domenica 30 novembre 2008

Terrorismi

Fa comodo al potere che il terrorismo continui a minacciare i cittadini, che così non penseranno mai abbastanza ai problemi veri.
Uno stato di crisi continua costruito sul sangue delle persone, mentre i politici e i politicanti del terrorismo continuano a stare nelle loro case, comodi comodi.

Scusate se queste parole vi urtano...

venerdì 28 novembre 2008

Neve in val padania

Questa mattina la neve cadeva sulla città di Milano. E ora, mentre scrivo, cade ancora più copiosa.
Cosa troverò uscito all'aperto, dirigendomi verso la scuola, questa sera, per la serale?
Non lo so. So però cosa ho trovato: il solito schiacciarsi di gente sulla metro, il solito guardarsi strano, con diffidenza, il solito fuggi fuggi.
Nulla sembra rallentare una città che corre, tranne forse i pochi spazi personali che, chi non sopporta il fuggi fuggi, prova a ritagliarsi.

giovedì 27 novembre 2008

Un mondo adolescente

Stavo seguendo sabato pomeriggio Scalo 72 (ho scritto giusto?), la trasmissione di musica e altro di RaiDue e veniva proposta una discussione sui bamboccioni, il termine così malamente apparso sulla bocca dell'allora ministro Padoa Schioppa. A un certo punto dell'animata discussione, ecco farsi largo una teoria interessante: gli italiani, nonostante l'età, continuano a considerarsi ragazzi, giovani.
Vorrei, piuttosto che commentare tale teoria, estenderla alla società. Mi viene in aiuto Crociera nell'infinito, splendido romanzo di quell'abile scrittore che era Alfred Elton Van Vogt. In questo romanzo, lo scrittore statunitense propone una teoria semplice ma apparentemente efficace per descrivere l'evoluzione di una società, che in base alle sue pulsioni collettivistiche procede verso il suo destino. Analogamente si potrebbe dire che la nostra società, nonostante tutto lo sviluppo scientifico e tecnologico, non sia ancora adulta, ma di fatto adolescenziale, pur se guidata da un gruppo di comando sempre più vecchio. La difficoltà di vedere un futuro a lunga gittata, di limitarsi al più all'immediato futuro, quando non al solo presente, l'egoistica idea di gestire la società in maniera personalistica e limitata mi fa pensare a una società adolescenziale, un genere umano che non riesce mai a sperimentare veramente la così detta età adulta: non tanto una sindrome da Peter Pan, ma un comportamento poco responsabile, a meno di non parlare dei fatti propri.
A cosa serve non inquinare, riciclare, comportarsi in maniera rispettosa non già verso la legge, ma verso gli altri, quando non mi arricchisco, non penso la mio benessere, e che cosa me ne importa dei miei figli?
Non sembra esistere l'età adulta, che oggi è più un'estensione dell'età adolescenziale che altro, probabilmente, tra i vari motivi, perché la nostra società è profondamente maschilista (il problema non sarebbe risolto da una società profondamente femminista, perché, come ci insegnano i latini, solo l'equilibrio, anche non perfetto, può portare qualcosa di buono).

mercoledì 26 novembre 2008

popolo "gregge"

Frase di Fini:

"Del resto oggi un partito leggero deve porsi il problema di
selezionare la classe dirigente e di guidare la pubblica opinione, non
si può limitare a inseguirla che è poi la differenza tra leadership e
followship...".

http://www.repubblica.it/2008/11/sezioni/politica/pdl-10/pdl-10/pdl-10.html

Ma i partiti non dovrebbero essere al servizio dei cittadini e fare
quello che i cittadidi chiedono, per il loro bene ?!!?!? cosa vuol
dire "guidare l'opinione pubblica" !?!?!!?
c'e' dietro l'idea del popolo "gregge" che bisogna portare al pascolo....?

