domenica 27 marzo 2005

In viaggio nell'animo umano

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Solaris di Stanislaw Lem è un romanzo di fantascienza abbastanza particolare, se vogliamo molto vicino al Nemesis di Isaac Asimov. Rispetto al romanzo asimoviano, però, non spiega molto sul pianeta fittizio che da il titolo al romanzo.
Vediamo un po' della sua trama: uno psicologo terrestre arriva sulla stazione spaziale che orbita intorno a uno strano pianeta, appartenente a un sistema di stelle doppie, una rossa e l'altra azzurra. Su questa stazione, però, accadono cose strane: uno dei tre componenti dell'equipaggio si è suicidato e una strana donna nera, nuda, vaga per i corridoi della stazione. Non passa molto tempo che anche lo psicologo presto si ritroverà con una nuova compagna immaginaria accanto: l'ex amante, uccisasi dieci anni prima a causa dell'abbandono.
Il romanzo, del quale non fornisco ulteriori informazioni, è sostanzialmente costruito a più livelli:
  • un primo evidente livello è quello dello studio scientifico (devo dire anche approssimativo e molto chiuso su posizioni rigide) del pianeta, che dopo anni si è accettato essere un'entità intelligente: in questo caso risulta evidente la critica di Lem a un certo modo di fare scienza, che piuttosto che basarsi su dati scientifici e sui fatti, preferisce arroccarsi su congetture che, pur plausibilissime, spesso non riescono a spiegare completamente le osservazioni;
  • un secondo livello è la sfida interna tra i tre scienziati (e quindi le dinamiche interne di questo ristretto gruppo) ed il loro tentativo di comunicare con il pianeta per cercare di far terminare queste apparizioni, che pur se tratte dalla loro mente, da desideri che tengono nascosti anche a se stessi, diventano molto fastidiose, e persino pericolose;
  • un terzo livello è l'effettiva sfida interiore dell'uomo, dalla quale egli sembra uscirne sconfitto: Solaris, infatti, sembra rappresentazione dell'interiorità umana, di quella parte che solitamente viene tenuta nascosta, contro la quale, spesso, non si può fare altro che uscirne sconfitti.
In fondo l'impossibilità di comunicazione con Solaris è un modo diverso per vedere l'impossibilità di comunicazione che spesso è fonte di incomprensione nel genere umano.

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