mercoledì 23 luglio 2008

La foresta d'argento

Non è il titolo di un romanzo, ma è l'allusione alla schiacciante vittoria di Hamilton nel Gran Premio del Nurburing 2008 di domenica. Rispetto alla sconfitta del gran premio precedente in quel di Silverstone, questa è preoccupante non solo per l'apparente divario tecnico (dopo 6 gran premi di seguito, questa volta Raikkonen, 6.o al traguardo, non è riuscito ad aggiudicarsi il giro veloce!), ma anche per il sempre più evidente divario di gestione dei materiali e delle situazioni di crisi.
Innanzitutto anche il box McLaren ha sbagliato, probabilmente pensando che la safety car entrata per il terribile incidente di Glock sarebbe uscita subito, non richiamando il pilota britannico, in quel momento in testa, per il pit-stop. I tecnici di Ron Dennis, però, avevano preparato perfettamente l'auto, tanto che la freccia d'argento di Hamilton era stata in grado di volare in alcune occasioni anche più di un secondo più veloce di Massa (l'unico conforto, in una giornata in cui il piccolo Felipe ha subito un sorpasso schiacciate dal giovane Luis, è che almeno Kovalainen non si è mai dimostrato in grado di attaccare il brasiliano, se non ai primi metri in fase di partenza). Non solo: i tecnici Ferrari, nonostante gli evidenti problemi di assetto dell'auto nella parte guidata, nella quale perdevano la maggior parte del divario dalle frecce d'argento, non hanno potuto, o voluto correre ai ripari, forse eccessivamente confortati dalla costanza dei giri fatti dal campione del mondo nelle prime prove libere. A tutto questo c'è da aggiungere la scelta di far rientrare entrambi i piloti ai box durante la safety car: Kimi in pista avrebbe ottenuto immediatamente il secondo posto davanti a Heidfeld e a Piquet jr. (poi giunto secondo e con un passo di gara, nel finale, più rapido di quello di Massa, che certo ha avuto problemi di freni...) e, considerando quando Hamilton è entrato ai box, il 50.mo giro, non si spiega perché non tentare una tattica aggressiva anche con il campione del mondo, che sarebbe così arrivato a podio facilmente (come ha dimostrato il 4.o posto in recupero di Heidfeld, rientrato anche lui come il campione britannico dopo l'uscita della vettura di sicurezza): si potrebbe obiettare che la benzina imbarcata da Kimi non gli avrebbe consentito di fare molti giri. Peccato che partiva con più benzina di Hamilton e che il carburante imbarcato in corso d'opera è stato, fondamentalmente, lo stesso, quindi sarebbero rientrati più o meno insieme, e visto come il finlandese della Ferrari ha concluso il Gran Premio (dal 9.o al 6.o posto), si è semplicemente gettata a mare la possibilità di recuperare una gara gettata alle ortiche sin dalle prove libere!

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