Mah!

martedì 25 novembre 2008

L'orologio del lato oscuro

Immagine di Il lato oscuro dell'animaUn orologio oscuro che batte il tempo che manca verso il contatto con quel lato oscuro che si nasconde dentro gli esseri umani. Quel lato oscuro che si impossessa di un ragazzo che, morto il suo migliore amico, colui che gli ha aperto le porte verso lo stupro e l'omicidio, diventa l'involucro dentro cui abitano lui, il suo amico e l'oscuro Dio del Rasoio. E' anche il lato oscuro che emerge in una tranquilla coppia che diventerà vittima dell'insensata vendetta di questa banda di giovani assassini, che uccidono per il puro gusto di uccidere, perché fino alla maggiore età non devono sobbarcarsi della responsabilità dei loro gesti.
Lansdale, in un romanzo pulp che fonde atmosfere horror alla King con il classico hard boiled d'azione e con il più intimista e riflessivo noir, costruisce un romanzo stupendo che alterna descrizioni vivide e cinematografiche a dialoghi serranti e teatrali, brillanti e veloci, senza risparmiarci il sangue, gli spari, la morte, l'orrore, le passioni dei protagonisti.
Il lato oscuro dell'anima: un romanzo da leggere!

lunedì 24 novembre 2008

Stranezze di Milano

Nelle grandi città i disservizi sono sempre lì, dietro l'angolo. Questa mattina devo prendere il filobus e succede già la prima stranezza: l'autista a un certo punto ci invita ascendere. Ecco che inizia il bello: quattro filobus di seguito piene fino a scoppiare!
Di necessità virtù e sulla quarta riesco a infilarmi e così... firmo un contratto per una supplenza serale!
Sarà quindi nei prossimi giorni difficile un aggiornamento costante del blog, ma nel frattempo farò una nuova e interessante esperienza!

Vedremo come andrà a finire.

domenica 23 novembre 2008

Obelix l'enciclopedico

Giosué Apié:Cos'è il cinghiale?
Obelix: Singularis Porcus: mammifero pachiderma ungulato degli artiodattili. E' molto diffuso in Gallia ed è buono da morire!
Asterix e Zerozeroseix: ?!

(da L'odissea di Asterix, di Uderzo, 19° volume dei Classici del Fumetto, trad.Alba Avesini)

sabato 22 novembre 2008

La materia oscura

Si sa, l'universo è costituito dalla materia usuale (protoni, elettroni, neutroni) e, in base alle più recenti osservazioni, da qualcosa d'altro. Infatti, se non si considera questo qualcosa d'altro nelle equazioni, non si riesce a decrivere completamente il moto delle galassie, ad esempio. I fisici hanno iniziato a chiamare questo qualcosa d'altro materia oscura. E non poteva esserci nulla di più oscuro di questo nuovo tipo di materia, considerato che è una supposizione completamente teorica non supportata da osservazioni dirette (la sua esistenza è teorizzata a partire da osservazioni indirette).
Eppure, forse, un po' di luce in tanta oscurità sembra iniziare a farsi largo:
Un esperimento che ha lanciato un pallone sull'Antartico è riuscito a trovare la prova più convincente che anche le particelle di materia oscura si annichiliscono intorno alla nostra galassia.
Infatti, la Terra potrebbe essere attraversata da un flusso di materia oscura che si annichila.
L'Advanced Thin Ionization Calorimeter (ATIC) rileva un eccesso di raggi cosmici ad alta nell'intervallo di 300-800 GeV, un'osservazione inaspettata che potrebbe essere causata da particelle massive debolmente interagenti, i WIMPS, uno dei principali candidati a costiture la materia oscura. Se confermato, il segnale potrebbe essere la prima osservazione diretta della materia oscira e un aiuto ai fisici nella comprensione della natura.

Sembra, quindi, che si sia trovato una prima e più diretta osservazione della materia oscura.

giovedì 20 novembre 2008

Il gelo

Non siamo qui per registrare l’Onda, dell’Onda noi ne abbiamo parlato dall’inizio, non possiamo continuare su questo. La puntata sarà su tangentopoli, parentopoli e la truffa all’Università della Calabria.

