L'1 novembre del 1952 gli Stati Uniti d'America hanno fatto esplodere sull'isola Elugelab, nell'atollo Enewetak la prima bomba termonucleare della storia, denominata Ivy Mike. L'energia rilasciata, mille volte superiore rispetto alla bomba sganciata su Hiroshima, ha completamente distrutto l'isola. Mike non fu la bomba vera e propria per vari problemi tecnici, ma fu il miglior modo per testare un dispositivo dello stesso genere. Non a caso, dopo l'esplosione, vennero mandati contro la nube tossica generata dall'esplosione tre Red Flight, caccia dell'aviazione statunitense le cui ali vennero opportunamente modificate per raccogliere i campioni sparsi nell'atmosfera di Mike.
Dei tre piloti che si lanciarono contro la nube, il più "fortunato" fu Virgil Meroney che in una decina di minuti entrò dentro la nuvola atomica, raccolse i dati uscendone senza alcun problema. Bob Hagan e Jimmy Robinson, che si introdussero dentro i resti di Mike dopo Meroney, si imbatterono in una turbolenza. In particolare sembra che Robinson perse conoscenza e, a causa dell'impulso elettromagnetico, perse il controllo sulla sua strumentazione. Alla fine il suo aereo cadde in acqua a circa 3.5 miglia dall'isola, mentre Hagan riuscì a tornare alla base compiendo uno spettacolare atterraggio di fortuna.
A questo punto i filtri contenuti all'interno delle ali dei due aerei rientrati vennero "impacchettati" e spediti a Los Alamos, ovviamente non senza qualche difficoltà. Nei laboratori del Pogetto Manhattan i campioni di Mike vennero esaminati da Al Ghiorso, Stanley Gerald Thompson e Glenn Seaborg. I tre fisici rilevarono la presenza degli isotopi di plutonio-246 e plutonio-244, ma compirono anche una scoperta sensazionale, che venne secretata per alcuni anni: la scoperta degli elementi 99 e 100 della tavola periodica, fino a quel momento semplicemente previsti. Quando la scoperta venne rivelata nel 1955, i due nuovi elementi vennero chiamati rispettivamente einsteinio e fermio in onore di Albert Einstein ed Enrico Fermi.
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