martedì 15 settembre 2009

Resistenza

Non l'ho preso puntuale con la sua uscita, ma comunque non poteva mancarmi. Di Uprising. E' stato il mantra personale per la fine della settimana scorsa, ed è stato un ascolto quasi costante nello stereo proprio per il fine settimana, con Resistance, la title track, che ha sorretto buona parte del mio umore.
In ogni caso, piuttosto che parlare delle singole tracce, vorrei spendere due parole sull'album nel suo complesso: raffinato, tecnicamente ineccepibile, in questo senso il più maturo dei cinque dei Muse. D'altra parte condensa tutta la loro carriera, visto che si ritrovano soluzioni sonore e combinazioni musicali già presenti negli album precedenti, ma rivestite con un impianto tecnico, come scrivevo prima, più maturo.
Quest'ultimo lavoro resta, comunque, nel complesso godibile e sono eccezionali le tracce conclusive, la Exogenesis, una sinfonia in tre parti che ascoltata nel suo complesso (senza stare a sindacare troppo sulle singole parti) è molto bella e forse la parte più originale in assoluto e ricordano per composizione i pezzi originali della colonna sonora di Shine, che dovrebbero essere stati composti da David Hirschfelder e suonati da David Helfgott, la cui vita è rappresentata nel film citato prima.
Insomma un album godibile, pur non essendo eccezionale, con alcuni picchi di originalità, tanta buona tecnica (e questo non poteva essere da meno dai Muse), per un disco che proietta il gruppo verso una musica neo-psichedelica, che sostituisce in questo caso l'omnicomprensivo pulp della letteratura.

Altre recensioni potete trovarle su: soundsblog | Licia Troisi

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