Così si rivolge Sandro Ruotolo, giornalista di Anno Zero, a uno dei precari invisibili dell'Unical incontrati sul ponte Bucci: la sua presenza nei giorni scorsi all'Università della Calabria non è, quindi, legata alle manifestazioni di protesta contro il governo italiano e le gerarchie accademiche sempre più bloccate, ma punta l'attenzione contro gli scandali nell'Università della Calabria, di cui si parlerà a margine della corruzione nell'accademia messinese, decisamente più pesante rispetto a quella nella nostra città.
Interessante come, nonostante la mia segnalazione sul post che abbiamo pubblicato su Stipaturi, Anno Zero non solo non ha considerato opportuno ricontattarmi per ringraziarmi della segnalazione o per che altro, ma adesso ritiene opportuno parlare della nostra Università non per il contributo che diamo alla ricerca o per le richieste specifiche dei suoi studenti e precari, ma per i pochi fatti negativi presenti nell'ateneo.
Sarà ancora più interessante vedere se nella puntata sulla corruzione universitaria a Messina si menzionerà il corteo contro la mafia che si è tenuto (almeno secondo l'edizione del 17 Novembre 2008 di Calabria Ora) due giorni fa.
A questo punto, in conclusione di post vi sottopongo il testo introduttivo della mia e-mail inviata ad Anno Zero:
Buongiorno. Sono Gianluigi Filippelli, uno degli autori e creatori del blog Stipaturi, blog a carattere locale che ha pubblicato un articolo sulla manifestazione di ieri tenutasi all'Università della Calabria. Vi inoltro il post per segnalarvi una delle realtà che in questi giorni è rimasta in silenzio (tra l'altro è anche una delle poche università italiane a mantenere un bilancio in attivo).

Vedremo questa sera come andrà a finire...

mercoledì 19 novembre 2008

Lettore, in guardia!

Immagine di Lettore, in guardia!Un romanzo classico, ma anche una variazione interessante dell'enigma della camera chiusa. Gli ingredienti sono uno strano personaggio convinto di avere poteri paranormali, una misteriosa morte predetta da questa stessa persona e un gruppo di gentiluomini facilmente impressionabili. La storia diventa interessante quando la prima, presunta assassina viene a sua volta assassinata: inizia così la caccia a Pennik, il presunto telepate, e al movente dell'assassino, quello vero!
Un bel giallo di John Dickson Carr nel quale il titolo, Lettore, in guardia!, è un invito a tenere alta l'attenzione non solo del lettore del pensiero co-protagonista del romanzo, ma anche un invito al lettore del romanzo stesso di non perdersi tra i vari indizi e le superstizioni disseminate per il romanzo dall'autore.

martedì 18 novembre 2008

La morte di un cavallo

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Inizia così La pista di sabbia, tra l'altro la terza delle quattro avventure diventate film per la tv in quest'ultima stagione autunno-inverno. Rispetto ai precedenti, in particolare a Le ali della sfinge, la differenza tra il prodotto televisivo e il romanzo è abissale: mancano molti approfondimenti dei personaggi che Andrea Camilleri, con grande maestria teatrale, riesce a rendere con poche battute e con dialoghi brillanti e divertenti, e la stessa atmosfera generale non rende quella del romanzo originale. C'è poi da aggiungere che, nel complesso, pur restando un prodotto ben confezionato, La morte del cavallo (il film), resta comunque al di sotto della media decisamente molto alta cui la serie ci aveva abituati.
Tornando al romanzo: è una classica indagine camilleriana, condita dal secondo tradimento del commissario alla storica fidanzata, Livia (e nel giorno dell'80.mo compleanno di Topolino, la citazione ci sta tutta!), che inizia da un cavallo morto ritrovato sulla spiaggia di fronte a Marinella per finire con una storia sporca e brutta di bassezze umane.
Un buon Montalbano, un buon Camilleri, che a tratti ricorda, per la lunghezza dei dialoghi senza descrizioni, La concessione del telefono.

lunedì 17 novembre 2008

La pietra filosofale

Immagine di La grande dinastia dei paperi - 1955 - Vol. 10Se Carl Barks fosse ancora con noi, con questa crisi economica mondiale, cosa farebbe? Probabilmente niente di più che riproporre Zio Paperone e la favolosa pietra filosofale. In questa occasione Paperone si lancia nell'impresa di recuperare la famosa pietra alchemica che dovrebbe trasformare ogni oggetto di metallo in oro. Avversario nella sua ricerca è, però, Mounsier Materasso del Consiglio Internazionale della Valuta (che circa 45 anni più tardi Don Rosa supporrà essere un'istituzione... templare!), un tozzo e dinamico omino dotato di occhiali e barbona. A un certo punto il nostro signor Materasso incontra i nipotini, ai quali dice:
Sono stato incaricato di ritrovarla [la pietra filosofale], poiché il suo uso incontrollato distruggerebbe il valore di tutte le monete d'oro del mondo!

