Paperino e le lenticchie di Babilonia, dopo molti anni, finalmente viene ristampata sulle pagine dello Zio Paperone n.180. La splendida storia di Scarpa trova la sua giusta collocazione in una versione fedele all'originale e opportunamente ricolorata, dopo l'ultima, pessima, ristampa su Paperino 168.
Il sommario del numero, piuttosto scarno a causa della lunghezza della splendida ed evocativa avventura papera, è completato dall'immancabile pagina della posta, da un articolo di Luca Boschi sulla storia e da Paperino e il riscatto del roditore di Daan Jippes, una gustosa avventura che spezza l'azione tra una parte e l'altra della storia scarpiana e che ha, nella sua azione finale, lo stesso spunto barksiano utilizzato da Blum e Fecchi per Prova di forza sulla collina Ammazzamotori, pubblicata sullo ZP#176.
lunedì 27 settembre 2004
sabato 25 settembre 2004
Uno spettacolo emozionante
Ieri sera, tornando a casa con mio padre, abbiamo visto ben due volpi. Sulla strada di casa (Cosenza-Domanico) si incrociano abbastanza spesso delle volpi che, all'avvicinarsi delle auto, attraversano a gran velocità la carreggiata... almeno tanto spesso quanto è possbilie incrociare delle volpi.
E ieri sera ne abbiamo incrociate ben due: una era proprio in mezzo alla strada (quella principale) e si è mossa rapida al nostro sopraggiungere, buttandosi al lato della carreggiata: mio padre non ha nemmeno dovuto rallentare eccessivamente, talmente rapidi sono stati i riflessi dell'animale.
Quindi, in una delle strade interne del paese, un'altra stava abbastanza vicino al ciglio: al nostro avvicinarsi i suoi occhi inizarono a brillare, riflettendo la luce dei nostri fari. In questo secondo caso, mio padre ha lievemente rallentato e questo ha datto alla volpe un'attimo di esitazione, o forse di sfida, e prima di infilarsi tra l'erba alta (in quel punto della strada l'erba era abbastanza alta da consentirle di nasconderis in fretta), ci ha guardato, quasi con intensità, e quindi l'ultima cosa che abbiamo visto è stata il muoversi veloce della coda.
Ogni tanto, sulla strada che porta da Cosenza a Domanico, di notte, si possono vedere le volpi uscire a caccia, e vederle è uno spettacolo sempre emozionante.
E ieri sera ne abbiamo incrociate ben due: una era proprio in mezzo alla strada (quella principale) e si è mossa rapida al nostro sopraggiungere, buttandosi al lato della carreggiata: mio padre non ha nemmeno dovuto rallentare eccessivamente, talmente rapidi sono stati i riflessi dell'animale.
Quindi, in una delle strade interne del paese, un'altra stava abbastanza vicino al ciglio: al nostro avvicinarsi i suoi occhi inizarono a brillare, riflettendo la luce dei nostri fari. In questo secondo caso, mio padre ha lievemente rallentato e questo ha datto alla volpe un'attimo di esitazione, o forse di sfida, e prima di infilarsi tra l'erba alta (in quel punto della strada l'erba era abbastanza alta da consentirle di nasconderis in fretta), ci ha guardato, quasi con intensità, e quindi l'ultima cosa che abbiamo visto è stata il muoversi veloce della coda.
Ogni tanto, sulla strada che porta da Cosenza a Domanico, di notte, si possono vedere le volpi uscire a caccia, e vederle è uno spettacolo sempre emozionante.
venerdì 24 settembre 2004
Ridere della verità
"(...) (l'Anticristo) non viene dalla tribù di Giuda come vogliono i suoi annunciatori, né da un paese lontano. L'Anticristo può nascere dalla stessa pietà, dall'eccessivo amor di Dio o della verità, come l'eretico nasce dal santo e l'indemoniato dal veggente. Temi, Adso, i profeti e coloro disposti a morire per la verità, ché di solito fan morire moltissimi con loro, spesso prima di loro, talvolta al posto loro. (...) Forse il compito di chi ama gli uomini è di far ridere della verità, fare ridere la verità, perché l'unica verità è imparare a liberarci dalla passione insana per la verità."
(Guglielmo, dal Manoscritto di Adso, Il nome della Rosa, pag.494, Umberto Eco)
(Guglielmo, dal Manoscritto di Adso, Il nome della Rosa, pag.494, Umberto Eco)
mercoledì 22 settembre 2004
Domande
Com'è la fine del mondo? -, gli chiese Baldabiou.
- Invisibile.
Alla moglie Hélène portò in dono una tunica di seta che ella, per pudore, non indossò mai. Se la tenevi tra le dita, era come stringere il nulla.
(da Seta, di Alessandro Baricco)
- Invisibile.
Alla moglie Hélène portò in dono una tunica di seta che ella, per pudore, non indossò mai. Se la tenevi tra le dita, era come stringere il nulla.
(da Seta, di Alessandro Baricco)
martedì 21 settembre 2004
Vita su Marte
Questa mattina, tra le pagine interne della Gazzetta del Sud, ho letto un interessante articolo, a firma di Renato Colonnese, sulla possibilità che sul suolo marziano ci possano essere forme di vita batteriologiche.
Visto l'interesse che questo articolo mi ha acceso, e soprattutto considerato che altre volte, per non far andare persi articoli di questo genere, li ho postati su queste pagine, ho deciso di proporre l'articolo anche su queste pagine:
Nel sottosuolo di Marte potrebbe trovarsi acqua allo stato liquido
Forme di vita sul pianeta rosso?
