lunedì 22 novembre 2004
La riforma
Gufo: Pensiamo di fare un anno di puro Ottobre... Il primo d'Ottobre sarebbe capodanno. Poi, logicamente, Natale sarebbe il 358 di Ottobre...
Churchy: Sette giorni prima di capodanno, per la precisione.
Gufo: Insomma, resterebbero fuori un sacco di vecchie feste.
Churchy: Ma per essere comprensibile, ne inventiamo di nuove... La festa dei gerani per esempio, o...
Beauregard: Le tue idee di riforma del calendario sono del tutto farlocche...
Gufo: HUMP
Beauregard: Lavori sui mesi... Un anno di puro Ottobre per esempio. Ma con cosa inizia un anno? Con un giorno!
Churchy: Ah! Inizia con una notte... La notte della vigilia di capodanno!
Beauregard: Finisce con la vigilia di capodanno!
Gufo: La vigilia di capodanno è un inizio... Come fa una cosa a finire con un inizio?
Churchy: Bé... non potrebbe finire senza un inizio.
Beauregard: Penso che dovremmo essere completamente calmi su questa storia, completamente calmi!
Gufo: Completamente.
Beauregard: Quando si riforma il calendario, si inizia con i giorni, non con i mesi, CAPISCI?!?
Gufo: Capisco...
GRUNCH!
(E Gufo addenta il naso di Beauregard!)
(da L'ininquinabile Pogo, da Pogo, 51° volume della serie I Classici del Fumetto di Repubblica, trad. Marco M.Lupoi, Bruno Cavallone)
Churchy: Sette giorni prima di capodanno, per la precisione.
Gufo: Insomma, resterebbero fuori un sacco di vecchie feste.
Churchy: Ma per essere comprensibile, ne inventiamo di nuove... La festa dei gerani per esempio, o...
Beauregard: Le tue idee di riforma del calendario sono del tutto farlocche...
Gufo: HUMP
Beauregard: Lavori sui mesi... Un anno di puro Ottobre per esempio. Ma con cosa inizia un anno? Con un giorno!
Churchy: Ah! Inizia con una notte... La notte della vigilia di capodanno!
Beauregard: Finisce con la vigilia di capodanno!
Gufo: La vigilia di capodanno è un inizio... Come fa una cosa a finire con un inizio?
Churchy: Bé... non potrebbe finire senza un inizio.
Beauregard: Penso che dovremmo essere completamente calmi su questa storia, completamente calmi!
Gufo: Completamente.
Beauregard: Quando si riforma il calendario, si inizia con i giorni, non con i mesi, CAPISCI?!?
Gufo: Capisco...
GRUNCH!
(E Gufo addenta il naso di Beauregard!)
(da L'ininquinabile Pogo, da Pogo, 51° volume della serie I Classici del Fumetto di Repubblica, trad. Marco M.Lupoi, Bruno Cavallone)
domenica 21 novembre 2004
sabato 20 novembre 2004
Opere di preservazione di cultura contadina
Su Il Giornale odierno leggo, a firma di Gabriele della Rosa, che per preservare la cultura contadina e i valori che essa rappresenta, gli Istituti educatidi di Bergamo e l'amministrazione comunale di Treviglio hanno deciso di costruire un immenso museo dove mettere gli attrezzi e i simboli di quella che è la cultura da cui noi tutti proveniamo. Ovviamente verranno costruite anche scuole, stalle, negozi, appartamenti.
La località scelta per questa lodevole iniziativa è Castel Cerreto, mentre il terreno verrà reso disponibile sfrattando gli ormai inutili contadini, che non rappresentano più la civiltà contadina, forse perché ancora non si sono convinti ad andare a vivere in un museo, perché ormai è l'unico posto dove si può coltivare la terra!
La località scelta per questa lodevole iniziativa è Castel Cerreto, mentre il terreno verrà reso disponibile sfrattando gli ormai inutili contadini, che non rappresentano più la civiltà contadina, forse perché ancora non si sono convinti ad andare a vivere in un museo, perché ormai è l'unico posto dove si può coltivare la terra!
venerdì 19 novembre 2004
EMA 2004
Sono stati assegnati gli European Music Awards, premio musicale organizzato da MTV. Il mercato discografico ha bisogno di un teatro internazionale per la promozione e quest'anno ha scelto l'Italia per presentare i gioielli che hanno venduto e, si spera, venderanno nel corso dei prossimi anni. I premi, come sempre, vengono assegnati per votazione popolare tramite la grande rete delle reti, a parte quello per la migliore canzone, voto espresso attraverso il cellulare.
