Stomachion

lunedì 15 aprile 2019

La Mitologika avventura di Loki

Con il mio consueto e proverbiale ritardo, ho deciso che oggi è un buon giorno per presentarvi l'ultimo video tra quelli fatto a Cartoomics 2019 per Lo Spazio Bianco. Protagoniste dell'intervista sono Alessia Mainardi ed Elisa Tajana, autrici del fumetto Lokinson che Casa Ailus ha presentato in manifestazione insieme con il nuovo volume della serie Mitologika dedicato agli dei asgardiani. Per cui, prima di passare a Lokinson, due righe su Mitologika. Le leggende di Asgard.
L?agile volumetto (poco più di 100 pagine) raccoglie una serie di schede sui vari protagonisti delle leggende asgardiane che, distaccati dall'immaginario supereroistico marvelliano cinematografico, vivono sulla pagina anche grazie al contributo degli illustratori di cui Alessia si è circondata in questi anni: Lorenzo Benini, Roberta Corvigno, Maddalena Modena, Elena Saluzzi, Anna Schilirò, Ilaria Trombi.
Se nell'articolo abbinato alla videointervista ho sottolineato le difficoltà raccontate dalle illustratrici nel visualizzare i mondi dell'edda, in questa sede mi piace sottolineare invece come il lavoro degli illustratori chiamati da Alessia sia stato gradevole ed efficace non solo nel tratto ma anche nella scelta dei colori. Ovviamente ho le mie preferenze: se nel complesso le illustrazioni che mi sono piaciute di più sono quelle di Benini, in particolare quella di Ratatoskr, più o meno per tutti gli altri ho almeno una illustrazione preferita, come l'Odino di Corvigno (la cui Freya ha anche avuto l'onore della copertina del volume), il Vanaheimr di Schilirò, Aslaug di Saluzzi.
L'ultima parte del libro, dedicata alle Fiabe e leggende può essere considerato come una sorta di racconto illustrato dalla Modena, che ho preferito nei disegni in bianco e nero e non in quelli a colori.
Quest'ultima parte, però, ci introduce al mito del ragnarok, che secondo la tradizione sarà preceduto da un inverno lungo 3 anni, detto Fumbulvetr, durante il quale guerre e violenze imperverseranno per i nove regni per poi concludersi quando Surtr incendierà con la sua spada Asgard e i mondi a essa collegati: è sarà l'inizio della fine del ciclo degli dei asgardiani. Ed è proprio qui che si innesta il numero zero di Lokinson.
Il teatro degli dei
Dopo una prima pagina di prologo ambientata nella nostra epoca, la storia inizia con la fine, il ragnarok: Loki è libero dalle catene e finalmente può unirsi dopo chissà quanti secoli con la moglie Sigyn, rimasta al suo fianco per tutto questo tempo. E' l'ultima volta che si vedranno, lo sanno entrambi, così prima che Loki si rivesta, Sigyn lo implora:
Rimani. Non voglio perdere anche te.
Il riferimento è, come ovvio per chi ha letto Mitologika. Le leggende di Asgard, alla vendetta di Odino contro Loki, che ha causato indirettamente la morte di Baldr. Il padre di tutti gli dei asgardiani ha infatti ucciso i due figli di Loki e Sigyn in un modo complicato e doloroso che, ne sono sicuro, non volete leggere, e con un particolare gusto del macabro ha forgiato le catene di Loki a partire dalle viscere dei suoi due rampolli. Di fatto forgiando alla fine anche le catene che legano egli stesso e tutta Asgard al destino finale del Ragnarok.
Il soggeto di Alessia Mainardi, dopo la scena tra Loki e Sigyn, si gioca su un lungo viaggio di Hel per i campi di battaglia a raccogliere i caduti, il tutto raccontato con un testo ridotto al minimo indispensabile, lasciando di fatto tutto il peso dell'albo su Elisa Tajana.
Dal canto suo, come avete ascoltato o ascolterete nell'intervista qui sotto, la disegnatrice era un po' arrugginita prima di affrontare Lokinson non disegnato ormai da anni. Questa "ruggine" nel tratto è abbastanza visibile, soprattutto nei disegni dei volti e dei personaggi, i cui tratti migliorano nel corso della narrazione, in particolare quelli di Hel. Certo disegnare in maniera realistica non è per nulla semplice, soprattutto i personaggi, ma c'è a mio avviso da aspettarsi belle cose nei numeri successivi, visto anche il disegno-dedica che Elisa mi ha concesso alla fine dell'albo.
Sulla composizione della pagina, invece, sembra avere le idee molto più chiare: dinamica e moderna, tradisce l'uso di strumenti digitali, come evidente non solo dal confronto tra il Loki della seconda vignetta della sesta pagina con quello della copertina, ma anche dallo sfondo delle prime tre vignette della pagina d'apertura. Anche in questo caso c'è qualche dettaglio da limare, ma sono delle piccolezze che l'esperienza non potrà fare altro che correggere. Ottima, infine, la colorazione, in particolare nelle illustrazioni a tutta pagina.
Lokinson presenta tutti gli elementi giusti per crescere nel corso delle pubblicazioni, migliorando di numero in numero, per cui vale sicuramente la pena salire a bordo di questo nuovo progetto di Casa Ailus sin dall'inizio, perché di sorprese, ne sono certo, ce ne saranno molte!

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