Topolino #3447: Storie nella neve

Ciò che accomuna la cover story, nuovo episodio della serie Papersera News, e quella di chiusura del nuovo numero di Topolino, La notte dei ricordi nella serie Area 15, è l'elemento del racconto.
Con Freddo, neve e pagine stampate Corrado Mastantuono posrta a termine un'operazione piuttosto interessante: ci racconta le origini del Papersera, come da un emporio nel Klondike Paperone ha poi fondato il suo giornale. E', però, anche un racconto sull'etica giornalistica, sul non farsi corrompere mai. La parte della storia che scava nei ricordi di Paperone si intreccia con la storia giornalistica che Paperino e Paperoga seguono nel corso delle pagine. I due valenti giornalisti, infatti, cercano di portare a galla i motivi per cui i semafori in città sono andati in tilt. Il problema, però, arriva proprio quando i due scoprono le magagne della ditta che produce e gestice la rete di semafori, uno dei principali inserzionisti del quotidiano.

Con La notte dei ricordi, invece, Roberto Gagnor e Nico Picone realizzano una sorta di storia intorno alle candele. I ragazzi di Area 15, infatti, si ritrovano bloccati nella loro sede durante un blackout. A quel punto, tirate fuori le candele, si raccontano episodi signficativi del loro passato, quelli che sono stati fondamentali per alimentare le loro passioni. La narrazione ha la tipica enfasi bambinesca, con cui questi episodi vengono visti come molto lontani nel tempo, nonostante non sia passato poi così tanto. Questo fornisce maggiore veridicità alla storia, che nel complesso risulta divertente, gradevole, ma anche ricca di spunti di riflessione, primo fra tutti quello sul narrare storie:

Perché narriamo le nostre storie? Perché non si perdano nella notte! E per ricordarci sempre che il regalo più grande è avere qualcuno a cui raccontarle!

Come volevasi dimostrare

La parte del leone del numero, però, è nelle mani di Marco Nucci e Casty, che hanno riportato in azione l'oscuro Macchia Nera con il secondo episodio de Il bianco e il nero, cui affiancano una sorta di tie-in con Minni protagonista, Minni nella casa dei mille corvi.

Nella storia principale, mentre Basettoni e Manetta consegnano a Macchia Nera quanto richiesto, Topolino segue la pista suggeritagli da Gambadilegno, che porta a nuovi indizi sull'ubicazione del macchinario che sembra stia sconvolgendo il tempo di Topolinia e di tutto il Calisota. Sembra, dunque, che Gamba non faccia parte del piano di Macchia, ma personalmente non ne sono ancora completamente convinto. Direi che questa domanda di Topolino è inserita per mettere la classica pulce nell'orecchio:

Perché quella canaglia continua a spostare l'attrattore?

Forse la vera domanda è siamo sicuri che lo stia spostando? Senza dimenticare, poi, che Topolino aveva, come da attese, perfettamente ragione nel ritenere che Macchia Nera non avrebbe mai interrotto la nevicata dopo la prima richiesta.
In attesa di avere risposta a queste domande, una piccola nota per quel che riguarda i disegni di Casty. Oltre quanto già scritto negli episodi precedenti, mi piace segnalare la sequenza di due pagine ambientata nel pieno di una tempesta in mare, che risulta particolarmente efficace e realizzata con un gusto molto vicino a quello di un animatore. Unica pecca che c'ho trovato è l'espressione di Topolino, non esattamente coordinata con l'onomatopea messagli in bocca.
La casa dei mille corvi, invece, per quanto il soggetto sia stato accreditato al solo Nucci, ha un gusto castiano, per cui non escludo che ci sia il suo zampino sia nel soggetto, sia nel proporre a Topolino questo gustoso tie-in.

In pratica la storia, che vede coprotagonisti anche Clarabella e Orazio, risulta una variazione su Gli uccelli di Alfred Hitchcock. I tre amici, per sfuggire alla inarrestabile nevicata provocata da Macchia Nera, si dirigono a Nowhereville dove li attende Cordelia, zia di Minni, persona piuttosto sui generis (prepara la sua squisita torta allo zenzero ai corvi che svolazzano intorno alla sua villetta). Qui scoprono che Cordelia è scomparsa e iniziano una inquietante indagine in un'atmosfera al limite dell'horror anche a causa della gran quantità di corvi presenti a Nowhereville. Unica pecca della storia è mostrare il paesotto desolato senza però dare una vera e propria spiegazione del fatto. Ciò non toglie che siamo comunque di fronte a una bella storia di genere investigativo ricca di suspence e tensione.