Si tratta del resto di una delle maggiori attrattive della divulgazione: fare un passo indietro, lavorare alla storia di un soggetto, indagare seguendo tracce diverse, riformulare delle teorie avanzate nel linguaggio di tutti i giorni, ripensare alla storia e al luogo di tale tema di ricerca nel panorama globale della scienza, analizzare il vostro comportamento e le vostre emozioni di ricercatore; queste attività permettono un grande arricchimento sul piano personale. Parlare della professione di ricercatore a coloro che non la conoscono è un ottimo modo per trovare in se stessi maggiore significato e motivi di orgoglio; quanto all’investimento di tempo (veramente notevole) necessario per la preparazione di un articolo divulgativo, di una conferenza pubblica o di un intervento in una trasmissione televisiva, di solito viene ampiamente ricompensato dal piacere del lavoro di sintesi e dall’accoglienza spesso entusiastica che si riceve da parte del grande pubblico.
Cedric Villani, traduzione su gentile concessione di
Roberto Natalini
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