In questa particolare categoria ha vinto la canzone Hey ha degli Outkast (che, come vedremo, sono un gruppo prezzemolo). Qualche parola di commento concedetemela: sinceramente pensavo che avrebbe vinto Anastacia: il suo pezzo rappeggiante, parlato e con molta poca musica, non di gran livello, ma semplice ed efficace, cantata da un'artista che cura molto l'immagine di oscura rappresentante del rap e dell'hip hop secondo me era molto più vicina ai gusti dei giovani europei, che pensavo non avrebbero apprezzato la buona musica degli Outkast, che per fortuna con una canzone ben cantata e non il solito hip hop, con musica originale ma al tempo stesso orecchiabile sono riusciti a catturare l'attenzione dei giovani d'Europa.
Anche se, al momento, mi sembra di avere un pò le idee confuse. Guardando, infatti, le altre categorie vedo che gli Outkast, oltre ad aver vinto il premio come Miglior gruppo e Miglior video (splendido: nemmeno Lucas sarebbe riuscito a girare una cosa del genere!), sono assenti dalla categoria di Miglior emergente, vinta dai Maroon 5.
La confusione continua vedendo che la Migliore artista femminile è la tranquilla e placida Britney Spears, che è riuscita ad ammaliare con le sue profondissime canzoni e la sua voce melodiosa anche gli appassionati di Anastacia, che hanno certamente lasciato una delle artiste che con i testi più superficiali dell'universo!
Mi sembra, però, di avere ancora un pò di confusione: c'è, infatti, una vocina che mi dice che Alicia Keys e i Muse hanno vinto dei premi meritati, ma io la lascio stare e passo avanti, anche perché mi sembra che ci sia stato un grosso errore. Non capisco ancora quale...
Passo al Miglio gruppo rock e pop: questi premi sembravano fatti per mettere i bastoni tra le ruote a quelli che poi li hanno vinti:
Linkin' Park (poveri RHCP, ormai la loro musica spacciata per rock non interessa più) e Black eyed peas, che in molti maligni vorrebbero gruppo hip hop (o qualcosa del genere), anche perché quel premio lo ha vinto D12, che certamente non lo avrebbe vinto contro i Black eyed peas (mi sembra che sto malignando! Non ne sono molto sicuro!)
E finiamo con il premio più importante, il contentino fatto al paese ospitante: Miglior artista italiano (perché la nostra musica è la più importante in Europa). Il vincitore, Tiziano Ferro, ha meritatamente vinto un meritato riconoscimento che meritatamente verrà assegnato anche quando non sarà l'Italia ad ospitare gli EMA. E lo vincerà ancora e ancora, perché degli altri artisti italiani, come ad esempio la piccola Elisa, nessuno riesce a presentare tante canzoni dello stesso genere di, ad esempio Sere Nere: infatti Ferro ha realizzato un intero CD in questo modo, non il solito mescuglio hip hoppeggiante dei soliti artisti di questi oscuri periodi musicali.
Ma forse, io, non capisco niente di musica e forse ho le idee un pò confuse.
Forse ho solo bisogno di ascoltare un pò di buona musica, e gettare la mia collezione di Alica Keys, di Elisa, di Bocelli, di Mozart: è tutta spazzatura! La musica sta dove sono gli Outkast, la Spears, Eminem e tutti gli altri.
Evviva Manson (tutti e tre...) e saluti a tutti.
In questa particolare categoria ha vinto la canzone Hey ha degli Outkast (che, come vedremo, sono un gruppo prezzemolo). Qualche parola di commento concedetemela: sinceramente pensavo che avrebbe vinto Anastacia: il suo pezzo rappeggiante, parlato e con molta poca musica, non di gran livello, ma semplice ed efficace, cantata da un'artista che cura molto l'immagine di oscura rappresentante del rap e dell'hip hop secondo me era molto più vicina ai gusti dei giovani europei, che pensavo non avrebbero apprezzato la buona musica degli Outkast, che per fortuna con una canzone ben cantata e non il solito hip hop, con musica originale ma al tempo stesso orecchiabile sono riusciti a catturare l'attenzione dei giovani d'Europa.
Anche se, al momento, mi sembra di avere un pò le idee confuse. Guardando, infatti, le altre categorie vedo che gli Outkast, oltre ad aver vinto il premio come Miglior gruppo e Miglior video (splendido: nemmeno Lucas sarebbe riuscito a girare una cosa del genere!), sono assenti dalla categoria di Miglior emergente, vinta dai Maroon 5.
