Una leggenda narra che il re indiano Iadava vinse una grande battaglia, perdendo però il figlio. Per giorni e giorni il re non si diede pace per la sua morte, ritenendosi colpevole di ciò. un giorno si presentò a palazzo il brahmano Lahur Sessa che propose al re un nuovo gioco: gli scacchi. Il re, giocando e rigiocando, comprese che non sarebbe mai riuscito a vincere quella battaglia senza sacrificare un pezzo, e ciò gli risollevò il morale. Per ringraziare Sessa dell'insegnamento, gli chiese cosa volesse come premi. E Sessa, indicando la scacchiera, rispose:Come potete notare ho sostituito il grano con il riso, non potendo fare altrimenti!
"Tu mi darai un chicco di grano per la prima casa, due per la seconda, quattro per la terza, otto per la quarta e così via."
La richiesta sembrava abbastanza modesta, e così il re, tra un risolino e l'altro, diede disposizioni affinché venisse eseguita. Il giorno dopo, però, i matematici di corte andarono dal re con terribili notizie: il numero di chicchi di grano necessari per soddisfare la richiesta era di 18.446.744.073.709.551.615, ovvero 1+2+22+23+....+263 = 264 - 1 chicchi.
Il destino del brahmano si fa incerto: c'è chi dice che, lasciato al re un nuovo insegnamento, ritirò la richiesta, ottenendo il governatorato di una delle regioni del regno; e c'è chi dice che, invece, il re, adirato, lo fece uccidere.
lunedì 2 febbraio 2015
L'origine leggendaria degli scacchi
Avevo già scritto un post veloce sulla leggenda della scacchiera, con un video degli Eames allegato. In occasione del concorso instascience15 di Scientificast, ho abbinato alla foto qui sopra (già pubblicata su instagram) una didascalia con la leggenda delle origini della scacchiera, riscritta a partire dal testo contenuto nel box all'interno della sezione dedicata su it.wiki:
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