giovedì 20 febbraio 2014

Un buco nero nel taschino

Grazie alla gif animata qui sotto, condivisa da +Marco Cameriero (ma ora, dopo la pubblicazione automagica su G+ gli andrà una notifica matemistica?), recupero, in italiano, un post che ho pubblicato a settembre 2013 su Doc Madhattan.
Sagittarius A* (Sgr A*) è una sorgente radio astronomica brillante e molto compatta al centro della Via Lattea, vicino al confine delle costellazioni del Sagittario e dello Scorpione. SGr A* è parte di una più grande figura astronomica nota come Sagittarius A. Si crede che sia la posizione di un buco nero supermassiccio(1, 2), come quelli che generalmente si ritiene si trovino al centro di molte galassie ellittiche e a spirale. Osservazioni della stella S2 in orbita intorno a Sgr A* sono state utilizzate per mostrare la presenza, e produrre dati sul buco nero supermassiccio al centro della Via Lattea, e hanno portato alla conclusione che Sgr A* sia il sito di quel buco nero(3).
L'immagine qui sopra è una foto ai raggi X di Sgr A*(4):
Le emissioni X da Sgr A* possono essere descritte come la sovrapposizione di una sorgente puntiforme dovuta al buco nero stesso, e di una nuvola di emissione più grande di circa 2". All'interno di questa nuvola, possiamo identificare oltre un centinaio di stelle brillanti risolte individualmente, e dedurne più di un migliaio troppo piccole per essere rilevate(5).
Inoltre:
la temperatura e il profilo di densità della nube di gas che circonda la nuvola di Sgr*. the temperature and density profile of the gas cloud surrounding Sgr A* (...) mostrano che più del 99% del gas non raggiunge mai il centro del buco nero, ma piuttosto è rigettato dal sistema(5)
Ci sono anche alcune questioni non risolte: ad esempio se il tasso di accrescimento osservato è dovuto esclusivamente a Sgr A* o se esiste un'altra sorgente aggiuntiva; o quale sia la causa della sua bassa luminosità, inferiore di diversi ordini di grandezza del suo potenziale teorico(5).
La gif animata è, in ogni caso, estratta da un video su YouTube condiviso su io9.
(1) Christopher S. Reynolds (2008). Bringing black holes into focus, Nature, 455 (7209) 39-40.
(2) Doeleman S.S., Weintroub J., Rogers A.E.E., Plambeck R., Freund R., Tilanus R.P.J., Friberg P., Ziurys L.M., Moran J.M. & Corey B. & (2008). Event-horizon-scale structure in the supermassive black hole candidate at the Galactic Centre, Nature, 455 (7209) 78-80. DOI: (arXiv)
(3) Hamaus N., Paumard T., Müller T., Gillessen S., Eisenhauer F., Trippe S. & Genzel R. (2009). Prospects for testing the nature of Sgr A*'s near-infrared flares on the basis of current very large telescope - and future very large telescope interferometer - observations, The Astrophysical Journal, 692 (1) 902-916. DOI: (via Mark Henderson)
(4) Wang Q.D., Nowak M.A., Markoff S.B., Baganoff F.K., Nayakshin S., Yuan F., Cuadra J., Davis J., Dexter J. & Fabian A.C. & (2013). Dissecting X-ray-Emitting Gas Around the Center of Our Galaxy, Science, 341 (6149) 981-983. DOI:
(5) Jeremy D. Schnittman (2013). The Curious Behavior of the Milky Way's Central Black Hole, Science, 341 (6149) 964-965

2 commenti:

  1. Grazie per la risposta alla chiamata su G+.

    OT:
    vedo positivamente che sei uno dei pochi che linkando ad un profilo G+ usa il class="g-profile" nel link. Questa è un'ottima cosa perché permette di visualizzare (tenendo per qualche secondo il mouse sul link) l'hovercard.

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    1. Non mi scordo perché preferisco farlo in via automatica: per recuperare il link del profilo su G+ devo andare su G+, che ancora trovo troppo pesante via browser, e quindi questa è l'unica parte del post che scrivo non in html.

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