venerdì 14 giugno 2024

Le grandi domande della vita: Tutto è relativo... ma Einstein lo disse sul serio?

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Einstein via commons
L'uscita del 17.mo volume della collana Matematica curata da Maurizio Codogno e dedicato alla relatività è un'ottima occasione per provare a mettere un po' di chiarezza sulla frase più nota attribuita ad Albert Einstein:
Tutto è relativo
In effetti avevo già alcuni appunti di partenza sulla questione: li avevo presi all'epoca della recensione della biografia a fumetti di Nikola Testa realizzata per Beccogiallo da Sergio Rossi e Giovanni Scarduelli. In una delle prime pagine del volume i due personaggi che stanno ricostruendo la vita dell'inventore, si scambiano queste significative battute:
- Guarda che così Tesla farà la fine di Einstein, un professore che diceva che tutto era relativo.
- Beh, sarebbe già un passo avanti, no?
- Sì, però Einstein non ha mai detto quella frase.
E in effetti Einstein era ben distante dal pensare ciò. Prendiamo, per esempio, ciò che scrisse ne Il significato della relatività:
Il significato della relatività è stato ampiamente frainteso. I filosofi giocano con la parola, come un bambino con una bambola. Relatività, per come la vedo io, semplicemente denota che certi fatti fisici e meccanici, che sono stati ritenuti positivi e permanenti, sono relativi rispetto ad altri fatti nella sfera della fisica e della meccanica. Ciò non vuol dire che ogni cosa nella vita è relativa e che abbiamo il diritto di rovesciare il mondo intero maliziosamente.
Inoltre in una intervista rilasciata a George Sylvester Viereck e pubblicata il 26 ottobre del 1929 sul The Saturday Evening Post afferma:
Tutto è determinato, l'inizio così come la fine, da forze sulle quali non abbiamo alcun controllo. E' determinato per l'insetto così come per la stella. Esseri umani, vegetali o polvere cosmica, tutti danziamo su una melodia misteriosa, intonata in lontananza da un musicista invisibile.
E allora, stabilito che tale frase non può essere attribuita a Einstein, qual'è l'origine del tutto è relativo?
Sarebbe semplice far risalire tutto a Protagora, ma la sua frase più famosa, né altri suoi scritti in proposito, per quanto sia il più puro relativismo, non contiene nessun riferimento esplicito:
L'uomo è misura di tutte le cose, di quelle che sono per ciò che sono, e di quelle che non sono per ciò che non sono.
Se però facciamo un salto nel tempo dal 490 a.C., anno di nascita di Protagora, e fino al 160 d.C., incontriamo il filosofo Sesto Empirico che, effettivamente, scrisse tutto è relativo, almeno stando all'enciclopedia della filosofi di Stanford. Una posizione non molto diversa, forse meno forte e stentorea, può però essere fatta risalire al 1838 in uno scritto del filosofo tedesco Wilhelm Traugott Krug, e quindi comunque precedente a Einstein:
(...) l'assunto che tutto ciò che sperimentiamo e pensiamo (il sé, l'idea di ragione, verità, moralità, religione ecc.) è solo qualcosa di relativo, e quindi non ha alcuna durata essenziale e nessuna validità universale.

Quindi no, Albert Einstein non ha mai detto tutto è relativo e d'altra parte l'idea dietro la relatività in fisica, molto ben descritta sulla Treccani, la possiamo far risalire a Galileo Galilei e al concetto dei sistemi di riferimento.
Questa, però, come si sul dire è un'altra storia, che magari racconterò in futuro. Per chiudere, invece, vi lascio un paio di ulteriori link, due domande similari su quora: is everything relative? e if everything is relative, is relativity absolute? In particolare la seconda è piuttosto interessante perché chi l'ha posta sembra quasi avere in testa l'idea che, in effetti, la teoria della relatività di Einstein non si occupi esclusivamente di cose filosoficamente relative.
P.S.: le citazioni einsteiniane sono tratte da wikiquote

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