Non c'è niente che vada bene. L'unica cosa che riesco a fare è girare disperato per la libreria, la Mondadori di Via Marghera. Ed eccomi lì, nella sezione giallo, e l'occhio cade alla lettera I, la lettera del mio scrittore preferito, la lettera del grandissimo
Jean-Claude Izzo. E visto il mio stato d'animo, non poteva esserci acquisto e lettura migliore di
Vivere stanca, raccolta di racconti brevi, ma molto belli (uno dei quali ha per protagonista
Fabio Montale, il suo personaggio più famoso): malinconici, terribilmente reali, in cui i personaggi sono piccoli piccoli di fronte all'enormità della vita, che li schiaccia, ne risucchia ogni oncia dell'anima. In una parola: reali.
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