La confusione continua vedendo che la Migliore artista femminile è la tranquilla e placida Britney Spears, che è riuscita ad ammaliare con le sue profondissime canzoni e la sua voce melodiosa anche gli appassionati di Anastacia, che hanno certamente lasciato una delle artiste che con i testi più superficiali dell'universo!
Mi sembra, però, di avere ancora un pò di confusione: c'è, infatti, una vocina che mi dice che Alicia Keys e i Muse hanno vinto dei premi meritati, ma io la lascio stare e passo avanti, anche perché mi sembra che ci sia stato un grosso errore. Non capisco ancora quale...
Passo al Miglio gruppo rock e pop: questi premi sembravano fatti per mettere i bastoni tra le ruote a quelli che poi li hanno vinti:
Linkin' Park (poveri RHCP, ormai la loro musica spacciata per rock non interessa più) e Black eyed peas, che in molti maligni vorrebbero gruppo hip hop (o qualcosa del genere), anche perché quel premio lo ha vinto D12, che certamente non lo avrebbe vinto contro i Black eyed peas (mi sembra che sto malignando! Non ne sono molto sicuro!)
E finiamo con il premio più importante, il contentino fatto al paese ospitante: Miglior artista italiano (perché la nostra musica è la più importante in Europa). Il vincitore, Tiziano Ferro, ha meritatamente vinto un meritato riconoscimento che meritatamente verrà assegnato anche quando non sarà l'Italia ad ospitare gli EMA. E lo vincerà ancora e ancora, perché degli altri artisti italiani, come ad esempio la piccola Elisa, nessuno riesce a presentare tante canzoni dello stesso genere di, ad esempio Sere Nere: infatti Ferro ha realizzato un intero CD in questo modo, non il solito mescuglio hip hoppeggiante dei soliti artisti di questi oscuri periodi musicali.
Ma forse, io, non capisco niente di musica e forse ho le idee un pò confuse.
Forse ho solo bisogno di ascoltare un pò di buona musica, e gettare la mia collezione di Alica Keys, di Elisa, di Bocelli, di Mozart: è tutta spazzatura! La musica sta dove sono gli Outkast, la Spears, Eminem e tutti gli altri.
Evviva Manson (tutti e tre...) e saluti a tutti.
giovedì 18 novembre 2004
La magia del fumetto
Non si può aggiungere nient'altro se non:
Alan Moore
E non lasciarci: abbiamo ancora bisogno di te!
Alan Moore
E non lasciarci: abbiamo ancora bisogno di te!
domenica 14 novembre 2004
[757]
Crescono inosservate le montagne,
le loro forme purpuree s'innalzano
senza sforzo, senza spossatezza,
e non ricevono soccorso o applausi.
Il sole, deliziandosi innocente,
con i suoi lunghi, estremi raggi d'oro,
va cercando nei loro volti eterni
compagnia per la notte che viene.
(di Emily Dickinson, trad. Alessandro Quattrone)
le loro forme purpuree s'innalzano
senza sforzo, senza spossatezza,
e non ricevono soccorso o applausi.
Il sole, deliziandosi innocente,
con i suoi lunghi, estremi raggi d'oro,
va cercando nei loro volti eterni
compagnia per la notte che viene.
(di Emily Dickinson, trad. Alessandro Quattrone)
venerdì 12 novembre 2004
Together
Together, the bullets fly,
Just like birds, in the sky
Together, we're both paralyzed
Together, drop by drop, one by one,
Til'water falls
If it's a game we're supposed to know
We're playing
How come some don't know?
Don't know, don't know, don't know
And together, is all they need to be
(da Together, dal CD Pearl Days di Elisa)
Per non dimenticare...
Just like birds, in the sky
Together, we're both paralyzed
Together, drop by drop, one by one,
Til'water falls
If it's a game we're supposed to know
We're playing
How come some don't know?
Don't know, don't know, don't know
And together, is all they need to be
(da Together, dal CD Pearl Days di Elisa)
Per non dimenticare...
lunedì 8 novembre 2004
19. Meth Opera
Ogni barlume e ogni intuizione spirituale alla fine si deteriora nelle tenebre e nel conflitto... ma quando la situazione materiale diventa insostenibile, l'umanità reagisce con una riscoperta spirituale.
