Stomachion

domenica 10 maggio 2015

Romano Scarpa, Stan Lee e la paura della scienza

via @EnzoDeFlorio
Personalmente ho sempre accostato Romano Scarpa a Will Eisner per sensibilità e consapevolezza nell'uso del mezzo fumettistico. Scarpa, infatti, e nel semplice ambito del fumetto disneyano e popolare, ha rinnovato il modo di raccontare il fumetto utilizzando, insieme con Giulio Chierchini (basti pensare a molte delle sue incredibili inquadrature deformanti), in maniera consapevole elementi provenienti dal cinema e dalla letteratura. In un paio di tweet Vincenzo De Florio mostra come Scarpa, cogliendo perfettamente lo spirito del tempo, è anche riuscito ad anticipare un altro grande fumettista, Stan Lee.
Il primo esempio è relativo a Pippo e all'incidente che, nella storia Topolino e il campionissimo (1957) fornisce all'amico di Topolino delle incredibili capacità fisiche: questo è incredibilmente simile all'incidente che porterà Bruce Banner a diventare Hulk (1962):
Il secondo esempio sta nella creazione di due personaggi in grado di manipolare la materia: Atomino Bip Bip (1959) per Scarpa e Molecola (1963) per Lee (personalmente lo avrei tradotto come Uomo Molecolare, e così lo chiamerò nel seguito del post):
Come è evidente l'ispirazione viene dagli esperimenti nucleari, sia quelli precedenti alla Seconda Guerra Mondiale, sia quelli successivi. D'altra parte le storie a confronto, e più in generale tutto il periodo storico in cui crebbero Scarpa e Lee, era immerso nella Guerra Fredda. E', poi, interessante osservare come, mentre Lee di fatto catturava le paure nei confronti della scienza, senza fornire ai suoi lettori un conforto o una via di fuga differente da quella dei supereroi, ovvero di un intervento dall'esterno (anch'esso, per certi versi, incontrollabile), per Scarpa la scienza era fondamentalmente neutra, mentre erano gli uomini a fornire alle sue scoperte una connotazione positiva o negativa. In questo senso è anche da leggere la fuga di Enigm sulla sua isola volante alla fine de L'uomo nuvola: gli uomini non riescono a utilizzare la scienza e, anzi, pretendono che essa si schieri in qualche modo. La conservazione della neutralità, che non è necessariamente un non schierarsi, spinge Enigm, e più in generale gli scienziati, alla fuga o, fuor di metafora, a una sorta di isolamento dal mondo civile.
Ad ogni buon conto, i confronti suggeriti da Vincenzo sono due ottimi esempi per rendersi conto di questa differenza tra i due autori. Infatti mentre Hulk era l'espressione della rabbia e della violenza incontrollate di Banner, uomo di scienza, rese reali e fisiche da un esperimento scientifico, il Pippo pugile subisce un'alterazione, momentanea e reversibile, che, a differenza di Hulk, utilizza non come valvola di sfogo ma per diventare un semplice campione di pugilato (da notare, comunque, la capacità di Scarpa di anticipare anche le atmosfere delle pellicole della serie Rocky). Tutte le connotazioni negative all'interno della storia di Scarpa provengono dall'avidità del manager di Pippo, mentre in Hulk Banner si interroga continuamente sulla giustezza delle sue ricerche.
Con grande abilità, Lee chiude Banner in un vicolo: a differenza di Enigm non può sfuggire alle sue responsabilità con la fuga, né, come Einstein, può dissociarsi dall'uso della sua ricerca con una lettera. Bruce porta con sé, in maniera inscindibile, la sua scienza, da cui non può separarsi, vivendola come una colpa (ovviamente la fenomenologia di Hulk è molto più complessa di questo, ma andrebbe ben oltre i compiti di questo post). L'Enigm di Walsh e Gottfredson ha invece una possibilità di riscatto, per così dire, che viene colta da Scarpa ne La dimensione delta: il personaggio, infatti, ritorna a calcare le scene grazie ad Atomino Bip Bip. Scarpa, però, con grande intelligenza non tiene fuori dalla sua storia le preoccupazioni e le paure per la scienza: Topolino, infatti, sospetta del suo vecchio amico all'inizio dell'avventura. La conoscenza di Atomino, però, semina anche i dubbi contrari, che verranno poi confermati dal coinvolgimento di Gambadilegno: è quest'ultimo a rappresentare la corruzione della scienza, neutra, a causa, ancora una volta, dell'avidità. A conferma di questa visione basti pensare alla ribellione di Bep Bep nei confronti dell'acerrimo nemico di Topolino. L'Uomo Molecolare, invece, è un personaggio molto più complesso, che da un lato intercetta sicuramente la paura nei confronti della scienza, ma che dall'altro sposa la tesi che la scienza non può essere controllata da chiunque, altrimenti ne viene travisata e corrotta, come facilmente intuibile dal confronto con i Fantastici Quattro, gli eroi che rappresentano il lato positivo della scienza, che riesce a risollevarsi anche dopo un terribile dramma come un incidente spaziale.
E' innegabile come il punto di vista sulla società dei due autori fosse differente, molto più ottimista Scarpa, più ricco di sfumature quello di Lee, ma entrambi furono in grado di cogliere lo spirito del loro tempo e di raccontare, in maniera differente, le paure che la fisica nucleare aveva introdotto nella società post bellica degli anni Cinquanta e Sessanta del XX secolo.

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