giovedì 12 settembre 2024

L'araldo dello sterminio

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Acquistato a uno dei soliti banchetti di libri usati, per altro in ottimo stato, L'araldo dello sterminio di Michael Shaara si è rivelato, nonostante la brevità, un romanzo molto ricco di spunti politici, in particolare anarchici. L'idea di base della storia è abbastanza semplice: alcune città nel mondo sono colpite da alcune strane radiazioni che si estendono da un punto più o meno al centro e che si estendono fino al loro confine più esterno con una simmetria sferica. Queste radiazioni risultano letali per quasi tutti gli esseri umani, escludendo alcuni, pochi individui che ne risultano immuni al pari degli animali.
Il protagonista del romanzo, Nick Tesla, è proprio uno di questi individui immuni dalle radiazioni e verrà reclutato dall'esercito per indagare al centro di Jefferson, una delle tante città con questo nome negli Stati Uniti. Inizia quindi un'esplorazione al limite del surreale tra strade deserte, negozi abbandonati, palazzi senza vita, mentre i giorni passano e gli odori della decomposizione si fanno largo in mezzo a un'aria resa pulita dall'assenza del traffico. E man mano che questa esplorazione procede, il romanzo si arricchisce di considerazioni sul rapporto dell'uomo con l'ambiente e il pianeta, sullo stile di vita cui gli uomini si sono adattati nelle metropoli, sul ruolo che l'uomo ha su questo pianeta, senza dimenticare alcune bordate ai poteri politico e militare.
E' quindi il racconto di un'apocalisse e di come il genere umano dovrebbe rinnovarsi a partire da essa e non piangersi addosso o provare a risolverla per preservare uno stile di vita che già all'epoca mostrava di non essere così ideale, per noi e per il pianeta.

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