Il punto è proprio questo: l'influenza sul valore del denaro e la concentrazione dello stesso in poche mani (quelle di un unico ricco imprenditore nel caso di Paperon de Paperoni). Il ricco papero barksiano è un personaggio intelligente e abile negli affari, sa leggere le differenti e complicate situazioni che gestisce quotidianamente, e rappresenta completamente la classe dirigente finanziaria mondiale, impegata ad accumulare risorse, o ad aumentare il proprio prestigio (vedi a esempio Zio Paperone e la regina del cotone) o alla conquista di inattaccabili status symbol (vedi Zio Paperone e il vello d'oro, storia comunque interessante per l'uso ironico e leggero del mito di partenza). Spesso Paperone ha avuto bisogno di un intervento esterno per comprendere la gravità di certe condotte sconsiderate: ed è proprio questo il caso de La pietra filosofale. In generale Paperone ha un attegiamento, nel finale, più positivo dei suoi colleghi miliardari, pur se nel corso della storia ne rappresenta più che degnamente i difetti: rispetto al solito il finale de La pietra filosofale si distingue anche per l'astio di Paperone nei confronti della conclusione dell'avventura.

domenica 16 novembre 2008

Solidarietà

Obelix: E questo sarebbe il cinghiale che ride?... non c'è proprio niente da ridere!
Asterix: Obelix, mangia senza commenti. In Britannia dobbiamo mangiare come i britanni.
Obelix: Ma Asterix!... E' bollito con la salsa alla menta, povera bestia!

(da Asterix e i Britanni, di Goscinny e Uderzo, dal volume Asterix e Obelix alla conquista del mondo, ed.Mondadori, trad.Luciana Marconcini)

sabato 15 novembre 2008

La Terra (7)

I Mutts per la Terra

(La strada più chiara nell'Universo è attraverso una foresta oscura, John Muir)

venerdì 14 novembre 2008

Fritz lo scrittore

Fritz Leiber, scrittore di fantascienza e fantasy statunitense, nasce nel dicembre del 1910 per poi lasciarci nel 1992, a settembre. Scrittore lucido, lo conosco, per ora, solo per due romanzi fantascientifici, un recupero e l'ultima uscita di Urania Collezione.
Immagine di Novilunio
In effetti ho trovato non poche analogie tra Lieber e un altro grande maestro del genere da me adorato: Heinlein. Come quest'ultimo, Leiber preferisce scrivere un romanzo ricco di eventi in cui le idee sono seminate qua e là, piccole ma forti: in questo modo sembrano quasi spiccare più che se l'intero romanzo fosse centrato su esse. Esempio lampante è Novilunio, il primo del dittico. In questo caso il punto di partenza è l'avvicinarsi minaccioso di un pianeta Vagabondo abitato da una razza di felinidi. Leiber, grazie a una narrazione lucida e fitta, in cui si concentra con salti di scene tra vari protagonisti, da una parte descrive gli effetti di una gravità esterna superiore a quella della Luna, distrutta dal nuovo ospite, dall'altra gli effetti psicologici sulle persone. Il romanzo, alla fine, risulta splendido, ben orchestrato, probabilmente il punto d'origine per molti romanzi successivi, come ad esempio il recente Il quinto giorno di Schatzing (col quale condivide la vena catastrofista) e può essere sintetizzato con questa semplice frase:
Un romanzo sulla fine e sul sovraffollamento del mondo, un romanzo sullo sfruttamento degli uomini sugli uomini e delle risorse.
Un romanzo immancabile.
Immagine di Il grande tempo
Un po' diverso il discorso su Il Grande Tempo, romanzo atipico incentrato sui viaggi nel tempo. L'impianto del tutto è più che altro un noir un po' fantasy un po' fantascientifico. Leiber, che non si dilunga più di tanto sui caratteri tecnologici della storia, rinchiude in una stanza un gruppo di persone (sembra quasi il Grande Fratello, vero?), viaggiatorminii del tempo e intrattenitori, e li costringe a interrogarsi sul significato della guerra e della vita. Le lotte e le discussioni interne, le sfide che si lanciano uno con l'altro, aumentano la tensione all'interno del gruppo fino alle fasi finali, con una conclusione positiva per tutti i protagonisti, che però per essere giunti a quel finale saranno costretti a perdere qualcosa di loro stessi.

