venerdì 6 maggio 2022

Solo tu puoi decidere

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Riprendiamo il nostro percorso attraverso Into the electric castle, terzo album degli Ayreon, il progetto musicale di Arjen Anthony Lucassen. Con questo concept album Lucassen passa a un livello di scrittura molto più complesso e raffinato, non solo musicalmente, come abbiamo già visto nelle due puntate precedenti, ma anche narrativo. Con la quinta traccia, The decision tree (we're alive), i personaggi debbono decidere del loro destino
Ah, my friends! So light of foot. So swift. You have come this far. And now - here beneath the
ancient, omniscient boughs of the Decision Tree - one of you must depart this world of flesh.
Only seven may continue. Only you can decide...
Il titolo viene preso in "prestito", non so quanto consapevolmente, dal così detto albero delle decisioni, un particolare diagramma di flusso che viene utilizzato come supporto per prendere decisioni. E' uno strumento utilizzato per valutare le possibili conseguenze di determinate scelte. In altri termini è un modo per visualizzare un algoritmo costituito esclusivamente da istruzioni di tipo condizionale (cose del tipo se... allora...).
Un albero decisionale è sostanzialmente costituito da tre nodi differenti, quelli decisionali, rappresentati da quadrati, quelli casuali, dei cerchi, e i nodi finali, generalmente dei triangoli.
Un esempio particolare e in qualche modo più semplice di diagramma decisionale è quello con cui ho rappresentato la storia a bivi pubblicata su Topolino #3425. In quel caso, adottando la rappresentazione standard dei diagrammi di flusso, i nodi decisionali erano rappresentati da losanghe.
E' abbastanza evidente che l'albero delle decisioni risulta particolarmente utile nello sviluppo degli algoritmi prima di passare alla stesura del codice, ma questa è in qualche modo una posizione personale dettata dalla mia formazione, visto che, come scritto prima, può essere applicato anche per valutare la probabilità di successo delle scelte che ci si trova a dover prendere.
Torniamo ai protagonisti di Into the electric castle. Una vola presa la loro decisione, inizia il viaggio all'interno di un Tunnel of light
Be joyful, my friends! You will now enter the Tunnel of Light. Let brilliance suffuse your
souls! Make your choice. Your path is incandescend.
Per ognuno dei protagonisti del romanzo in musica la destinazione finale che trovano dopo aver percorso il tunnel è diversa (Heliopolis, i campi Elisi, Avalon, ...), ma sembra abbastanza evidente che l'idea dietro questo tunnel di luce è quella dei wormhole (a volte detti in maniera poco eprecisa buchi bianchi).
Un wormhole, letteralmente buco o tana del verme, è tecnicamente noto come ponte di Einstein-Rosen. In pratica può essere considerato come una sorta di scorciatoia tra due punti dello spaziotempo e, come avevo scritto un po' di tempo fa in occasione dei paradossi temporali, un possibile ingrediente per viaggiare nel tempo, indietro o avanti. Essendo una struttura ipotetica, per quanto compatibile con la relatività generale di Albert Einstein, potrebbe anche mettere in collegamento due universi distinti, ovviamente nel caso in cui esistano altri universi oltre al nostro. L'uso più ovvio, però, è quello commerciale: ridurre le distanze nell'universo per consentire all'equipaggio di un'astronave di compiere in tempi umani un viaggio che alla velocità della luce durerebbe anni se non secoli o millenni.
E' interessante osservare come nella teoria dietro la guida (o spinta) di Alcubierre (il motore a curvatura di Star Trek!), sviluppata nel 1994 dal fisico messicano Miguel Alcubierre, nonostante venga proposta una modifica dello spaziotempo che non entra in conflitto con la relatività generale e senza l'uso di wormhole, la soluzione finale delle equazioni non risulta molto diversa!

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