Stomachion

venerdì 24 settembre 2021

Un nuovo modello epidemiologico

Un grazie a Massimiliano Tanzini per la segnalazione su twitter dell'uscita dell'articolo di cui scriverò a breve:
Il modello epidemiologico di base, in caso di contagio diffuso, descrive l'evolvere di due sottogruppi della popolazione, gli infetti e i suscettibili (quelli che potrebbero venire contagiati). Il modello, a parte le costanti (ovvero i valori di infetti e suscettibili al tempo 0, che non è necessariamente l'istante iniziale del contagio), presenta anche due parametri. Al variare di questi due parametri si possono ottenere curve differenti.
Il contagio del covid-19 ha fornito agli epidemiologi un'occasione unica: provare i modelli su vasta scala e, soprattutto, cercare di sviluppare sistemi matematici sempre più raffinati. A quanto pare un gruppo di matematici italiani è riuscito a sviluppare un nuovo modello in grado di descrivere in maniera molto fedele l'andamento della così detta seconda ondata italiana:
Parolini, N., Dede, L., Antonietti, P. F., Ardenghi, G., Manzoni, A., Miglio, E., ... & Quarteroni, A. (2021). SUIHTER: A new mathematical model for COVID-19. Application to the analysis of the second epidemic outbreak in Italy. Proc. R. Soc. A. 477. 20210027 doi:10.1098/rspa.2021.0027
L'aspetto più interessante del modello è che non suddivide la popolazione in due gruppi, ma in 7, con conseguente crescita dei parametri a 14. Sebbene questo punto, come ricordino gli autori, può essere semplificato applicando delle opportune approssimazioni, l'altro aspetto interessante è stata la capacità del modello stesso di descrivere i dati reali.
20210924-suihter-covid19-model
Ovviamente il modello diventa sempre più incerto man mano che ci si allontana nel tempo (e che la calibrazione viene fatta con sempre meno dati), ma è indubbiamente uno strumento promettente per il futuro.
Come considerazione collaterale, direi che è interessante osservare come un modello matematico sostanzialmente semplice (non molto diverso dal modello che descrive la dinamica preda-cacciatore) possa venire complicato per cercare di renderlo ancora più aderente alla realtà, soprattutto nel momento in cui non ci si accontenta di descrivere l'andamento (e già ottenere qualcosa del genere è un successo), ma anche di capire cosa sta succedendo.
P.S.: non me la sono sentita di fare considerazioni più puntuali essenzialmente per un mix tra gestione tirata del tempo e pigrizia.

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