Sì. Questa ciclicità oscillatoria
E' il flusso vivo della nostra storia.
Prima c'è il buio, poi c'è il giorno dove
Risplende il Sole, la carta diciannove.
La lettera ebraica resh, come è evidente,
E' assegnata a questo tarocco splendente.
Quello di "fronte" è il suo significato:
Il pensiero conscio, illuminato.
Coi fattori dopo la guerra mondiale
(Ricchezza, scinza, crescita sociale),
Negli anni cinquanta, i giovani ribelli
Son più dei vecchi, cercan nuovi modelli.
Il buddismo, lo zen, l'astrologia
E l'i-ching si mischiano all'euforia
Di droghe a imitare il trance dello sciamano,
In questo decennio più mistico e arcano.
In questa psichedelica* miscela
*(Vuol dire in greco che "l'anima svela")
Giovani inesperti, ancor novellini,
Assunsero il ruolo di bardi e indovini.
Ma il fuoco solar di quegli anni, in genere,
I più visionari ridusse in cenere.
Le loro vite confuse e narcotiche
Mutarono in tragedie psicotiche.
(da Metaphore, di Alan Moore e J.H.Williams III, su ABC#13, ed.Magic Press, trad.Leonardo Rizzi, il grande!)
(trad. titolo: opera al metadone)
(nota: per i colori vedi Promethea)
Sì. Questa ciclicità oscillatoria
E' il flusso vivo della nostra storia.
Prima c'è il buio, poi c'è il giorno dove
Risplende il Sole, la carta diciannove.
La lettera ebraica resh, come è evidente,
E' assegnata a questo tarocco splendente.
Quello di "fronte" è il suo significato:
Il pensiero conscio, illuminato.
Coi fattori dopo la guerra mondiale
(Ricchezza, scinza, crescita sociale),
Negli anni cinquanta, i giovani ribelli
Son più dei vecchi, cercan nuovi modelli.
Il buddismo, lo zen, l'astrologia
E l'i-ching si mischiano all'euforia
Di droghe a imitare il trance dello sciamano,
In questo decennio più mistico e arcano.
In questa psichedelica* miscela
*(Vuol dire in greco che "l'anima svela")
Giovani inesperti, ancor novellini,
Assunsero il ruolo di bardi e indovini.
Ma il fuoco solar di quegli anni, in genere,
I più visionari ridusse in cenere.
Le loro vite confuse e narcotiche
Mutarono in tragedie psicotiche.
(da Metaphore, di Alan Moore e J.H.Williams III, su ABC#13, ed.Magic Press, trad.Leonardo Rizzi, il grande!)
(trad. titolo: opera al metadone)
(nota: per i colori vedi Promethea)
venerdì 5 novembre 2004
La pace ha perso un Nobel...
Sembra che Arafat, presidente di una ancora inesistente Palestina, sia morto. Un uomo che, pur non avendo dedicato la vita alla pace, aveva ottenuto il Nobel per la pace... Parola grossa, considerando cosa implica.
Subito in molti si sono divisi per dire la loro su quello che era e su cosa ha rappresentato Arafat, e nessuno è d'accordo con l'altro. In tutto questo turbinio di voci, interventi, discussioni, ci si dimentica che Arafat ha vinto un Nobel per la pace, ma forse senza tanto merito. Ci si dimentica che spesso chi costruisce veramente la pace ogni giorno, chi meriterebbe veramente tale riconoscimento per il proprio disinteressato impegno per la pace, spesso viene ignorato, come rischia di essere ignorato Enzo Baldoni, morto proprio per quella pace che andava cercando, morto per cercare di capire come si poteva costruire la pace in Iraq.
E così, qualche giorno dopo il rapimento, in una notte di giovedì, andando sul sito di Repubblica a controllare il medagliere olimpico, mi sono trovato davanti alla notizia dell'assassinio di Enzo Baldoni. Non ho voluto crederci, all'inizio. Pensavo fosse uno scherzo, una notizia fasulla. Ma la mattina dopo, leggendo il giornale, ho letto tutti gli atroci dettagli, ho letto della strazio della famiglia, e non sono riuscito a trattenere le lacrime. Essere un "uomo dei fumetti", così come essere un uomo di pace, di comprensione, comunicazione, ironia, non è servito a salvarlo. Siamo tutti un pò più poveri, un pò più tristi, un pò più soli, in questa fine d'agosto in cui pietà l'è morta...