giovedì 13 novembre 2008

"il tocco Plasson"

(...) curiosa caratteristica stilistica altrimenti traducibile nel talento, invero singolare, con cui l'apprezzato pittore sapeva regalare un riflesso d'intelligenza a qualsiasi sguardo, foss'anche un vitello. "Foss'anche un vitello" era una precisazione che, di solito, nei salotti si stralciava.

(da Oceano mare di Alessandro Baricco)

mercoledì 12 novembre 2008

911 numero per le emergenze!

Copertina di David Murphy - 911, n.1David Murphy - 911, serie ideata da Roberto Recchioni per la Panini Comics, fa il suo esordio in questi giorni nelle edicole italiane. Quello che ho da dire è semplicemente questo: se siete amanti di Pahlaniuk o, ancora di più, di Lansdale, questa serie fa per voi. E se non lo siete, vi consiglio di leggere il primo numero e, se poi vi è piaciuto, di andare in libreria e recuperare con tutta la calma dei bravi lettori i romanzi del grande Joe!
David Murphy, però, consente di introdurre un discorso più ampio sulla politica degli editori italiani riguardo i nuovi progetti dei nostri autori. E', infatti, da quando nelle edicole ha fatto la sua comparsa, ricca di successi, la mini (o maxi? esempio: Crisi sulle Terre Infinite è considerata una maxi serie ed è lunga 12 numeri!) serie in 12 numeri Detective Dante dell'Eura editoriale, che ormai gli editori nostrani sembrano preferire le miniserie mensili o bimestrali che siano a prodotti regolari. Questo modo di procedere (tra l'altro sta per esordire una nuova miniserie targata Star, Trigger, ideata da Ade Capone) presenta alcuni innegabili vantaggi non solo economici.
Sicuramente gli editori, in caso di basse vendite, non sono costretti a interrompere un prodotto nel mezzo del cammin, costringendo magari a una chiusura frettolosa della trama, e d'altra parte sono eventualmente invogliati a proporre nuove storie con quei personaggi proposti. Inoltre il formato italiano tascabile, quello proposto da Topolino nel lontano 1949 e quindi dalla Bonelli, ottiene la giusta visibilità riuscendo tradizionale nella forma. Per quel che riguarda gli autori, invece, possono utilizzare in questo modo una maggiore libertà creativa, oltre a una notevole maggiore comodità nella gestione delle storie e dei personaggi. L'efficacia e il successo di tali prodotti viene ovviamente affidata ai lettori, il cui giudizio è di fondo quello sovrano.
In un certo senso si potrebbe dire che, dopo anni che si è importati manga di vario genere, gli editori italiani si stanno accorgendo che si può importare anche un modo di lavorare diverso, almeno per il mercato italiano, e che probabilmente è una delle basi del successo del fumetto giapponese nel nostro paese.

martedì 11 novembre 2008

Forza d'animo

Miguelito: Mi stavo chiedendo se anche il tuo fratellino dovrà trascorrere i primi mesi coricato
Mafalda: Naturalmente. Nessuno ha tanta forza d'animo da accettare in piedi l'idea di dover vivere in un mondo come questo!

(Quino)

lunedì 10 novembre 2008

Motti e proverbi

Assurancetourix: Devo ricordarvelo o no che solo i druidi e i bardi hanno il diritto di insegnare?!
Beniamina: Beh? Non hai mai visto una donna barda, tu?!
Assurancetourix
: E tu non hai sentito il detto: meglio bardi che mai?
Beniamina
: Sai cosa ti dico...?!
Assurancetourix
: Con quella bocca puoi dire ciò che vuoi!