Un'attività geologica che porta lentamente il metano dal cuore di Marte fino alla superficie, oppure forme di vita elementari, per esempio batteri, che dall'acqua presente nelle profondità del suolo marziano liberano metano che risale in superficie e raggiunge l'atmosfera del pianeta rosso. Sono questi i due scenari, profondamente diversi, sui quali nei prossimi mesi lavoreranno i ricercatori di tutto il mondo coinvolti nello studio di Marte. In prima fila gli italiani, che da mesi stanno collezionando dati sulla presenza di gas nell'atmosfera di Marte, raccolti grazie allo spettrometro Pfs (Planetary Fourier Spectrometer), realizzato per l'Agenzia spaziale italiana (Asi) dall'Istituto nazionale di astrofisica (Inaf) e attivo a bordo della sonda dell'Agenzia spaziale europea (Esa) Mars Express. Dopo i dati sulla presenza di vapore acqueo, metano, ossido di carbonio e ammoniaca raccolti nei mesi scorsi dal Pfs, ieri è stata la volta della prima mappa della distribuzione di vapore acqueo e metano nell'atmosfera del pianeta rosso. E' stata presentata a Ischia, nel convegno internazionale su Marte organizzato dall'Asi, dal responsabile dello strumento, Vittorio Formisano. Lo spettrometro italiano ha rilevato che nell'atmosfera di Marte il vapore acqueo è distribuito in modo uniforme alla distanza di dieci-quindici chilometri dalla superficie del pianeta, mentre in prossimità del suolo si concentra nelle regioni equatoriali chiamate Arabia Terra, Elysium Planum e Arcadia-Memnonia. In queste aree la concentrazione di vapore acqueo è doppia o tripla rispetto a quella misurata nelle altre regioni del pianeta rosso finora osservate. Nel sottosuolo delle stesse aree la sonda americana Odyssey aveva già rilevato la presenza di acqua ghiacciata. «Sicuramente i dati indicano che vapore acqueo e metano provengono da una sorgente comune – ha osservato Formisano – e che deve esserci una sorgente nel sottosuolo». Potrebbe trattarsi di una sorgente simile a quelle idrotermali presenti sulla Terra e legata al fenomeno della cosiddetta «tavola ghiacciata»: una sorgente di calore presente nel sottosuolo farebbe muovere verso la superficie l'acqua presente allo stato liquido nel sottosuolo del pianeta, ma la temperatura bassissima presente su Marte impedirebbe all'acqua di completare il suo cammino verso la superficie e la congelerebbe nel sottosuolo.
Primo scenario – Il metano rilevato nell'atmosfera di Marte proverrebbe dall'interno del pianeta e non avrebbe niente a che fare con la presenza di vita. E' un'ipotesi, ha osservato Formisano, che il metano possa trovarsi intrappolato insieme all'acqua ghiacciata per centinaia di anni prima di raggiungere la superficie e quindi l'atmosfera.
Secondo scenario – Sta acquistando una fondatezza sempre maggiore l'ipotesi che nel sottosuolo di Marte possa trovarsi acqua allo stato liquido ad una profondità compresa fra duecento e quattrocento metri. In questo caso vapore acqueo e metano potrebbero provenire entrambi dall'acqua liquida, che potrebbe ospitare forme di vita molto elementari, come dei batteri.
La ricerca futura – Difficile decidere tra i due scenari sulla base dei dati oggi disponibili: servono ulteriori informazioni. «Continueremo a studiare l'atmosfera di Marte per cercare di identificare altri gas», ha detto Formisano. Nuovi dati in proposito sono già al vaglio della comunità scientifica. Il prossimo passo potrà farlo in futuro un altro strumento italiano, il radar Marsis, destinato a fornire la prima mappa dell'acqua nel sottosuolo del pianeta e che in questo periodo sta completando la fase di test. E in futuro si punta sul successore di Marsis, il radar dell'Asi Sharad destinato alla missione Mars Reconnaissance Orbiter (Mro) della Nasa, prevista per l'agosto 2005.
E con questo è tutto. Buona navigazione!
Visto l'interesse che questo articolo mi ha acceso, e soprattutto considerato che altre volte, per non far andare persi articoli di questo genere, li ho postati su queste pagine, ho deciso di proporre l'articolo anche su queste pagine:
Forme di vita sul pianeta rosso?
