mercoledì 15 dicembre 2021

Cieli rosso sangue

20211215-blood-red-sky
Senza il gancio della trama, sarebbe molto difficile inquadrare la parte iniziale di Blood red sky come un film horror. Fino a che la protagonista, Nadja, non si trasforma in un vampiro, lo spettatore si trova di fronte a un classico film thriller/action: un gruppo di terroristi, grazie alla complicità del copilota, prende possesso di un aereo che dall'Europa deve raggiungere New York. Sull'aereo ci sono Nadja, interpretata da Peri Baumeister, e il figlio Elias che stanno andando nella Grande Mela, perché un medico sembra sia in grado di curare la donna dalla malattia terminale di cui soffre, e che successivamente, grazie a una serie di flashback sapientemente centellinati, scopriamo essere vampirismo.
La parte più propriamente horror, però, risulta sostanzialmente contenuta per buona parte del film, diretto a Peter Thorwarth e co-scritto con Stefan Holtz, per poi virare nella parte finale nello splatter quando la situazione sfugge di mano a Nadja.
Quest'ultima viene tratteggiata come un personaggio malinconico e tormentato dai ricordi, che non vengono alleviati nemmeno dalla speranza di una cura alla sua condizione. D'altra parte ha dovuto crescere un figlio cercando ogni giorno di tenere sotto controllo il più possibile la sua natura di vampiro.
Nel complesso un film coinvolgente, che non si lascia travolgere dal ritmo della trama action e che trova spazio per enfatizzare i momenti emozionalmente più intensi. Inoltre, nella prima parte, prima di salire sull'aereo, c'è la curiosissima scena di Elias che spiega la rotazione terrestre a un fisico: delizioso!

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