mercoledì 8 ottobre 2025

Ombre verdi

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Quello di Paolo Cacciari, fratello del più famoso Massimo, è un libriccino scritto a ridosso del covid in cui l'architetto e politico italiano racconta come la green economy e le politiche verdi che si stavano preparando in quel periodo non erano altro che un'estensione del classico capitalismo. E in questo si trova, alla fine, in buona compagnia con Philippe Pellettier, anche se a differenza di quest'ultimo non nega il cambiamento climatico.
Stilisticamente il volume sembra costituito da tanti piccoli saggi slegati uno all'altro, in particolare nella prima parte che risulta quasi ripetitiva, quasi invitando a interrompere la lettura. Superato lo scoglio della prima parte, la seconda risulta un po' più organica e interconnessa e quindi permette anche di cogliere qualche spunto interessante, come la critica all'antropocentrismo o l'invito a recuperare una dimensione umana più reale, sincera in qualche modo, e non mediata dall'influenza capitalistica e consumistica.
E' fuori di dubbio che il libro è inq ualche modo stato superato nel corso degli ultimi anni: basti pensare alle industrie automobilistiche europee che stanno già iniziando a premere sul governo continentale per tornare parzialmente indietro sull'elettrificazione. dei mezzi di trasporto. Per contro l'idea di criticare in maniera totale le politche ambientali è forse un po' eccessivo, non riuscendo nemmeno a lodare quel poco che si è cercato e si sta cercando di fare.
Un libro ricco di passaggi che lasciano un po' perplessi, tanto che ho persino cercato in tutti i modi di non scriverci su nemmeno le righe che avete appena letto!

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