lunedì 11 novembre 2019

Arrivederci e grazie per il transito

Oggi è stato il giorno di uno dei 13 transiti secolari di Mercurio tra il Sole e la Terra nella sua orbita. Questi passaggi sono molto rari, nonostante il rapido periodo di rotazione di Mercurio rispetto a tutti gli altri pianeti. Anche il transito di quest'anno, come quello del 2016, l'ho osservato su web, in particolare lo streaming del Telescopio Nazionale Galileo costruito in una delle isole Canarie. Ed è da quel live che ho estratto lo screenshot qui sopra, a circa un'ora dalla conclusione del transito. Qui sotto, invece, un assaggio mitologico da it.wiki sul dio Mercurio, che ha dato nome al pianeta, ma anche all'elemento chimico:
Il nome Mercurio deriva dalla mitologia romana, e sebbene fosse di derivazione etrusca (Turms), era il corrispondente del dio greco Ermes, che secondo la mitologia greca era nato da una relazione fugace tra Zeus e Maia, la più bella delle Pleiadi. Solitamente rappresentato come un giovane snello e atletico con in capo un elmetto alato, simbolo di velocità, era considerato il veloce messaggero degli dei, così come il pianeta è il più rapido nel suo moto di rivoluzione attorno al Sole. Mercurio ruota infatti attorno alla nostra stella in appena 88 giorni, e per la sua vicinanza al Sole può essere osservato solo per brevi periodi all'alba o al tramonto. Nella mitologia romana Mercurio possedeva caratteristiche simili a Ermes, e inoltre era il protettore del commercio e dei ladri, nonché simbolo della medicina.

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