mercoledì 3 aprile 2019

L'Orsa Maggiore e le stelle di van Gogh

La Notte stellata sul Rodano, quadro notturno di Vincent van Gogh, vede protagonista del cielo la costellazione dell'Orsa Maggiore che, come scrivo su Edu INAF, è rappresentata con grande precisione dal pittore olandese. Per cui, come già fatto con l'Ofiuco, anche in questo caso spendo qualche riga per la leggenda occidentale dietro questa costellazione:
Senza mai riposo
La costellazione dell'Orsa Maggiore è presente in diverse culture, anche molto distanti tra loro, il che fa supporre a molti antropologi che l'origine di tale costellazione vada fatta risalire a tempi dell'ordine dei 30000 anni fa, quando in Europa era diffuso il culto dell'orso(1).
Il mito classico occidentale racconta di come Era, dopo l'ennesimo tradimento di Zeus, trasformò la ninfa Callisto in un'orsa poco prima che questa partorisse il figlio del dio, Arcas. Zeus e Artemide, però, decisero di porre i due in cielo, dando così origine alle costellazioni dell'Orsa Maggiore e dell'Orsa Minore. Era ancora una volta ci mise lo zampino e chiese a Teti di scagliare una maledizione contro le due costellazioni, che furono costrette a muoversi continuamente nel cielo senza poter scendere mai a riposarsi sotto l'orizzonte. In questo modo gli antichi spiegavano il perché queste costellazioni erano circumpolari.
Il rapporto di van Gogh con le stelle
Van Gogh rimase particolarmente affascinato dal cielo stellato, come dimostra questa citazione:
(...) guardare le stelle mi fa sempre sognare, così come lo fanno i puntini neri che rappresentano le città e i villaggi su una cartina. Perché, mi chiedo, i puntini luminosi del cielo non possono essere accessibili come quelli sulla cartina della Francia?
Quello della Notte stellata sul Rodano non è l'unico quadro con le stelle realizzato dal pittore olandese, per cui vengo invogliato ad approfondire un po' la materia. Purtroppo i tempi stretti di questa settimana che mi sta tenendo impegnato con l'ultimo turno dell'Alternanza Scuola-Lavoro legata ai Cosmo Explorers (ovvero Kerbal Space Program!) mi ha un po' limitato nel tempo che ho dedicato a questa ricerca, trovando solo pochi documenti interessanti che vado subito a segnalarvi.
Innanzitutto Identify the "Star" in a long-lost van Gogh (pdf):
During the last century four paintings by Vincent van Gogh have emerged as the most familiar and often-reproduced images of the night sky. Cafe Terrace at Night and Starry Night Over the Rhône depict the heavens above Arles, a town in Provence in southern France. In nearby St. Rémy he created the famous Starry Night as well as Road with Cypress and Star.
But recently [2001], to the astonishment of the art world, a fifth night-sky painting by van Gogh has resurfaced at the State Hermitage Museum in St. Petersburg, Russia.
Quindi
Olson, D. W., Doescher, R. L., & Olson, M. S. (2003). Dating Van Gogh's" Moonrise" (pdf)
in cui utilizzando metodi astronomici, con l'ausilio del computer, i tre autori cercano di datare un altro quadro di van Gogh che, questa volta, ha come soggetto la Luna.
L'ultima segnalazione è invece per:
Shamir, L. (2012). Computer analysis reveals similarities between the artistic styles of Van Gogh and Pollock. Leonardo, 45(2), 149-154. doi:10.1162/LEON_a_00281 (pdf)
Nella speranza che questa commistione tra arte, scienza e mitologia possa aver incontrato i vostri gusti, non mi resta che darvi appuntamento al prossimo articolo del genere o, se vi va, al prossimo articolo, domani, sempre qui su DropSea!
  1. Gibbon, William B. (1964) Asiatic parallels in North American star lore: Ursa Major. Journal of American Folklore. 77(305), 236–250. 

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