Stomachion

lunedì 13 aprile 2020

E' bello il nostro pianeta: non distruggiamolo!

Con la caduta del nazifascismo, i risultati ottenuti nel campo della missilistica da parte degli scienziati tedeschi vennero acquisiti dalle due superpotenze vincitrici della Seconda Guerra Mondiale, Stati Uniti e Unione Sovietica. Da un lato grazie ai transfughi tedeschi Hermann Oberth e Wernher von Braun, entrambi fisici, che si consegnarono spontaneamente agli statunitensi, mentre i sovietici riuscirono a impossessarsi della fabbrica di Peenemünde che realizzava i famigerati V2 tedeschi: i due programmi spaziali avevano così trovato i rispettivi punti di partenza.
Il programma sovietico, in effetti, traeva le sue origini con gli studi pionieristici nel campo dell'astronautica di Konstantin Ėduardovič Ciolkovskij, che furono la base di partenza per la progettazione e la gestione dei vari progetti spaziali affidati all'ingegnere Sergej Pavlovič Korolëv.
Sotto la sua guida i russi ottennero una lunga serie di successi che misero in grave difficoltà gli Stati Uniti: in particolare il 12 aprile del 1961 venne lanciato in orbita il primo essere umano. Era Jurij (o Yuri) Gagarin, diventato la prima scelta per questa storica missione al posto di Gherman Stepanovich Titov (che successivamente sarebbe diventato il quarto uomo nello spazio). Al suo rientro sulla Terra divenne in brevissimo tempo un eroe planetario. A causa della guerra fredda, però, molti dettagli sia sulla missione sia sulla sua biografia, restarono sostanzialmente ignoti, a parte le apparizioni pubbliche fuori dalla "cortina di ferro". Così, almeno fino all'avvento di Gorbaciov, non si seppe nulla delle circostanze della sua morte o dei presunti disturbi mentali di cui soffrì dopo il rientro.
Così venne descritta la sua personalità da un medico sovietico nell'agosto del 1960, quando ormai il periodo di addestramento volgeva al termine:
Modesto; imbarazzo quando il suo umorismo diventa un po' troppo audace; alto grado di sviluppo intellettuale evidente in Jurij; memoria fantastica; si distingue dai suoi colleghi per il suo senso acuto e di vasta portata di attenzione a ciò che lo circonda; un'immaginazione ben sviluppata; reazioni rapide; perseverante, si prepara scrupolosamente per le sue attività e esercizi di allenamento, gestisce con facilità la meccanica celeste e le formule matematiche ed eccelle nella matematica superiore; non si sente vincolato quando deve difendere il suo punto di vista se si considera giusto; sembra che capisca la vita meglio di molti suoi amici.
Mentre era lassù nello spazio si tramanda che disse:
Il cielo è molto nero, la Terra è azzurra. Tutto può essere visto molto chiaramente.
Questa è probabilmente una delle poche frasi correttamente attribuite a Gagarin. Tra le molte, ce n'è anche una poco nota, almeno in italiano, che recita all'incirca così (da en.wikiquote):
In orbita intorno alla Terra sull'astronave, ho visto quanto è bello il nostro pianeta. Gente, conserviamo e aumentiamo questa bellezza, non distruggiamola!

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