Un'attività geologica che porta lentamente il metano dal cuore di Marte fino alla superficie, oppure forme di vita elementari, per esempio batteri, che dall'acqua presente nelle profondità del suolo marziano liberano metano che risale in superficie e raggiunge l'atmosfera del pianeta rosso. Sono questi i due scenari, profondamente diversi, sui quali nei prossimi mesi lavoreranno i ricercatori di tutto il mondo coinvolti nello studio di Marte. In prima fila gli italiani, che da mesi stanno collezionando dati sulla presenza di gas nell'atmosfera di Marte, raccolti grazie allo spettrometro Pfs (Planetary Fourier Spectrometer), realizzato per l'Agenzia spaziale italiana (Asi) dall'Istituto nazionale di astrofisica (Inaf) e attivo a bordo della sonda dell'Agenzia spaziale europea (Esa) Mars Express. Dopo i dati sulla presenza di vapore acqueo, metano, ossido di carbonio e ammoniaca raccolti nei mesi scorsi dal Pfs, ieri è stata la volta della prima mappa della distribuzione di vapore acqueo e metano nell'atmosfera del pianeta rosso. E' stata presentata a Ischia, nel convegno internazionale su Marte organizzato dall'Asi, dal responsabile dello strumento, Vittorio Formisano. Lo spettrometro italiano ha rilevato che nell'atmosfera di Marte il vapore acqueo è distribuito in modo uniforme alla distanza di dieci-quindici chilometri dalla superficie del pianeta, mentre in prossimità del suolo si concentra nelle regioni equatoriali chiamate Arabia Terra, Elysium Planum e Arcadia-Memnonia. In queste aree la concentrazione di vapore acqueo è doppia o tripla rispetto a quella misurata nelle altre regioni del pianeta rosso finora osservate. Nel sottosuolo delle stesse aree la sonda americana Odyssey aveva già rilevato la presenza di acqua ghiacciata. «Sicuramente i dati indicano che vapore acqueo e metano provengono da una sorgente comune – ha osservato Formisano – e che deve esserci una sorgente nel sottosuolo». Potrebbe trattarsi di una sorgente simile a quelle idrotermali presenti sulla Terra e legata al fenomeno della cosiddetta «tavola ghiacciata»: una sorgente di calore presente nel sottosuolo farebbe muovere verso la superficie l'acqua presente allo stato liquido nel sottosuolo del pianeta, ma la temperatura bassissima presente su Marte impedirebbe all'acqua di completare il suo cammino verso la superficie e la congelerebbe nel sottosuolo.
Primo scenario – Il metano rilevato nell'atmosfera di Marte proverrebbe dall'interno del pianeta e non avrebbe niente a che fare con la presenza di vita. E' un'ipotesi, ha osservato Formisano, che il metano possa trovarsi intrappolato insieme all'acqua ghiacciata per centinaia di anni prima di raggiungere la superficie e quindi l'atmosfera.
Secondo scenario – Sta acquistando una fondatezza sempre maggiore l'ipotesi che nel sottosuolo di Marte possa trovarsi acqua allo stato liquido ad una profondità compresa fra duecento e quattrocento metri. In questo caso vapore acqueo e metano potrebbero provenire entrambi dall'acqua liquida, che potrebbe ospitare forme di vita molto elementari, come dei batteri.
La ricerca futura – Difficile decidere tra i due scenari sulla base dei dati oggi disponibili: servono ulteriori informazioni. «Continueremo a studiare l'atmosfera di Marte per cercare di identificare altri gas», ha detto Formisano. Nuovi dati in proposito sono già al vaglio della comunità scientifica. Il prossimo passo potrà farlo in futuro un altro strumento italiano, il radar Marsis, destinato a fornire la prima mappa dell'acqua nel sottosuolo del pianeta e che in questo periodo sta completando la fase di test. E in futuro si punta sul successore di Marsis, il radar dell'Asi Sharad destinato alla missione Mars Reconnaissance Orbiter (Mro) della Nasa, prevista per l'agosto 2005.
E con questo è tutto. Buona navigazione!
lunedì 20 settembre 2004
14. Emote, Harp
Avevamo appena raggiunto l'alba del rinascimento...
Sì, è un'alba. Le nubi si fan da parte.
Entra la carta quattordici, l'arte.
La vecchia temperanza ora verserà
Argento di sogno e oro di volontà.
L'immagine vien temperata
Da una parte di noi, saggia, elevata.
Legando il volere all'immaginazione
Si foggian le chiavi della perfezione.
Una stretta lega d'oro e d'argento
I castelli in aria porta al pavimento.
Questa fusione permise al fuoco umano
Di uscire dal buio, balzar dal pantano.
E' in ogni opera d'arte, ogni parola
Di ogni canzone mai sentita a scuola.
Sorsero arte, scienza e beltà come prima,
Come dei in un cielo di un blu Sistina.
Passò l'uomo l'esame dell'oscurità
E a Occidente rinacque luminosità.
Prosperò la coscienza, fiorì la ragione.
Ritornò in auge la vecchia istruzione.
Il verso di un poeta tutti ispira
E la passion risuona da ogni lira!
(da Metaphore, di Alan Moore e J.H.Williams III, su ABC#13, ed.Magic Press, trad.Leonardo Rizzi, il grande!)
(trad. titolo: arpa, reagisci emotiva)
(nota: per i colori vedi Promethea)
Sì, è un'alba. Le nubi si fan da parte.
Entra la carta quattordici, l'arte.
La vecchia temperanza ora verserà
Argento di sogno e oro di volontà.
L'immagine vien temperata
Da una parte di noi, saggia, elevata.
Legando il volere all'immaginazione
Si foggian le chiavi della perfezione.
Una stretta lega d'oro e d'argento
I castelli in aria porta al pavimento.
Questa fusione permise al fuoco umano
Di uscire dal buio, balzar dal pantano.
E' in ogni opera d'arte, ogni parola
Di ogni canzone mai sentita a scuola.
Sorsero arte, scienza e beltà come prima,
Come dei in un cielo di un blu Sistina.
Passò l'uomo l'esame dell'oscurità
E a Occidente rinacque luminosità.
Prosperò la coscienza, fiorì la ragione.
Ritornò in auge la vecchia istruzione.
Il verso di un poeta tutti ispira
E la passion risuona da ogni lira!
(da Metaphore, di Alan Moore e J.H.Williams III, su ABC#13, ed.Magic Press, trad.Leonardo Rizzi, il grande!)
(trad. titolo: arpa, reagisci emotiva)
(nota: per i colori vedi Promethea)
domenica 19 settembre 2004
La stagione del giallo!
