lunedì 12 luglio 2021

Topolino #3424: Inizia la caccia

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E alla fine anche io, ieri, ho ceduto e parlato di calcio più o meno in concomitanza con l'inizio della partita conclusiva dell'edizione 2020 dell'Europeo per nazionali, che per motivi di covid 19 si è tenuta nel 2021. E questo ha portato a un ritardo nella scrittura e nell'uscita della settimanale recensione topolinesca, sebbene la recensione sul Cappellaio dedicata alla conclusione di Musicalisota è uscita come da programma.
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Una delle cose più interessanti del sommario, però, è che tra le storie presentate c'è un nuovo episodio di Area 15, Il grande esperimento, con il gradito ritorno di Roberto Gagnor affiancato da Libero Ermetti in cui i protagonisti sono Ray e Qua, che abbiamo letto sulle pagine di Musicalisota essere andato in giro con la band per il loro primo tour. La storia di Gagnor non presenta alcun riferimento alla saga di Salati e Picone, ma mi piace pensare, così come spero anche agli altri lettori, che la scampagnata dei due amici in compagnia di Archimede Pitagorico sia avvenuta proprio qualche giorno dopo la fine del concerto, quando la fine dell'entusiasmo per l'evento si è mescolato con la delusione per la risposta negativa dell'editore di fumetti cui i due amici avevano inviato il loro lavoro. Più probabilmente la storia è semplicemente stata pubblicata con ritardo rispetto al programma, ma poco importa: il pensiero stesso è comunque una conferma del successo non solo di Musicalisota, ma soprattutto dei personaggi e delle atmosfere che proprio Gagnor ha contribuito a portare nel settimanale.
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Il grande evento del numero, però, è la prima puntata de Il principe della menzogna, ultima saga di Mr. Vertigo, il fantomatico criminale ideato da Marco Nucci, anche in questo caso affiancato da Ottavio Panaro. In questa prima puntata lo sceneggiatore pone le basi per gli episodi successivi. Orson Kane, infatti, consegna a Topolino alcune bozze che descrivono in maniera precisa e dettagliata tutti i piani sviluppati da Mr. Vertigo, con l'unico dettaglio che questi proto-romanzi sono stati, a detta di Kane, scritti e inviatigli ben 30 anni prima. Inizia così la caccia di Topolino a Vertigo, affiancato per l'occasione da Eta Beta e da un Flip ammalato per mancanza di bugie tra la popolazione della dimensione in cui vive Eta Beta (che aggiunge anche un'altra location a quelle che vengono periodicamente inventate dagli autori che lo usano nelle loro storie). Direi di fare attenzione in particolare al piccolo Flip: ho l'impressione che fornirà un indizio per capire chi sia Mr. Vertigo.
Ad ogni buon conto la ricerca, in questo primo episodio, coinvolge una macchina da scrivere, cosa abbastanza ovvia visto che ancora trent'anni fa erano comunque pezzi facilmente acquistabili, anche se già poco diffusi. Già questo dovrebbe essere un indizio interessante, ma ho francamente paura di scoprire di avere ragione. Altro dettaglio interessante è tra i nomi dei sette possibili Mr. Vertigo: troviamo, oltre a un paio di parenti (o di persone con il cognome simile) ad altri personaggi presenti nella saga, anche un certo Paul Ghoster di Cabot Top, e agli appassionati di una certa signora televisiva non devo aggiungere altro!
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Del resto del sommario cito, di passaggio, per motivi sostanzialmente opposti L'invasione dei droni di Pietro Zemelo e Luca Usai, storia a puntate abbinata a un nuovo gadget, un topodrone, il cui primo pezzo verrà alleghato al settimanale con il Topolino #3425. E' sostanzialmente una gag story con Eta Beta coprotagonista. In chiusura, invece, ecco Quando il preside va in vacanza, nuovo episodio di Young Donald Duck realizzato da Chantal Pericoli e Marco Mazzarello, in cui vengono scambiati i ruoli tra professori e personale non docente della Jeremy Ratt. Il problema è che la storia, nel complesso, mette in difficoltà (e quindi un po' alla berlina) i professori, mentre il personale non docente viene descritto come più che in grado di sostituire gli insegnanti. Infine passa il concetto dei ruoli adatti alla propria passione, cosa piuttosto superficiale visto che l'enfasi dovrebbe andare sulle inclinazioni o, ancor meglio, sulle competenze.

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