giovedì 1 aprile 2021

The Cube, o dello scherzone

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Lo so, il titolo l'ho scritto per attirare l'attenzione, visto che oggi è l'1 aprile, ma in fondo c'è un qual certo gusto per lo scherzo, sebbene un po' macabro, all'interno della serie di The Cube.
La trama del primo, ma sostanzialmente anche degli altri due film della serie, è piuttosto semplice: un gruppo di persone si ritrova a vagare tra le stanze cubiche di un immenso cubo alla ricerca dell'uscita. Ognuna delle stanze cubiche, però, potrebbe avere al suo interno una trappola mortale, così i prigionieri devono cercare di trovare una strategia per sopravvivere e giungere alla fine di quello che è da considerarsi come un vero e proprio gioco mortale.
Uscito nel 1997 per la regia del canadese Vincenzo Natali, The Cube è un film claustrofobico e psicologico. Il gioco degli sceneggiatori è anche abbastanza interessante: da una parte è una sfida di inventiva per proporre allo spettatore trappole nuove e paurose, il più splatter possibile; dall'altra la storia cerca di non indulgere troppo negli aspetti macabri, approfondendo gli aspetti più oscuri dei personaggi coinvolti. La storia, infatti, porta a galla gli istinti dei prigionieri, pone nello spettatore dubbi sulle motivazioni della struttura, e in un certo senso ribalta alcuni aspetti dei protagonisti, ma ne conferma per contro altri, che alla fine si comportano esattamente come le attese.
Seguito di questo primo film, a dimostrazione del suo successo, ecco Cube 2: Hypercube del 2002 di Andrzej Sekuła e Cube Zero del 2004 di Ernie Barbarash. Mentre quest'ultimo, alla fine, si rivela al tempo stesso come un prequel e un punto di vista diverso del primo film, Hypercube è probabilmente il più interessante del terzetto, poiché alza decisamente la posta in gioco rispetto a The Cube: i prigionieri, infatti, si ritrovano a vagare all'interno di un ipercubo! Questo ha come conseguenza una narrazione surreale che intreccia piani temporali differenti e paradossi al limite dell'assurdo, come l'uccisione perpetua di uno dei personaggi (o molti altri che, più o meno a riprese differenti, vedono la propria fine). La sfida, allo spettatore, è dunque quella di non perdersi tra gli intrecci, cercando di ricostruire i legami tra i personaggi prima che questi vengano rivelati dalla storia.
La serie, che non ha ricevuto alcun altro seguito (anche se rumor vari parlavano di un reboot) vede in uscita a ottobre di quest'anno un remake nipponico:

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