domenica 17 novembre 2013

Stephen Hawking a fumetti

A fine maggio 2010 al Teatro Franco Parenti di Milano è stata messa in scena, gratuitamente, una lettura recitata di Dio e Stephen Hawking, scritto nel 2000 da Robin Hawdon, un testo che utilizzando a pretesto la vita di Stephen Hawking, propone il tema di Dio e della creazione nel XX secolo e la sfida tra questi e in particolare tra la religione e la scienza (come scrivevo nella recensione di due anni fa). Gli elementi biografici, però, avevano comunque un certo peso e alla fine usciva fuori la figura di un uomo che troppo spesso metteva la passione per la fisica davanti agli affetti, o addirittura davanti a se stesso. Infatti sono proprio la fisica e la matematica, e il suo lavoro con Roger Penrose a spingerlo ad andare avanti nonostante la malattia degenerativa dei motoneuroni diagnosticatagli nel 1963. I successi di Hawking da allora vanno avanti di pari passo con l'aumentare delle difficoltà generate dall'avanzare della malattia e dalle difficoltà nella vita privata: a leggere teatralmente la vita del fisico, come avvenuto nel 2010, si ha la sensazione di essere di fronte a una cometa che ha cercato di bruciare le tappe, di costruire qualcosa il più velocemente possibile, prima che la malattia chiedesse il suo tributo in maniera irreversibile. In questo senso, al di là di qualunque considerazione morale sulla sua figura, Hawking è un personaggio interessantissimo, il cui carattere particolare e forse anche spigoloso non può non emergere quando si considera quanto dice Jim Ottaviani:
Il 4 luglio 2012 fu un buon giorno per la fisica e per Gordy Kane, Leland e me. Non fu solo quando il bosone di Higgs venne rivelato al mondo, ma Gordy, un importante fisico e autore di The particle garden, vinse una vecchia scommessa di 100 dollari con il suo amico Stephen Hawking sul fatto che ci fosse un Higgs. E in una email inviataci per informarci riguardo queste cose, Gordy e sua moglie Lois aggiunsero anche un "Oh, a proposito..." Essi ci dissero che Stephen aveva letto e amato il nostro libro Feynman (!) e ci invitava a Cambridge per parlare riguardo un libro su di lui. Non siamo saliti su un aeroplano quello stesso pomeriggio, ma abbiamo iniziato a programmare il nostro viaggio, e questo libro. Come ho detto, un buon giorno.
Già: è stato lo stesso Hawking a chiedere a due dei più famosi cartoonist scientifici di realizzare il romanzo a fumetti sulla sua vita che la First Second Books (l'editore che ha portato Gipi negli Stati Uniti) pubblicherà nel 2016.
Per qualcuno questo può essere un atto di arroganza, ma è anche un atto di consapevolezza incredibile, sapendo perfettamente il peso mediatico della sua figura, e d'altra parte anche di grande modestia, perché questo vuol dire mettere in scena una vita complessa, ricca di soddisfazioni ma anche di cose di cui non andare proprio fieri, come la conclusione non proprio tranquilla del suo rapporto con la moglie Jane Wilde, che è coprotagonista dell'anteprima che segue.
Mentre la recensione di Feynman, scritta con Maria Angela Silleni è in attesa di pubblicazione (al momento è caricata con testo e immagini e attende l'approvazione di un qualche responsabile), gustiamoci questa anteprima diffusa da boing boing (via Hollywood Reporter):





P.S.: un grazie a Carlo Coratelli per aver segnalato sulla ML de Lo Spazio Bianco la notizia.

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