L'inizio del libro della Thomas vede la scomparsa di Burlem e il ritrovamento, da parte di Ariel, del tomo misterioso: così il lettore si trova catapultato nella doppia lettura delle vicende reali di una Ariel decisamente sempre più distaccata dal mondo reale, dove cambia un eccesso con un altro, ultimo una relazione con un uomo sposato semplicemente perché in questo modo è sicura di non doversi impegnare, e delle vicende fittizie di Mr.Y tratteggiate dallo scrittore Lumas. La finzione si mescola alla realtà (o alla finzione reale della Thomas) e questa fusione diventerà ancora più stretta quando Ariel proverà la particolare mistura che consente a chi la assume di entrare nella Troposfera e da qui trasferire la propria coscienza in qualunque essere vivente, sia esso uomo o animale.
Ariel diventerà sempre più assuefatta dalle visite nella Troposfera e sempre più distaccata dalla sua vita reale, nonostante la conoscenza di un ragazzo, un dottorando di teologia, che la ama sinceramente, ma che lei, condividendone i sentimenti, respinge immancabilmente. Al di là delle vicende di Ariel, però, il romanzo spicca per una intelligente fusione tra filosofia, letteratura e fisica, in particolare teoria delle stringhe, gatto di Schrödinger e quant'altro della fisica moderna venga visto quasi come mistico. Punto di riferimento della Thomas in questo senso è il bel libro di Michio Kaku Mondi paralleli, cui si deve aggiungere anche Big Bang di Simon Singh (quello dell'Ultimo teorema di Fermat: ancora questo libro citato dalla Thomas non sono riuscito a scovarlo...). Si potrebbe quasi dire che la Thomas fa, con la filosofia, la religione, la fisica e il mondo dei quanti un'operazione simile a quello che fece Dan Brown con il Codice Da Vinci, realizzanto però un miscuglio fantastico estremamente gradevole, ma anche molto originale.
Vi lascio al commento di Pullman, quello della bussola d'oro:
Ingegnoso e originale... Un'ottima storia che sprizza intelligenza
Piccola nota finale sulla traduzione: per tutto il libro il termine popular science viene tradotto come scienza popolare e non con il più corretto divulgazione scientifica. Come cantava qualcuno qualche anno fa... Sono cose della vita...
è un libro ricco di novità, che fanno riflettere...
RispondiEliminain alcuni momenti risulta avvincente, in molti altri invece un po noioso