(da Asterix - La rosa e il gladio, di Uderzo, 19° volume dei Classici del Fumetto, trad.Alba Avesini)

sabato 8 novembre 2008

La strana storia dell'oro

Immagine di La grande dinastia dei paperi - 1963-64 - Vol. 28La passione di Paperon de Paperoni per l'oro e i tesori lo ha spesso portato a viaggiare in giro per il mondo, seguendo soldi e ricchezza, a volte anche tesori nascosti. Nelle sue avventure in giro per il mondo, però, spesso si è trovato tra le mani dei tesori perduti per puro caso, come avviene in Zio Paperone e il tappeto volante. In questo caso Barks ripropone innanzitutto i miti dell'antico oriente, in questo caso il tappeto volante. Già in un'altra storia Barks ripropone le magiche atmosfere dell'oriente misterioso di Alì Babà e de Le mille e una notte, e ancora una volta vengono un po' messe in ridicolo con una serie di gag esilaranti: l'avventura era Zio Paperone e la caverna di Alì Babà. Mentre in quest'ultima storia i paperi sono preda di un sonno ipnotico che li fa viaggiare nel passato attraverso il sogno, nel Tappeto volante la sfida con Amelia oltre a portare i paperi alla scoperta, come detto, di un perduto tesoro, consente all'Uomo dei Paperi di realizzare una nuova capatina umoristica nel mondo del mito e della leggenda.
Proprio alla leggenda popolare, spesso, Barks si ispira per costruire alcune delle sue storie più lunghe e efficaci. Una delle leggende più diffuse e che più hanno ispirato autori di mezzo mondo è certamente quella dovuta alla filastrocca The goose that laid the golden eggs, ovvero L'oca che produce uova d'oro.
La favola originale è stata ideata dal buon Esopo: da allora le versioni popolari hanno fatto il giro del mondo, con modifiche più o meno profonde dall'originale, vedi ad esempio la versione in versi di La Fontaine (in Italia, poi, diventa La gallina dalle uova d'oro). Ispirandosi alla versione anglosassone, il Maestro dell'Oregon regala ai suoi lettori una versione moderna della fiaba: Zio Paperone - L'arcipelago dei piumati. Amelia è ancora una volta antagonista di Paperone e mette in scena con il suo rivale una sfida di avidità nel tentativo di accaparrarsi le leggendarie uova d'oro. Tra i due contendenti c'è la piccola pastorella di oche Fanny Verpelledoca e i nipotini. Grazie a Fanny Barks può sottolineare la differenza tra il mondo semplice, quello contadino a contatto stretto con la natura, e quello moderno, proteso al profitto e al guadagno ad ogni costo, quello rappresentato da Paperone in quanto finanziere e da Amelia, che in un certo senso rappresenta quella parte di mondo che vuole risollevare la sua situazione di povertà a una più dignitosa. La differenza tra questi aspetti, però, viene ancor più sottolineata dalla differenza di attegiamento di Fanny e dei nipotini di fronte al denaro: vediamo come. Ad un certo punto Paperone vuole acquistare tutto il lotto uova-penne per poche decine di dollari. Nella seconda contrattazione intervengono i nipotini che costringono lo zione a pagare la pastorella con il giusto presso. Da parte sua Fanny si sarebbe accontentata dei pochi dollari offertili da Paperone: per lei quell'oro era inutile, una sorta di immondizia, assolutamente inutile per i suoi usi: mangiare e farci dei cuscini!
Per Fanny, in fin dei conti, tutto quell'accapigliarsi per quel materiale luccicante è assolutamente incomprensibile: ella, che ha costruito un rapporto così stretto con la natura che non ha bisogno di formule magiche o di bacchette per comandare alle oche, è assolutamente indifferente al valore dell'oro, non avendo questo alcuna diretta utilità nella vita di ogni giorno, cosa che a quanto pare non solo non pensano Paperone e Amelia, ma anche i nipotini.

mercoledì 5 novembre 2008

A colpo sicuro!

Su Calabria Ora di sabato 1 novembre viene pubblicato un estratto dell'intervista radiofonica che Radio 24 ha fatto a Nicola Gratteri, pm del Tribunale di Cosenza. L'estratto esordisce con questa affermazione di Gratteri:
Se si vuole arginare il fenomeno mafioso ci vogliono stomaco, milza e pancreas e bisogna cambiare il codice di procedura penale e l'ordinamento penitenziario, ovviamente nel rispetto della Costituzione.