(editoriale di Marco Lupoi, da L'Uomo Ragno#127 (#399) del 14 Ottobre 2004)
La pace ha perso un Nobel, ma non è morto ieri...
Subito in molti si sono divisi per dire la loro su quello che era e su cosa ha rappresentato Arafat, e nessuno è d'accordo con l'altro. In tutto questo turbinio di voci, interventi, discussioni, ci si dimentica che Arafat ha vinto un Nobel per la pace, ma forse senza tanto merito. Ci si dimentica che spesso chi costruisce veramente la pace ogni giorno, chi meriterebbe veramente tale riconoscimento per il proprio disinteressato impegno per la pace, spesso viene ignorato, come rischia di essere ignorato Enzo Baldoni, morto proprio per quella pace che andava cercando, morto per cercare di capire come si poteva costruire la pace in Iraq.
E così, qualche giorno dopo il rapimento, in una notte di giovedì, andando sul sito di Repubblica a controllare il medagliere olimpico, mi sono trovato davanti alla notizia dell'assassinio di Enzo Baldoni. Non ho voluto crederci, all'inizio. Pensavo fosse uno scherzo, una notizia fasulla. Ma la mattina dopo, leggendo il giornale, ho letto tutti gli atroci dettagli, ho letto della strazio della famiglia, e non sono riuscito a trattenere le lacrime. Essere un "uomo dei fumetti", così come essere un uomo di pace, di comprensione, comunicazione, ironia, non è servito a salvarlo. Siamo tutti un pò più poveri, un pò più tristi, un pò più soli, in questa fine d'agosto in cui pietà l'è morta...
(editoriale di Marco Lupoi, da L'Uomo Ragno#127 (#399) del 14 Ottobre 2004)
La pace ha perso un Nobel, ma non è morto ieri...
giovedì 4 novembre 2004
4 Novembre 1918
Da un documento ufficiale dell'epoca:
Comando Supremo, 4 Novembre 1918, ore 12
La guerra contro l'Austria-Ungheria che, sotto l'alta guida di S.M. il Re, duce supremo, l'Esercito Italiano, inferiore per numero e per mezzi, iniziò il 24 Maggio 1915 e con fede incrollabile e tenace valore condusse ininterrotta ed asprissima per 41 mesi è vinta.
La gigantesca battaglia ingaggiata il 24 dello scorso Ottobre ed alla quale prendevano parte cinquantuna divisioni italiane, tre britanniche, due francesi, una cecoslovacca ed un reggimento americano, contro settantatre divisioni austroungariche, è finita. La fulminea e arditissima avanzata del XXIX corpo d'armata su Trento, sbarrando le vie della ritirata alle armate nemiche del Trentino, travolte ad occidente dalle truppe della VII armata e ad oriente da quelle della I, VI e IV, ha determinato ieri lo sfacelo totale della fronte avversaria. Dal Brenta al Torre l'irresistibile slancio della XII, dell'VIII, della X armata e delle divisioni di cavalleria, ricaccia sempre più indietro il nemico fuggente.
Nella pianura, S.A.R. il Duca d'Aosta avanza rapidamente alla testa della sua invitta III armata, anelante di ritornare sulle posizioni da essa già vittoriosamente conquistate, che mai aveva perdute.
L'Esercito Austro-Ungarico è annientato: esso ha subito perdite gravissime nell'accanita resistenza dei primi giorni e nell'inseguimento ha perdute quantità ingentissime di materiale di ogni sorta e pressoché per intero i suoi magazzini e i depositi. Ha lasciato finora nelle nostre mani circa trecento mila prigionieri con interi stati maggiori e non meno di cinque mila cannoni.
I resti di quello che fu uno dei più potenti eserciti del mondo risalgono in disordine e senza speranza le valli, che avevano disceso con orgogliosa sicurezza.
Armando Diaz
Forse l'ultima grande guerra combattuta dall'Italia. O forse la prima di una lunga serie di guerre infami, come tutte quelle dell'era moderna.
Per approfondire:
-Il testo di cui sopra
-L'armistizio di Villa Giusti
-Il 4 Novembre: festa dell'unita' nazionale
-4 Novembre 1918: la vittoria
Comando Supremo, 4 Novembre 1918, ore 12
La guerra contro l'Austria-Ungheria che, sotto l'alta guida di S.M. il Re, duce supremo, l'Esercito Italiano, inferiore per numero e per mezzi, iniziò il 24 Maggio 1915 e con fede incrollabile e tenace valore condusse ininterrotta ed asprissima per 41 mesi è vinta.
