domenica 24 dicembre 2023

Topolino #3552: La lunga notte di Natale

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Il Topolino #3552, la cui recensione arriva alla domenica, come accadeva ai bei tempi, è un numero squisitamente natalizio, sia per la conclusione de La lampada bisestile di Marco Nucci e Stefano Intini che riporta il Natale in Calisota, sia per la storia di chiusura, Paperinik e la minaccia del doppio Natale di Francesco Artibani e Arild Midthun. Ed è da quest'ultima storia che voglio partire per molti motivi, innanzitutto perché segna l'inizio, si spera, di una proficua collaborazione tra il fumettista egmontiano e Topolino in generale e Artibani in particolare.
Sulla storia c'è ben poco da dire: deliziosa e divertente, come sempre dinamica, riporta su Topolino il Paperinik-non-di-Gervasio che ultimamente è stato l'unico presente sul settimanale (e forse è anche il motivo per cui ultimamente sto acquistando regolarmente il mensile Paperinik). Artibani dimostra che è possibile riuscire a realizzare una storia di Paperinik gradevole e originale, senza dover necessariamente puntare sulle atmosfere martiniane, tra l'altro molto ben supportato da un ottimo Midthun, che esibisce un tratto dettagliato che, in alcuni personaggi di contorno e in Babbo Natale in particolare, mi ricorda Albert Uderzo.
Alla storia ho anche dedicato un video di Disney Comics&Science, motivo per cui ho deciso di iniziare proprio da questa l'articolo che state leggendo:
E passiamo a La lampada bisestile. L'ultima puntata non tradisce le attese. Nucci non risparmia, ma già aveva dato modo di darlo a vedere, le atmosfere oscillanti tra l'horror e il gotico. D'altra parte i riferimenti di genere, su tutti Lovecraft, erano ben esplicitgi a tutti gli amanti sin dal secondo episodio. E non possiamo nemmeno dimenticare il finale dickensiano, che in qualche modo, come veniamo a scoprire ne La cena dei cattivi di Bruno Enna e Corrado Mastantuono, ha convolto un po' tutto il Calisota, che viene preso da una inusitata frenesia di festeggiare il Natale.
Anche Topolino affronta il ritorno alla normalità insieme con Minni e Pippo andando a Nowhereville in una storia in cui a Nucci si affiancano Marco Gervasio ai testi e Casty ai disegni. Al di là dei dettagli della storia, ciò che colpisce è la grande capacità di Gervasio di adattarsi alle atmosfere della storia, come al solito un po' gotica, e soprattutto di riuscire a cogliere perfettamente il carattere della zia Cordelia. Casty, poi, riesce a caratterizzare splendidamente il circo dell'orrore in cui Topolino e soci si imbattono nel corso della storia, completando la sensazione di essere di fronte a qualcosa di neanche troppo vagamente ispirato a Qualcosa di sinistro sta per accadere, film disneyano del 1983 di Jack Clayton e tratto dal romanzo Il popolo d'autunno di Ray Bradbury, che ne ha anche curato la sceneggiatura.
Direi che su quest'ultima nota, non mi resta che augurare un Buon Natale a tutti i lettori!

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