venerdì 4 ottobre 2024

Ritratti: Wang Zhenyi

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Come una stella di grande massa che vive la sua vita bruciando le tappe, anche Wang Zhenyi ha vissuto brevemente, appena 29 anni, riuscendo però a illuminare l'astronomia e la matematica cinese. Uno dei suoi più bei risultati è stata la spiegazione e la dimostrazione della precessione degli equinozi, nonché la proposizione di un metodo per prevedere tale fenomeno.
Nata in un non meglio precisato giorno del 1768, come tutte le grandi donne e le grandi scienziate, ha rotto contro le consuetudini della sua epoca e della sua società, che non prevedeva che delle donne potessero studiare, men che meno discipline come la fisica, la matematica, l'astronomia.
Il nonno, Wang Zhefu, ex governatore della contea di Fengchen e del distretto di Xuanhua, trasferitosi nell'attuale Nanchino, era un appassionato lettore: possedeva, infatti, centinaia di volumi. E fu proprio il nonno a insegnarle l'astronomia, appassionandola così all'osservazione del cielo. La nonna, invece, di cui ho scovato solo il nome da nubile, Dong, la avvicinò all'arte di scrivere poesie. Infine il padre, Wang Xichen, l'ultimo componente della sua ristretta famiglia, che aveva studiato medicina, le insegnò medicina, geografia e matematica.
La sua educazione, però, non si limitò solo si libri, ma un po' per via dei vari trasmerimenti, un po' per seguire il padre nelle sue peregrinazioni da medico, visitò diversi luoghi nella Cina dell'epoca, anche siti storici, allargando così i suoi orizzonti e alimentando la sua apertura mentale, quella stessa apertura che la spinse a criticare la chiusura mentale della società in cui era cresciuta che impediva l'istruzione superiore alle donne. Non dimentichiamo che la sua istruzione fu sostanzialmente xasalinga, da autodidatta, e fu eccellente persino nel campo della medicina, come possiamo dedurre dalle introduzioni e dalle prefazioni che scrisse ai trattati medici del padre.
La disciplina che l'attirava maggiormente, però, era la matematica, come si deduce dai pochi trattati che ci sono pervenuti. Uno di questi era dedicato al teorema di Pitagora e alla trigonometria.
La sua figura di riferimento fu Mei Wending. In un certo senso si potrebbe considerare Wang Zhenyi sua erede: Mei, infatti, oltre a scrivere un trattato sul calcolo, studiò la matematica e l'astronomia occidentali per confrontarle con quelle orientali e approfondì il tema dei calendari astronomici. Allo stesso modo la giovane Wang redasse una versione semplificata del trattato di Mei, cercò di integrare il più possibile le conoscenze matematiche e astronomiche occidentali con quelle cinesi e approfondì lo studio dei calendari astronomici, cosa ritenuta particolarmente complessa. Il tutto, proprio come Mei, usando la matematica.
Non si concentrò, però, solo sui numeri, ma anche sugli aspetti sperimentali, raccogliendo le sue osservazioni in vari trattati nei quali esplorava temi come le cause delle eclissi solari e lunari, la precessione degli equinozi, il movimento dei pianeti, suggerendo anche diverse correzioni. E' anche interessante notare come ideò dei piccoli esperimenti con oggetti semplici per poter comprendere, e anche spiegare, proprio i fenomeni di cui sopra. Per esempio per spiegare le eclissi lunari, fenomeno che si riteneva causato dagli dei, utilizzò una lampada per rappresentare il sole, uno specchio per la Luna e un tavolo rotondo per la Terra. Che come potrete immaginare era certa fosse tonda. E a tal proposito, infatti, per rompere un'altra credenza della Cina della sua epoca, scrisse un trattato per fornire le prove della rotondità del nostro pianeta.
A 25 anni sposò Zhan Mei di Xuancheng, nella provincia di Anhui. Sembra che il matrimonio fu felice, ma la coppia non ebbe figli, anche a causa della morte precoce della ragazza, ad appena 29 anni. Si sa poco sulle cause, ma si può supporre che la malaria ebbe un ruolo determinante.
Buona parte dei suoi scritti sono andati perduti, bruciati dopo una selezione che ella stessa insieme col marito compì quando sentiva che la morte si stava avvicinando. Abbaimo quindi solo un'idea approssimata della vastità dei suoi interessi e delle sue conoscenze, ma è fuori di dubbio che ciò che di lei è rimasto ha avuto un'importanza fondamentale nello sviluppo della scienza cinese e del confronto con l'occidente.
E' un dato di fatto:
le Donne sono identiche agli Uomini.
Non sei convinto,
che le tue Figlie possono essere eroiche?

3 commenti:

  1. Grazie per aver ricordato questa "sorella dimenticata" tratta dal mio libro. Gabriella Bernardi

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    1. Grazie per essere passata: ne sono molto onorato!
      Avevo intenzione di scriverne da quando ho fatto uscire su EduINAF l'astrografica sulle donne nella scienza a febbraio, e finalmente ho trovato il tempo per dedicarmici!

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    2. Grazie, ho pensato di renderlo internazionale e mi sono permessa di tradurre e citare il blog. I just published Wáng Zhēnyí, 王贞仪, 王貞儀, and the importance of the exhibits https://link.medium.com/wLKegA2KGNb

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