Altra stoccata in questo senso è:
Una persona condannata per 416 bis sta in carcere al netto 5 anni, questo sistema è ridicolo.

E parlando delle tangenti, dice:
Se un usurato denuncia un usuraio, seguirà una pena talmente ridicola e coi riti alternativi come il rito abbreviato, l'usuraio starà in carcere solo un anno. Dove troviamo il commerciante che verrà a denunciare così? Non c'è un sistema giudiziario serio.

Ciò porta alla memoria le intimidazioni fatte ai danni delle imprese di pompe funebri cosentine un paio di settimane prima del fine settimana dei morti: nessuno ha denunciato nulla, nessuno aveva nulla da dichiarare, e non solo a Cosenza, ma anche a Milano. In un trafiletto passato sotto sinlenzio, infatti, anche nel capoluogo lombardo sono state fatte intimidazioni simili nei modi e nei gesti, creando così l'ennesima, inquietante connessione tra Nord e Sud.
E' poi cronaca recente le notizie sulle ultime intimidazioni fatte ai danni del consigliere di Lamezia, Talarico, dell'Udc, che fanno il paio con quelle subite a Decollatura da Esposito, sempre dello stesso gruppo politico: l'Udc, in questi giorni, sembra sia stato preso di mira con una serie di intimidazioni e attacchi mafiosi da parte delle 'ndrine locali, tanto che ieri Casini ha esortato Maroni, il ministro dell'interno, a intervenire immediatamente. E subito mi è andato il pensiero alla seguente affermazione di Gratteri:
Il Sud viene munto in periodo elettorale e poi chi fa promesse sparisce. Lo Stato, inteso come ministero della Giustizia o degli Interni, si muove solo dopo che la criminalità organizzata è da tre quattro giorni sulle prime pagine dei giornali. Si dice che c'è il problema quando c'è il morto ammazzato per terra, mentre è esattamente il contrario. Le mafie ingrassano quando tutto sembra filare liscio.

E guarda un po', ancora non è intervenuto nessuno...

martedì 4 novembre 2008

Le paci di Aquis...grana!

La città tedesca di Aquisgrana è famosa soprattutto per i trattati di pace ivi firmati. Quindi non a caso, sentendo parlare dell'AQUIS mi viene in mente la città tedesca: l'AQUIS è la risposta dei rettori italiani, di alcuni rettori italiani al governo per cercare di firmare una pace che possa portare a risultati non molto devastanti per le università virtuose.
La nuova associazione, esterna alla CRUI, fondata a Bologna, raccoglie il Politecnico delle Marche, le università di Bologna, Calabria, Ferrara, Milano-Bicocca, Modena e Reggio Emilia, Padova, Roma Tor Vergata, Trento, Verona, nonché i politecnici di Milano e Torino. A queste si vorrebbero aggiungere altre università virtuose per un totale di 19 atenei nazionali. I loro intenti sono quelli di seguire dei criteri ferrei che dovrebbero stabilire quali atenei sono meritevoli del finanziamento pubblico e quali no:
Questi atenei rispondono a rigorosi requisiti oggettivi di qualità. In particolare vantano una produttività superiore alla media, e almeno due dei seguenti punti di forza: una sostenibilità finanziaria (come da Libro verde della finanza pubblica del ministero del Tesoro) che vede i costi fissi del personale incidere per meno del 90 per cento sul finanziamento statale (FFO); una dimensione adeguata ad operare in ambito internazionale fissata ad almeno 15mila allievi tra lauree triennali, magistrali e dottorati; la recensione in almeno una delle più autorevoli classifiche accademiche internazionali (es. quella del quotidiano The Times di Londra o dell’Università Jiao Tong di Shanghai).

Si potrebbe parlare di una rottura del fronte della CRUI, ma in effetti non esiste al momento un vero fronte dei rettori contro la legge 133/2008 di Tremonti (a proposito: sapete che tra le altre cose, nell'articolo 23-bis, viene privatizzata l'acqua?): esistono invece molti movimenti, costituiti soprattutto da studenti e precari, con qualche ricercatore e qualche professore, che cerca di battersi contro le molte idiozie che sono uscite in questi giorni dalle bocche dei nostri politici.
Ad esempio un contributo interessante è quello del professore Ugo Amaldi del Dipartimento di Fisica di Roma, che in base alla valutazione di alcune tabelle pubblicate, se non ricordo male, un paio di anni fa, valutando il numero di pubblicazioni in relazione al numero di articoli scientifici italiani, calcola che la ricerca italiana è la terza nel mondo.
Chissà cosa sarebbe successo se avessimo avuto la stessa quantità di fondi degli altri stati mondiali?

