mercoledì 31 gennaio 2024

Il levriero e il ghepardo

20240131-audi-ads-cheetah-greyhound-race
Notavo che, per uno strano caso del destino, questo gennaio si è all'improvviso ritrovato nella curiosa condizione di chiudersi con lo stesso numero di post dell'anno scorso, il tutto in una situazione in cui, al contrario, pensavo che ciò non sarebbe successo. Così ho pensato di finire il mese con un post leggero che riprende a sua volta un altro post finitomi nella timeline di tumblr. Di fatto è la versione italiana di una specie di favola moderna (per essere buoni, ovviamente) in cui un ghepardo si rifiuta di gareggiare contro una muta di levrieri su chi è più veloce. La morale della favola si sintetizza nella frase con cui si conclude:
Non sprecare il tuo tempo e le tue energie dimostrando il tuo valore a persone che semplicemente non hanno la capacità di apprezzare il tuo valore.
Al di là della condivisione o meno di questa morale, tutta la storia la chiamo favola moderna per un semplice motivo: è partita da una foto che, in realtà, non è legata ad alcun esperimento scientifico, ma a una pubblicità dell'Audi del 2000 che esprimeva lo stesso concetto!
D'altra parte, come ricorda Full fact che ha esaminato la "catena" generata dalla condivisione originale della "favola", i ghepardi hanno spesso corso molto volentieri contro i levrieri. E' anche interessante l'estratto che propongono in chiusura dell'articolo, relativo a uno studio del 2012 e che vi propongo opportunamente tradotto:
I ghepardi utilizzati in questo studio erano tutti allevati in cattività ma correvano regolarmente (2-3 volte a settimana) con l'esca e quindi potevano essere considerati in forma, ma essendo allevati in cattività, potrebbero non aver mai avuto la motivazione per correre a tutta velocità o inseguire prede vive. Si ritiene che la mancanza di motivazione, piuttosto che la mancanza di abilità, sia la ragione principale per cui i ghepardi studiati qui non correvano più veloci.
Alla fine la realtà dei fatti si mostra leggermente diversa, ma se prestiamo la giusta attenzione e se abbiamo il giusto atteggiamento di curiosità che ci spinge ad approfondire le condivisioni che ci troviamo di fronte prima di condividerle ma nostra volta, forse ci renderemo conto che nella maggior parte di esse, prima di proseguire con la catena, dovremmo aggiungere un bel C'era una volta, che in fondo fa una grossa differenza in chi poi leggerà la nostra condivisione. Ovviamnente sempre per essere buoni!

Nessun commento:

Posta un commento