Venerdì sera è iniziata Squadra Omicidi, l'ennesima miniserie gialla della televisione nostrana. Dopo che le settimane precedenti hanno visto l'appassionante serie La stagione dei delitti, girata splendidamente e con indagini interessanti che si costruiscono lentamente, come nella realtà, pezzo dopo pezzo, che si basano spesso su quei piccoli particolari, che nella realtà spesso si tengono sempre nell'ultimo, inizia questa settimana una nuova serie.
Il protagonista, impersonato da Ghini, è un detective che ricorda i ritmi tranquilli di Maigret, o per i lettori di Topolino, del commissario Topet. Ancora una volta le indagini sono particolarmente interessanti e sembra che si avrà a che fare anche con l'ennesimo serial killer (in questo, però, se l'ipotesi verrà verificata, si può già dire che La stagione dei delitti ha avuto una qualità maggiore, anche se molto probabilmente lo è, almeno nella sua totalità).
D'altra parte, su RaiDue, è partita da una settimana Senza Traccia, un altro piccolo puzzle ambientato negli uffici dell'F.B.I. alla ricerca di persone scomparse senza lasciare alcuna traccia apparente.
In definitiva la stagione del giallo continua senza perdere colpi e regalandoci, anzi, dei prodotti molto buoni: d'altra parte negli Stati Uniti stanno iniziando ad affacciarsi nel mercato a fumetti anche serie poliziesche come Gotham Central, che riempie il vuoto lasciato dal Top Ten di Moore e si affianca al classico dell'investigazione e dell'avventura Detective Comics.
Il protagonista, impersonato da Ghini, è un detective che ricorda i ritmi tranquilli di Maigret, o per i lettori di Topolino, del commissario Topet. Ancora una volta le indagini sono particolarmente interessanti e sembra che si avrà a che fare anche con l'ennesimo serial killer (in questo, però, se l'ipotesi verrà verificata, si può già dire che La stagione dei delitti ha avuto una qualità maggiore, anche se molto probabilmente lo è, almeno nella sua totalità).
D'altra parte, su RaiDue, è partita da una settimana Senza Traccia, un altro piccolo puzzle ambientato negli uffici dell'F.B.I. alla ricerca di persone scomparse senza lasciare alcuna traccia apparente.
In definitiva la stagione del giallo continua senza perdere colpi e regalandoci, anzi, dei prodotti molto buoni: d'altra parte negli Stati Uniti stanno iniziando ad affacciarsi nel mercato a fumetti anche serie poliziesche come Gotham Central, che riempie il vuoto lasciato dal Top Ten di Moore e si affianca al classico dell'investigazione e dell'avventura Detective Comics.
sabato 18 settembre 2004
Consapevolezza
Manolito: E come fa il papà a non accorgersene che l'affare non è aprire una drogheria, ma un'impresa di pompe funebri?
(Quino)
(Quino)
venerdì 17 settembre 2004
Ombre
Solamente silenzio, lungo la strada. Il corpo di un ragazzino, per terra. Un uomo inginocchiato. Fino alle ultime luci del giorno.
(da Seta, di Alessandro Baricco)
(da Seta, di Alessandro Baricco)
giovedì 16 settembre 2004
Movimenti...
Oggi mi arriva per posta il sunto di una riunione dei ricercatori dell'Unical tenutasi alcuni giorni fa per decidere le forme di protesta contro il tristemente famoso DDL Moratti, reo di voler riordinare le cariche e le carriere universitarie e soprattutto di essere stato approvato senza intervento dei diretti interessati (che, per inciso, hanno - abbiamo, per un pò - prima di tutto protestato senza proporre).
Questo il testo giunto per e-mail:
Deliberazione dell'Assemblea dei Ricercatori UNICAL del 14 Settembre 2004
L'Assemblea dei Ricercatori dell'Università della Calabria, riunitasi presso la Sala Stampa il 14 Settembre 2004, nell'ambito delle azioni di protesta contro il DDL Moratti (recante Riordino dello stato giuridico e del reclutamento dei professori universitari), ha votato ed approvato la seguente mozione:
I Ricercatori dell'Università della Calabria, come estremo segno di protesta contro il DDL Moratti e coerentemente con le attività di lotta annunciate e svolte durante l'A.A. 2003/2004, dichiarano che per l'A.A. 2004/2005 non svolgeranno attività didattica (retribuita e non retribuita) oltre quella prevista per i Ricercatori Universitari dalla normativa vigente (L.382/80), fino a quando il DDL Moratti non sarà ritirato.
I Ricercatori rinunceranno di conseguenza, in modo esplicito, a tutti gli incarichi didattici già attribuiti.
I Ricercatori invitano i professori di I e II fascia ad aderire alla protesta con le stesse forme.
Rende, 14 Settembre 2004
Così per il prossimo anno accademico i ricercatori non faranno più didattica... ma non dovrebbe essere così anche con il decreto Moratti?
Questo il testo giunto per e-mail:
Deliberazione dell'Assemblea dei Ricercatori UNICAL del 14 Settembre 2004
L'Assemblea dei Ricercatori dell'Università della Calabria, riunitasi presso la Sala Stampa il 14 Settembre 2004, nell'ambito delle azioni di protesta contro il DDL Moratti (recante Riordino dello stato giuridico e del reclutamento dei professori universitari), ha votato ed approvato la seguente mozione:
I Ricercatori dell'Università della Calabria, come estremo segno di protesta contro il DDL Moratti e coerentemente con le attività di lotta annunciate e svolte durante l'A.A. 2003/2004, dichiarano che per l'A.A. 2004/2005 non svolgeranno attività didattica (retribuita e non retribuita) oltre quella prevista per i Ricercatori Universitari dalla normativa vigente (L.382/80), fino a quando il DDL Moratti non sarà ritirato.
