lunedì 31 agosto 2015

7 contro il caos

7 è un numero magico in molte culture. Quarto numero primo, era il numero di fanciulli e fanciulle che dovevano essere sacrificati al Minotauro, o il numero dei vizi capitali, e l'elenco potrebbe continuare ancora a lungo. 7 è, dunque, un numero molto importante, tanto che raggruppiamo i giorni in settimane (insieme di 7 giorni), ed è utilizzato spesso nel mondo della fiction sin dal mitico I 7 samurai di Akira Kurosawa.
Dal film di Kurosawa in poi spesso i gruppi di eroi sono composti da 7 personaggi: ad esempio la formazione di base della JLA di Grant Morrison o il gruppo di reietti utilizzati da Harlan Ellison per un progetto complesso realizzato per la DC Comics, che dopo 20 anni dalla sua ideazione viene finalmente dato alle stampe nel 2013 con la collaborazione di Paul Chadwick.
La storia è semplice: in un lontano futuro il genere umano, grazie alla colonizzazione di altri pianeti, ha sviluppato delle mutazioni che, però, non sono completamente tollerate. Chi cerca la strada del dialogo tra diversi diventa automaticamente un reietto, e proprio un gruppo di essi viene raccolto da un misterioso incappucciato fino a ottenere un gruppo di 7 "eroi per caso" (o per costrizione) che dovranno affrontare una terribile crisi temporale.
Dal lontano passato Erisssa, inquietante rettile su due piedi, copia per poteri e audacia dello Skal di Van Vogt in Pianeti da vendere, sta attaccando il genere umano, sconvolgendo il tempo stesso: epoche differenti si sovrappongono generando panico e caos, contro il quale si opporranno i 7 reietti riuniti e guidati da Roark.
Ellison, uno dei più apprezzati scrittori di fantascienza statunitensi (poco noto in Italia(1)) e Chadwick, il creatore di Concrete, costruiscono un mondo del futuro assolutamente plausibile, prendendosi tutto lo spazio necessario per raccontare e approfondire i personaggi e i loro drammi, gli antagonisti, le ambientazioni, alternando sapientemente spiegazioni a momenti d'azione, approfondimenti intimisti, scene psichedeliche, come nel caso dell'attraversamento del buco nero utilizzato come macchina del tempo o come per gli attacchi mentali di Erisssa. Chadwick, dal punto di vista grafico, propone la sua usuale griglia ordinata con vignette ricche di dettagli ora dallo stile alla Frazetta, ora più kirbyane, in particolare durante il confronto con il rettile antropomorfo e il suo esercito, ora alla Steranko, in particolare nelle citate scene psichedeliche o nella costruzione delle splash page.
Purtroppo, nonostante il contributo di Chadwick, 7 contro il caos non convince completamente, non tanto per la validità della storia o per l'efficacia dei personaggi, quanto per la voce narrante, spesso di troppo e stilisticamente ancorata a un fumetto di epoca anni Sessanta del XX secolo, quasi come se Ellison avesse semplicemente destrutturato un suo testo in prosa, tagliando alcune parti senza prestare troppa cura all'effettiva efficacia del prodotto nel suo complesso. Considerando poi le capacità di narratore di Chadwick (che evidentemente non è intervenuto sul testo di Ellison), l'esito finale risulta un po' più deludente proprio per le attese riposte nell'opera, che per funzionare meglio avrebbe avuto bisogno semplicemente di qualche didascalia in meno, alleggerendo così la pesantezza di uno stile vecchio.
(1) La migliore risorsa per capire cosa ci sia in Italia di Ellison è sicuramente fantascienza.com. Innanzitutto c'è la bibliografia italiana completa, che è una piccola parte della produzione dell'autore, e quindi un esame di due sue vecchie raccolte di racconti, roba che si può trovare solo su un qualche banchetto di libri usati.

Nessun commento:

Posta un commento