domenica 14 aprile 2019

Topolino #3307: Punti di vista

Dopo aver elogiato il Klondike di Giulio D'Antona e Lorenzo Pastrovicchio sul Cappellaio Matto è giunto il momento di scrivere qualcosa sul resto del sommario, partendo dalla fine:
Nell'antica Cina
Un mistero misterioso spinge Topolino e Pippo a tornare indietro nel tempo: un disegno su carta dell'Antica Cina ritrae un nobile di alto rango che si inchina di fronte a una strana figura che sembra un grillo a grandezza umana. La teoria di Marlin, che qui fa la figura dell'ufologo dilettante piuttosto che del fisico in grado di progettare una macchina del tempo, è che questo grillo in realtà è un alieno atterrato in Cina e le cui conoscenze hanno permesso ai cinesi dell'epoca di realizzare molte delle avanzate invenzioni come bussola, carta, stampa, acciaio, fuochi d'artificio e così via.
La storia di Sisto Nigro, L'alieno canterino, risulta dinamica e divertente anche grazie ad alcune gag ben inserite all'interno della storia, come una pagina completa in cui Topolino e Pippo cercano di ottenere un lavoro per entrare nel palazzo del nobile, che alla fine fanno dimenticare la caratterizzazione non molto lusinghiera di Marlin, che salta a conclusioni affrettate, o l'assenza dell'ormai classico bottone di richiamo temporale preferendo, lo sceneggiatore, l'ancor più classica serie di appuntamenti per il ritorno ogni 12, 24 o 36 ore, indizio che suggerisce come probabilmente questo sia un soggetto che Nigro (o la redazione?) aveva nel cassetto da un po' di anni.
A impreziosire la storia ci pensano, infine, i disegni di Paolo Mottura, particolarmente efficaci in questa ambientazione cinese.
L'importante è apparire
Protagonista indiscussa de L'evento esclusivo è Clarabella, amica di Minni, che grazie alla sua lingua lingua millanta frequentazioni altolocate fino ad accettare la sfida impossibile: farsi un selfie con la padrona di casa dell'evento culturale topolinese dell'anno, che avverrà dopo una settimana. Come ovvio la mucca topolinese va a chiedere un aiuto alla sua migliore amica, Minni, che alla fine cede alle insistenze di Clarabella e si ritrova coinvolta nel party esclusivo come cameriera del servizio catering in una storia tuttosommato divertente e leggera ma non particolarmente memorabile.
Marco Bosco, infatti, a parte la critica più o meno esplicita alla società dell'immagine e al suo classico mantra "l'importante è apparire", non fa un gran lavoro sui personaggi, riportandoli a una dimensione abbastanza piatta rispetto ad altre sue storie. D'altra parte l'impianto di base è quello della commedia brillante (alcune battute ricordano, peraltro, il miglior Tito Faraci) che vede ottimo interprete in Marco Mazzarello grazie al suo tratto rotondo che, in particolare, ingentilisce e non poco la sempre spigolsa Clarabella.
Sorprendente
Generalmente snobbo le storie brevi, che per lo più hanno, ultimamente, una bassa qualità. Invece su questo #3307 spicca La giornata della cactacea, scritta da Sio. Il giovane fumettista, affiancato da Andrea Malgeri, propone il solito soggetto un po' surreale, un po' idiota che però propone ai giovani lettori un po' di spunti culturali interessanti nel campo della flora, il che da alla storia un passo in più. I disegni di Malgeri, con un bel tratto marcato, riescono ottimamente a rendere il dinamismo della storia di Sio e l'alternanza di espressioni che spesso è presente nelle sue storie.
Una piccola sorpresa che sono lieto di non aver ignorato!
Storia di copertina
Chiudo con due righe sulla bella copertina di Andrea Freccero che reinterpreta Always Another Rainbow, quadro di Carl Barks. Nel caso dell'illustrazione di Freccero, pur se viene mantenuto il cinturone con i proiettili, sparisce il fucile alle spalle di Paperone minatore: personalmente, pur non amando le armi, trovo la soluzione illogica e avrei preferito o un cinturone senza pallottole, o il mantenimento del riferimento al fucile, anche non nella stessa posizione dell'originale.

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