I Ricercatori rinunceranno di conseguenza, in modo esplicito, a tutti gli incarichi didattici già attribuiti.
I Ricercatori invitano i professori di I e II fascia ad aderire alla protesta con le stesse forme.
Rende, 14 Settembre 2004
Così per il prossimo anno accademico i ricercatori non faranno più didattica... ma non dovrebbe essere così anche con il decreto Moratti?
mercoledì 15 settembre 2004
13. O, reap them
Se il medioevo è stato un intervento sull'umanità, doloroso ma necessario, non mi pare che abbia avuto buon esito.
Questa carta è la morte.
Qual miglior simbolo, di orror ricolmo,
Pei tempi bui, ormai giunti al colmo?
I morti in battaglia cantano forte
Alla carta tredici, un canto alla morte.
Ma se la carta ha un rintocco funereo,
Conserva in sé anche un senso più etereo.
La morte è l'orrendo, l'estremo fato,
Ma significa anche "cambio di stato".
Finisce uno stato (il buonsenso vuole)
Perché un altro ne nasca, disotto al Sole.
La carta si incarna quasi in un uovo:
La morte del vecchio dà vita al nuovo.
Muoiono i corpi, ma l'anima è rinata
Nella golden dawn, nell'alba dorata.
L'oscurità per l'uomo e la cultura
Fu un'inevitabile congiuntura.
Quando Costantinopoli fu abbattuta,
Ogni sapienza laggiù trattenuta
Fuggì a Ponente e fu l'insegnamento
Che diede avvio al Rinascimento.
La notte infinita del medioevo
Aveva in sé il seme di un lume longevo.
La falce del tempo passa sicura.
Cade l'ignoranza, crolla la paura.
(da Metaphore, di Alan Moore e J.H.Williams III, su ABC#13, ed.Magic Press, trad.Leonardo Rizzi, il grande!)
(trad. titolo: oh, mietili)
(nota: per i colori vedi Promethea)
Questa carta è la morte.
Qual miglior simbolo, di orror ricolmo,
Pei tempi bui, ormai giunti al colmo?
I morti in battaglia cantano forte
Alla carta tredici, un canto alla morte.
Ma se la carta ha un rintocco funereo,
Conserva in sé anche un senso più etereo.
La morte è l'orrendo, l'estremo fato,
Ma significa anche "cambio di stato".
Finisce uno stato (il buonsenso vuole)
Perché un altro ne nasca, disotto al Sole.
La carta si incarna quasi in un uovo:
La morte del vecchio dà vita al nuovo.
Muoiono i corpi, ma l'anima è rinata
Nella golden dawn, nell'alba dorata.
L'oscurità per l'uomo e la cultura
Fu un'inevitabile congiuntura.
Quando Costantinopoli fu abbattuta,
Ogni sapienza laggiù trattenuta
Fuggì a Ponente e fu l'insegnamento
Che diede avvio al Rinascimento.
La notte infinita del medioevo
Aveva in sé il seme di un lume longevo.
La falce del tempo passa sicura.
Cade l'ignoranza, crolla la paura.
(da Metaphore, di Alan Moore e J.H.Williams III, su ABC#13, ed.Magic Press, trad.Leonardo Rizzi, il grande!)
(trad. titolo: oh, mietili)
(nota: per i colori vedi Promethea)
martedì 14 settembre 2004
Il re guerriero
E' questo il titolo dell'ultimo numero di PK (il 26, per la precisione) ed è anche la seconda parte di una storia di Riccardo Secchi su una invasione evroniana alla Terra. La prima parte (Attacco frontale, disegnata da Alessandro Pastrovicchio) era forse troppo rapida, un pò sfilacciata, e certamente molto più interessante per i disegni di Pastrovicchio e per le scene che si svolgevano sulle astronavi evroniane che non per quelle sulla Terra.
Questo secondo numero, che in copertina prospetta un PK che passa dalla parte degli evroniani, è invece decisamente più avvincente. Porta a compimento lo studio di Gorthan sulla poetica e sulla filosofia di Zartas e, d'altra parte, fa vedere l'impegno dei Guardiani nella difesa della Terra contro il complesso piano d'attacco evroniano. L'intera mini-saga richiama, soprattutto per la minaccia di un coolflammizzatore planetario, alla lucasiana Guerre stellari, ma anche ai primi quattro numeri della JLA targata Morrison, Porter e Dell che presentarono una invasione planetaria da parte dei marziani bianchi che non trascurarono nessuna città del mondo: proprio come gli evroniani.
La vittoria finale arriva grazie alle parole di Paperino che, sotto la maschera di PK, nel dialogo con Gorthan sceso per tentare l'eroe a farlo diventare condottiero dell'Impero di Evron, risponde
Anche se ci fosse solo una remota possibilità di salvare qualcuno, non mi arrenderei. Continuerò a lottare, fino alla fine!
Questo attegiamento sembra far nascere qualcosa di nuovo nell'animo dell'evroniano che decide di abbandonare l'attacco.
Ultima nota per i disegni di Paolo De Lorenzi e Francesco D'Ippolito: decisamente spettacolari e molto adatti all'episodio, con uno stile tra Intini e Forcelloni.
Questo secondo numero, che in copertina prospetta un PK che passa dalla parte degli evroniani, è invece decisamente più avvincente. Porta a compimento lo studio di Gorthan sulla poetica e sulla filosofia di Zartas e, d'altra parte, fa vedere l'impegno dei Guardiani nella difesa della Terra contro il complesso piano d'attacco evroniano. L'intera mini-saga richiama, soprattutto per la minaccia di un coolflammizzatore planetario, alla lucasiana Guerre stellari, ma anche ai primi quattro numeri della JLA targata Morrison, Porter e Dell che presentarono una invasione planetaria da parte dei marziani bianchi che non trascurarono nessuna città del mondo: proprio come gli evroniani.
