martedì 4 gennaio 2022

Il mago

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Eppure la magia non è altro che l'arte di impiegare consapevolmente mezzi invisibili per produrre effetti visibili. Volontà, amore, immaginazione sono poteri magici che chiunque possiede; chi sa come svilupparli è un mago. La magia ha un solo dogma, ovvero che il visibile è la misura dell'invisibile.
Questa interessante definizione di magia, che ha ben poco di soprannaturale, viene fornita da Oliver Haddo, corpulento protagonista de Il mago di Somerset Maugham.
Pubblicato nel 1908, il romanzo rientra a tutti gli effetti insieme con il Dracula di Bram Stoker nella nuova letteratura gotica del XX secolo. Rispetto a Dracula, però, la figura di Haddo è più ambigua. I suoi poteri non sono mai realmente chiari. Il lettore può solo intuire che siano di natura soprannaturale, ma alla fine l'unica cosa certa che sappiamo è la sua ricerca per la costruzione di un famiglio.
Dal punto di vista narrativo, la figura di Haddo è ispirata ad Aleister Crowley, sia per interessi sia per carisma e per il modo di accentrare su di se l'attenzione. La storia ci racconta di come Haddo prende di mira, apparentemente per una semplice ripicca, una coppia di innamorati, circuendo la giovane promessa sposa e portando sull'orlo della pazzia il suo fidanzato.
Un classico del genere che non può mancare tra le letture degli amanti del gotico. Il mago Somerset Maugham Paola Faini Adelphi 2020 272 brossurato 18 9788845934872

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