giovedì 14 maggio 2009

La democrazia del disagio

Dopo Pietro, anche io provo a scrivere qualche riga riguardo il problema dell'immigrazione in Italia e su come il nostro governo sta provando a risolverlo.
La spinta per scrivere qualcosa sull'argomento mi è venuta leggendo Democrazia e volontà popolare e i commenti al post di Giano.
I primi commenti sono stati piuttosto velenosi nei confronti degli italiani, che si sono dimostrati nei sondaggi dei vari quotidiani on-line, decisamente a favore delle iniziative del governo. Conclusione: il 60% degli italiani è razzista. Mi sento di dissentire con una conclusione tanto semplicistica: è, in effetti, la stampa italiana che ha fatto diventare razzisti gli italiani. Non è certo l'unica causa: bisogna, infatti, aggiungere la cattiva gestione delle immigrazioni da parte della politica italiana, senza dimenticare una cattiva gestione anche da parte della politica mondiale, tutta impegnata a creare regole, opportunamente distraendosi da quella che è una delle crisi economiche e sociali più grandi della storia dell'umanità.
Tornando però ai sondaggi dei quotidiani, questi, in effetti, rappresentano innanzitutto un segnale di un disagio diffuso, e poi un indice di razzismo, un razzismo che è diventato tale soprattutto grazie al disagio di cui sopra (e ovviamente non sto escludendo il... razzismo genuino).
A tutto questo vorrei segnalare, come spunto alla discussione, Flussi migratori di Leoman3000, da cui si capisce che anche quella sinistra che sta oggi protestando non ha esitato in passato a proporre leggi simili.
In un certo senso tutto si può alla fin fine ricondurre proprio a un problema della democrazia che abbiamo scelto e del fatto che dipende fortemente dall'informazione e dal modello sociale ed economico in cui viviamo, che guarda caso è anche quello stesso modello che sta generando, oltre alla crisi, questi flussi migratori.
E non sto dicendo, come magari qualcuno commenterà, che la colpa è nostra e della nostra ricchezza, ma sto dicendo che la colpa è di come gestiamo questa ricchezza e le risorse che abbiamo a disposizione. Ed è anche di chi ci rappresenta, perché nella maggior parte dei casi non rappresenta tutta l'Italia ma solo una piccola parte (e nel migliore dei casi rappresenta solo i propri elettori).
Ci si potrebbe chiedere: e allora come lo risolviamo il problema?
Non ho la risposta, conosco però un gruppo di persone che, negli ultimi anni, hanno raccolto alcune delle cause della povertà africana. L'ultima la potete leggere in Furto di stato, le altre sullo stesso sito.
Non stupiamoci dunque se gli italiani sembrano razzisti: semplicemente le aziende e la politica italiane, ciò che ci rappresenta e che per buona metà abbiamo scelto democraticamente, esportano l'idea di sfruttamento che sta dietro il nostro modello economico e hanno creato questa situazione di esasperazione che, tra l'altro, crea consensi sempre verso i soliti noti.

E anche se non è ancora notte, mi sembra ci stia bene un bel...
Buona notte all'Italia...

1 commento:

  1. Ciao Gianluigi, grazie per la citazione. Il problema è molto serio. Il guaio è che non viene affrontato seriamente. Coraggio...

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