La vittoria finale arriva grazie alle parole di Paperino che, sotto la maschera di PK, nel dialogo con Gorthan sceso per tentare l'eroe a farlo diventare condottiero dell'Impero di Evron, risponde
Anche se ci fosse solo una remota possibilità di salvare qualcuno, non mi arrenderei. Continuerò a lottare, fino alla fine!
Questo attegiamento sembra far nascere qualcosa di nuovo nell'animo dell'evroniano che decide di abbandonare l'attacco.
Ultima nota per i disegni di Paolo De Lorenzi e Francesco D'Ippolito: decisamente spettacolari e molto adatti all'episodio, con uno stile tra Intini e Forcelloni.
lunedì 13 settembre 2004
Sognando, sognando
In un'agenzia comparsa su alcuni quotidiani di ieri, Zednek Zeman ritorna a dire la sua sul calcio e, in particolare, chiede che la Juventus restituisca gli scudetti vinti, se condannata nel processo, in svolgimento, sul doping. In particolare l'allenatore del Lecce dice:
Credo che la gente non abbia capito come funziona il sistema, non se ne è parlato abbastanza. Si preferisce discutere e scrivere di gossip e calciatori al mare. Nel calcio è successo di tutto e non si è fatto niente. Dai passaporti, alle fidejussioni, dal doping alle scommesse. L'unico provvedimento forte è stato l'arresto di Pieroni, presidente dell'Ancona. I Lab? Preferisco ancora l'alimentazione sana e i gradoni rispetto alle macchine e ai laboratori. Lippi in nazionale? Prima di nominarlo ct avrei aspettato la fine del processo alla Juventus. E a proposito di processi il mio sogno è vedere chiuso il Processo di Biscardi.
E ha decisamente ragione. Su tutto.
Credo che la gente non abbia capito come funziona il sistema, non se ne è parlato abbastanza. Si preferisce discutere e scrivere di gossip e calciatori al mare. Nel calcio è successo di tutto e non si è fatto niente. Dai passaporti, alle fidejussioni, dal doping alle scommesse. L'unico provvedimento forte è stato l'arresto di Pieroni, presidente dell'Ancona. I Lab? Preferisco ancora l'alimentazione sana e i gradoni rispetto alle macchine e ai laboratori. Lippi in nazionale? Prima di nominarlo ct avrei aspettato la fine del processo alla Juventus. E a proposito di processi il mio sogno è vedere chiuso il Processo di Biscardi.
E ha decisamente ragione. Su tutto.
sabato 11 settembre 2004
Un momento di silenzio
...se vi siete appena sintonizzati non dimenticate che abbiamo visto dei terroristi che facevano precipitare due aeroplani dirottati pieni di persone innocenti contro i piani più alti del World Trade Center...
Abbiamo visto collassare entrambi gli storici edifici... uccidendo così migliaia di civili e parte delle squadre di soccorso sorpresi all'interno.
Poi un terzo velivolo è stato fatto precipitare contro gli edifici del Pentagono uccidendo altre centinaia di persone. E un quarto aeroplano, abbattuto nell'agreste Pennsylvania, senza dubbio si stava dirigendo verso Washington D.C. per andare a schiantarsi nella capitale o su qualche altro significativo monumento.
Quindi, mentre siete là fuori pensando a quanto vi sentite al sicuro ora che il cavaliere è sparito dalla circolazione... fermatevi e riflettete sul resto del mondo in cui vivete.
E anche se non avreste mai pensato di sentirlo nel mio programma, ascoltatori... manteniamo un momento di silenzio per le povere anime perse in tutti quegli orribili, orrendi attacchi...
(Anton Marx in Crusades, di Steve T.Seagle (testi) e Kelly Jones (disegni) - traduzione di Cinzia Negherbon - Ed.Magic Press)
Abbiamo visto collassare entrambi gli storici edifici... uccidendo così migliaia di civili e parte delle squadre di soccorso sorpresi all'interno.
Poi un terzo velivolo è stato fatto precipitare contro gli edifici del Pentagono uccidendo altre centinaia di persone. E un quarto aeroplano, abbattuto nell'agreste Pennsylvania, senza dubbio si stava dirigendo verso Washington D.C. per andare a schiantarsi nella capitale o su qualche altro significativo monumento.
Quindi, mentre siete là fuori pensando a quanto vi sentite al sicuro ora che il cavaliere è sparito dalla circolazione... fermatevi e riflettete sul resto del mondo in cui vivete.
E anche se non avreste mai pensato di sentirlo nel mio programma, ascoltatori... manteniamo un momento di silenzio per le povere anime perse in tutti quegli orribili, orrendi attacchi...
(Anton Marx in Crusades, di Steve T.Seagle (testi) e Kelly Jones (disegni) - traduzione di Cinzia Negherbon - Ed.Magic Press)
venerdì 10 settembre 2004
Stonehenge
Stonehenge non è solo un enigmatico monumento della preistoria britannica, ma anche un interessante romanzo di Bernard Cornwell, abile scrittore di romanzi storici. In questo caso è più corretto scrivere di un romanzo preistorico. Cornwell, infatti, ci narra di come un ipotetico villaggio dia i natali ad un ragazzino che sogna di fare il guerriero ma, in realtà, diventa un costruttore. Anzi Il costruttore del tempio più importante del periodo: Stonehenge.
