domenica 11 agosto 2024

Topolino #3585: In Sardegna

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Numero squisitamente estivo, il #3585, sin dalla copertina di Davide Cesarello. La storia d'apertura, infatti, è ambientata in una delle mete turistiche più famose d'Italia, la Sardegna, ma non per una storia vacanziera, bensì per una avventura di genere storico, Il mistero dei giganti.
Realizzata da un team sardo, ovvero Bruno Sarda e Luca Usai, racconta della leggenda dei giganti di Mont'e Prama, grandi sculture dell'epoca nuragica scoperte nei dintorni di Cabras negli anni Settanta del XX secolo. Rappresentano arcieri, combattenti, pugili e sono alte all'incirca due metri. La storia, che vede Topolino, Minni, Pippo e Topesio interpretare in costume degli abitanti della Sardegna dell'epoca, fornisce una spiegazione sull'uso di queste gigantesche statue che ricorda qualcosa di già letto o visto relativamente all'isola di Pasqua, soluzione che in ultima analisi getta un ponte non solo tra queste due famose isole, ma in generale con tutte le isole abitate da lungo tempo. E' poi molto divertente vedere come Sarda e Usai giocano e si divertono in maniera umoristica con le tradizioni della loro terra d'origine, lanciando anche un bel segnale ai lettori: va bene rispettarle, ma bisogna anche essere pronti a superarle e adattarle alle circostanze.
Forse unica cosa che stona, nonostante sia evidente l'intento di lasciare la cosa in sospeso, è la presenza di Zapotec come narratore, che in qualche modo lascia intendere che quella storia è stata ricostruita utilizzando la classica avventura con la macchina del tempo di Marlin. O forse no. Onsetamente avrei preferito una storia in costume dall'inizio alla fine senza alcun riferimento all'epoca moderna.
Nel resto del sommario, rimandandovi al Cappellaio per il What If...? supereroistico, molto divertenti le due storie con Paperoga co-protagonista. La più breve, Railway welcomer, primo episodio delle Paperoga New Professions, vede Marco Bosco affiancato da Francesco Guerrini raccontare di come Paperoga si associa a Filo Sganga in una nuova avventura commerciale che promette di toccare punte di comicità e surrealismo fino a ora non esplorate.
Quasi alla Salvagnini è, invece, Il natalestivo di Roberto Gagnor disegnata da Emmanuele Baccinelli. In questo caso Paperino e Paperoga, turlupinati da Luski sotto mentite spoglie, danno il via a una attività di successo di vendita degli scarti natalizi di Rockerduck che quest'ultimo ha sbolognato loro tramite il suo fido segretario. Ne nascerà una sfida con il secondo magnate paperopolese dall'esito al tempo stesso inconsueto e usuale. Unica cosa che mi ha dato fastidio, è la reazione di Paperone ai risultati ottenuti dai nipoti, che onestamente lo rendono un po' troppo antipatico, spegnendo in parte l'effetto comico del finale, che più che altro mi fa rivoltare lo stomaco contro il fantastiliardario.

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