Altre notizie sull'AQUIS:
* Aquis, il gruppo delle università migliori
* Nasce il club dei 19 atenei d'elite

lunedì 3 novembre 2008

Come il G8?

Mi sembra il caso, in questi giorni di grande confusione, di stagione selvaggia, proporre all'attenzione il video uscito su youtube in cui si vede un personaggio sospetto durante gli scontri di Piazza Navona, personaggio che fa sorgere l'idea che gli inviti di Cossiga a infiltrare agitatori politici tra i ribelli forse non è caduto così nel vuoto.
Buona visione:



Diamo, però, un'occhiata ai video proposti da NoirPink Nel primo viene proposto un ottimo resoconto della giornata politica e mediatica:



Nel secondo, invece, viene presentato il video realizzato dal gruppo studentesco di destra:



Al di là delle considerazioni di merito sui singoli video, interessanti sono le posizioni di NoirPink sul presunto anti-fascismo di questi due gruppi violenti. Personalmente in tutta la vicenda ho visto solo due gruppi di adolescenti o più estensivamente giovani che scimmiottano nel modo peggiore possibile le qualità del genere umano, che non può fare altro che essere unito sulle parole e separarsi sui fatti, come la posizione di un vaso o l'ordine delle firme su un documento. Indipendentemente da tutto, se continueremo in questo modo egoistico e limitato, non si riuscirà a combinare un bel niente e quegli scontri di Piazza Navona sono stati utili a tutti fuorché al movimento di protesta.

Infine date un'occhiata anche a repubblica e al corriere.

domenica 2 novembre 2008

I guerrieri

Immagine di Comici spaventati guerrieriI protagonisti di Comici spaventati guerrieri di Stefano Benni sono, in un certo senso, dei guerrieri: lottano ogni giorno per sopravvivere, per ottenere uno spazio mentre il mondo che li circonda diventa un rullo compressore, un sistema in cui l'unico motore è il guadagno personale ad ogni costo, anche ottenuto sul sangue degli altri.
Tecnicamente non è il libro migliore di Benni: a tratti pesante, contiene però, soprattutto nella fase centrale, una serie di trovate esilaranti e terribili al tempo stesso, forse anche più genuine del solito. A livello di contenuti, comunque, colpisce come, alla luce delle crisi economica, finanziaria, razziale, Comici spaventati guerrieri sia di una attualità devastante ancora oggi a 20 anni dalla sua prima pubblicazione.

sabato 1 novembre 2008

La fabbrica delle bestie

Immagine di Animal factoryImmaginate di rinchiudere un gruppo di uomini che hanno fatto del crimine la loro vita. Immaginate di osservare e controllare ogni giorno le loro azioni. Non è un nuovo reality, ma la cruda realtà, descritta in terza persona da uno dei suoi protagonisti, Edward Bunker. Grandissimo scrittore pulp, riscopritore del genere carcerario, che con lui ha avuto un nuovo modo di essere concepito (in Europa l'unico che gli si potrebbe avviginare è René Fregni), in Animal Farm racconta le avventure di due galeotti, un giovane al suo primo arresto e uno dei recidivi, grazie alla cui amicizia il primo, Ron, riuscirà a evitare la sodomizzazione da parte dei compagni di sventure.
Animal Farm, comunque, al di là dei dettagli tecnici e sulla trama, è una rappresentazione cruda e realistica della vita carceraria negli Stati Uniti (ma probabilmente si potrebbe generalizzare il discorso), fatta di violenze, sotterfugi, gang, sfide razziali come e più radicali di quelle del mondo esterno. Il romanzo diventa, così, un'accusa a un sistema che ben lungi dal voler recuperare la persona, produce in serie delle vere e proprie bestie pronte, una volta scontata la pena, a rendere il mondo un posto peggiore, al di là delle storie personali.