Catturato dal sogno del fratello storpio e reietto, tornato al suo villaggio come stregone e segnato dalla divinità solare, egli attraverso una lunga vita di sofferenza e disagi, vedrà alla fine concluso il suo lavoro, spettacolare ed emozionante, che resterà sulla Terra, nonostante il sogno del fratello e della moglie non si rivelerà ben riposto.
E alla fine potrà dire di essere sopravvissuto ad un mondo guidato da folli, che nella follia e nel desiderio di sangue hanno costruito tutta la loro vita. E alla fine proprio il suo desiderio di pace avrà avuto la meglio su tutto il resto.
Come appendice, Cornwell condisce il romanzo con una serie di note storiche e archeologiche sul monumento e sui templi simili di quel periodo, completando nel modo migliore un romanzo emozionante ed avvincente.
Catturato dal sogno del fratello storpio e reietto, tornato al suo villaggio come stregone e segnato dalla divinità solare, egli attraverso una lunga vita di sofferenza e disagi, vedrà alla fine concluso il suo lavoro, spettacolare ed emozionante, che resterà sulla Terra, nonostante il sogno del fratello e della moglie non si rivelerà ben riposto.
E alla fine potrà dire di essere sopravvissuto ad un mondo guidato da folli, che nella follia e nel desiderio di sangue hanno costruito tutta la loro vita. E alla fine proprio il suo desiderio di pace avrà avuto la meglio su tutto il resto.
Come appendice, Cornwell condisce il romanzo con una serie di note storiche e archeologiche sul monumento e sui templi simili di quel periodo, completando nel modo migliore un romanzo emozionante ed avvincente.
giovedì 9 settembre 2004
I giorni di dolore che uno ha
Ci sono giorni un pò così. Giorni senza senso in cui niente va veramente male. Niente va veramente bene. Ma è come se ti sentissi vuoto. Come se tutto andasse contro... senza un vero motivo.
Ci sono giorni un pò così. Giorni in cui spiegare come ti senti è un pò difficile, ma non perché gli altri non lo capirebbero, ma perché non lo sai nemmeno tu. Non sai nemmeno tu perché tutto va così, anche se niente va veramente male, niente veramente bene.
Ci sono giorni un pò così. E l'unica cosa che puoi fare è resistere, senza stare troppo a chiedersi perché.
Ci sono giorni un pò così. Giorni in cui spiegare come ti senti è un pò difficile, ma non perché gli altri non lo capirebbero, ma perché non lo sai nemmeno tu. Non sai nemmeno tu perché tutto va così, anche se niente va veramente male, niente veramente bene.
Ci sono giorni un pò così. E l'unica cosa che puoi fare è resistere, senza stare troppo a chiedersi perché.
martedì 7 settembre 2004
In attesa delle Lenticchie
Su ZP#179, il preview per il prossimo numero da una storia eccezionale: Paperino e le lenticchie di Babilonia di Romano Scarpa. In attesa del prossimo ZP#180 godiamoci la lettura di questo numero, che inizia con un classico degli albi Western: gli album della famiglia dei Paperi. Disegnato come al solito da Tony Strobl e John Liggera, racconta delle avventure quotidiane dei paperi. Ritorna, poi, Daan Jippes con un altro testo di Barks, Le GM e il fantomatico sabotatore, storia barksiana disegnata dal solito tratto forte e deciso di Jippes, giusto per non dimenticarsi delle magnifiche atmosfere dell'Uomo dei Paperi.
Il numero è infine completato da alcune gradevoli storie: prima la donrosiana Paperino - Un tesoro tra i rifiuti, con il solito D.U.C.K. infilato in un posto quasi irraggiungibile: la costa di un libro contabile. Divertente avventura in cui Paperino e Paperone vanno all'inseguimento della spazzatura, proditoriamente gettata e finita nelle mani dei Bassotti e che si conclude con il solito scorno per Paperino, che non riesce ad averla vinta sullo zione.
Seguono, infine, I sette nani e Dumbo, una sorta di team up tra i due famosi cartoni animati disegnato da Carl Buettner, e Paperino disegnatore di fumetti, di Transgaard e Vicar, in cui Paperino prova ad entrare nel mondo dei comics aggregandosi allo studio di un famoso cartoonist, che alla fine lo assume come divertente attrazione per i suoi assistenti in cerca di ispirazione.
Il numero è infine completato da alcune gradevoli storie: prima la donrosiana Paperino - Un tesoro tra i rifiuti, con il solito D.U.C.K. infilato in un posto quasi irraggiungibile: la costa di un libro contabile. Divertente avventura in cui Paperino e Paperone vanno all'inseguimento della spazzatura, proditoriamente gettata e finita nelle mani dei Bassotti e che si conclude con il solito scorno per Paperino, che non riesce ad averla vinta sullo zione.
Seguono, infine, I sette nani e Dumbo, una sorta di team up tra i due famosi cartoni animati disegnato da Carl Buettner, e Paperino disegnatore di fumetti, di Transgaard e Vicar, in cui Paperino prova ad entrare nel mondo dei comics aggregandosi allo studio di un famoso cartoonist, che alla fine lo assume come divertente attrazione per i suoi assistenti in cerca di ispirazione.
lunedì 6 settembre 2004
Semplicemente... Obelix!
Guardia romana: Ehi! tu!
Obelix: Io?
Guardia: Sì, tu! Hai l'aria di chi ha intenzione di fare una rapina in banca, ma non farti illusioni!
