- la sensibilità esponenziale a piccole perturbazioni, come nell'effetto farfalla;
- una struttura complessa.
Si potrebbe obiettare che il caos, in quanto tale, è incontrollabile. Bene: supponiamo di fare regolarmente delle misure su un dato sistema. Sulla base di queste misure è possibile controllare un parametro (o un insieme di parametri) per il raggiungimento di un dato obiettivo. E' possibile che gli obiettivi siano differenti uno dall'altro, anche per uno stesso sistema, e questo implica che si avranno problemi di controllo molto differenti uno dall'altro. Questo vuol dire che in alcuni casi sarà fondamentale controllare i parametri legati all'andamento esponenziale del sistema, in altri invece quelli legati alla struttura del sistema. Ad ogni modo l'obiettivo del controllo può essere raggiunto solo attraverso piccole perturbazioni (basse energie e/o basse forze). Un esempio di applicazione del caos controllato è la traiettoria di avvicinamento a una cometa per una sonda realizzata dalla Nasa nel 1985 per raggiungere la cometa Giaccobini-Zinner. Mentre questa missione alla fine non venne messa in atto, l'esempio pratico più noto di approccio caotico a una cometa è, invece, la missione Rosetta che per atterrare sulla Churyumov-Gerasimenko (che se non ricordo male non era nemmeno il suo obiettivo iniziale) fece tre volte il giro della Terra, quindi un giro intorno a Marte e un giro intorno agli asteroidi Lutetia e Šteins: un piccolo giro turistico del vicinato del nostro pianeta!
Nessun commento:
Posta un commento