La gigantesca battaglia ingaggiata il 24 dello scorso Ottobre ed alla quale prendevano parte cinquantuna divisioni italiane, tre britanniche, due francesi, una cecoslovacca ed un reggimento americano, contro settantatre divisioni austroungariche, è finita. La fulminea e arditissima avanzata del XXIX corpo d'armata su Trento, sbarrando le vie della ritirata alle armate nemiche del Trentino, travolte ad occidente dalle truppe della VII armata e ad oriente da quelle della I, VI e IV, ha determinato ieri lo sfacelo totale della fronte avversaria. Dal Brenta al Torre l'irresistibile slancio della XII, dell'VIII, della X armata e delle divisioni di cavalleria, ricaccia sempre più indietro il nemico fuggente.
Nella pianura, S.A.R. il Duca d'Aosta avanza rapidamente alla testa della sua invitta III armata, anelante di ritornare sulle posizioni da essa già vittoriosamente conquistate, che mai aveva perdute.
L'Esercito Austro-Ungarico è annientato: esso ha subito perdite gravissime nell'accanita resistenza dei primi giorni e nell'inseguimento ha perdute quantità ingentissime di materiale di ogni sorta e pressoché per intero i suoi magazzini e i depositi. Ha lasciato finora nelle nostre mani circa trecento mila prigionieri con interi stati maggiori e non meno di cinque mila cannoni.
I resti di quello che fu uno dei più potenti eserciti del mondo risalgono in disordine e senza speranza le valli, che avevano disceso con orgogliosa sicurezza.
Armando Diaz
Forse l'ultima grande guerra combattuta dall'Italia. O forse la prima di una lunga serie di guerre infami, come tutte quelle dell'era moderna.
Per approfondire:
-Il testo di cui sopra
-L'armistizio di Villa Giusti
-Il 4 Novembre: festa dell'unita' nazionale
-4 Novembre 1918: la vittoria
Cento passi
Il 9 maggio 1978 Peppino Impastato veniva ucciso dalla mafia. Il boss Tano Badalamenti decise che Peppino era diventato scomodo. Quel giorno era convinto di aver messo a tacere un uomo che voleva e cercava la giustizia. Invece si sbagliò profondamente. Perché dal sacrificio di Peppino, dall'amore per la giustizia che lui aveva sempre mostrato, tante voci si levarono. Come fiori in primavera gli amici di Peppino decisero di proseguire il suo impegno, la sua lotta contro l'oppressione e la violenza mafiosa.
Così inizia l'articolo di Alessio Di Florio su Pacelink. Ora, forse perché tutti sono ormai convinti che la mafia non sia più forte come prima, ci si sta dimenticando. E il rischio è che nessuno parli di una querela che l'avvocato di Badalamenti ha inoltrato nei confronti di Giovanni, fretello di Peppino, solo perché si è permesso di dire al Costanzo Show che chi sosteneva che Peppino fosse un terrorista-suicida era un imbecille.
Ma questo, a quanto sembra, non poteva dirlo. Ma questo, a quanto sembra, ha offeso le persone come l'avvocato di Badalamenti.
E puntuale è giunta la querela.
Metto, qui di seguito, alcune reazioni alla notizia:
-su Bengodi Nius
-su Osservatorio sulla legalita' - articolo di Francesco Messina, magistrato
-su Espresso on-line
-su Macchianera
-su Attila
-su Articolo 21
-su tuttocasarano
E altri ce ne sono ancora...
Così inizia l'articolo di Alessio Di Florio su Pacelink. Ora, forse perché tutti sono ormai convinti che la mafia non sia più forte come prima, ci si sta dimenticando. E il rischio è che nessuno parli di una querela che l'avvocato di Badalamenti ha inoltrato nei confronti di Giovanni, fretello di Peppino, solo perché si è permesso di dire al Costanzo Show che chi sosteneva che Peppino fosse un terrorista-suicida era un imbecille.
Ma questo, a quanto sembra, non poteva dirlo. Ma questo, a quanto sembra, ha offeso le persone come l'avvocato di Badalamenti.
E puntuale è giunta la querela.
Metto, qui di seguito, alcune reazioni alla notizia:
-su Bengodi Nius
-su Osservatorio sulla legalita' - articolo di Francesco Messina, magistrato
-su Espresso on-line
-su Macchianera
-su Attila
-su Articolo 21
-su tuttocasarano
E altri ce ne sono ancora...