La banca è sempre sorvegliata, il cambio della guardia si fa a mezzogiorno, alle sei e a mezzanotte e di notte ci sono le guardie...
L'oro è nel sotterraneo protetto da una grossa porta di ferro, la cui combinazione si trova nascosta in una delle modanature del bassorilievo...
...per cui non insistere!
Didascalia: Poco dopo...
Obelix: E' andata male, m'ha scoperto prima ancora che potessi venire a sapere qualcosa.
Asterix: Non importa. Da questa finestra potremo sorvegliare il cambio della guardia.
(da Asterix e il paiolo, di Goscinny e Uderzo, allegato a Il Giornalino, trad.Luciana Marconcini)
Obelix: Io?
Guardia: Sì, tu! Hai l'aria di chi ha intenzione di fare una rapina in banca, ma non farti illusioni!
La banca è sempre sorvegliata, il cambio della guardia si fa a mezzogiorno, alle sei e a mezzanotte e di notte ci sono le guardie...
L'oro è nel sotterraneo protetto da una grossa porta di ferro, la cui combinazione si trova nascosta in una delle modanature del bassorilievo...
...per cui non insistere!
Didascalia: Poco dopo...
Obelix: E' andata male, m'ha scoperto prima ancora che potessi venire a sapere qualcosa.
Asterix: Non importa. Da questa finestra potremo sorvegliare il cambio della guardia.
(da Asterix e il paiolo, di Goscinny e Uderzo, allegato a Il Giornalino, trad.Luciana Marconcini)
domenica 5 settembre 2004
E cosa ci faceva lì in mezzo?
A volte succedono cose strane. Come ad esempio che un'auto si ritrovi in mezzo alla strada, parcheggiata in sosta, ferma.
Fin qui niente di male. La cosa assurda è che, su quella strada, si stava svolgendo una corsa. Non una corsa pedestre, badate bene, ma una ciclistica, con i corridori che sfrecciano ad alta velocità sulla strada.
Sul percorso c'è del vento forte, che costringe il gruppo a sistemarsi a ventaglio e, per colmo di sfortuna, procedono anche contromano rispetto all'auto parcheggiata (anche se questo avrebbe fatto ben poca differenza). Il risultato è un incredibile urto di una parte del gruppo (una decina di corridori o poco meno) che finisce a terra perché, parcheggiata al lato della strada, in ordine e tranquilla, c'era un'auto, dove non doveva essere, perché c'era una corsa in svolgimento.
E tutto poteva finire lì. Ma purtroppo non è così, con un giovane, Valoti, all'ospedale, con un taglio così profondo da richiedere ben 150 punti di sutura e una lunga serie di altre escoriazioni.
La sfortuna, certamente, è stata grande, ma un caso avverso non impedisce di chiedersi cosa ci faceva, lì in mezzo, un'auto durante una corsa di biciclette in un giorno di vento.
Fin qui niente di male. La cosa assurda è che, su quella strada, si stava svolgendo una corsa. Non una corsa pedestre, badate bene, ma una ciclistica, con i corridori che sfrecciano ad alta velocità sulla strada.
Sul percorso c'è del vento forte, che costringe il gruppo a sistemarsi a ventaglio e, per colmo di sfortuna, procedono anche contromano rispetto all'auto parcheggiata (anche se questo avrebbe fatto ben poca differenza). Il risultato è un incredibile urto di una parte del gruppo (una decina di corridori o poco meno) che finisce a terra perché, parcheggiata al lato della strada, in ordine e tranquilla, c'era un'auto, dove non doveva essere, perché c'era una corsa in svolgimento.
E tutto poteva finire lì. Ma purtroppo non è così, con un giovane, Valoti, all'ospedale, con un taglio così profondo da richiedere ben 150 punti di sutura e una lunga serie di altre escoriazioni.
La sfortuna, certamente, è stata grande, ma un caso avverso non impedisce di chiedersi cosa ci faceva, lì in mezzo, un'auto durante una corsa di biciclette in un giorno di vento.
sabato 4 settembre 2004
Non c'è mai fine...
...a quello che può fare la crudeltà umana.
...a quello che può immaginare un gruppo di persone che vogliono fare del male.
Quando la crudeltà si annida nell'animo umano, niente si salva e tutto viene spazzato via, a patto che gli altri, quelli che non sono crudeli, quelli che non hanno alcun desiderio di trasformarsi in armi appuntite ed affilate, quelli, che spesso sono la maggioranza, che desiderano solo vivere in pace, costoro, decidano che chi ha fatto di se stesso un'arma affilata ed appuntita è di gran lunga superiore, è di gran lunga migliore, ha sempre e comunque ragione, qualunque sia il torto dei morti.
...a quello che può immaginare un gruppo di persone che vogliono fare del male.
Quando la crudeltà si annida nell'animo umano, niente si salva e tutto viene spazzato via, a patto che gli altri, quelli che non sono crudeli, quelli che non hanno alcun desiderio di trasformarsi in armi appuntite ed affilate, quelli, che spesso sono la maggioranza, che desiderano solo vivere in pace, costoro, decidano che chi ha fatto di se stesso un'arma affilata ed appuntita è di gran lunga superiore, è di gran lunga migliore, ha sempre e comunque ragione, qualunque sia il torto dei morti.
mercoledì 1 settembre 2004
Il canto del cigno
Penultimo numero per X-Mickey, il 972 (29) di settembre. Il titolo: Horror Mall. Gli autori: Stefano Ambrosio (testi) Roberto Vian.
Probabilmente una delle storie migliori di tutta la serie: Topolino e Pipwolf sono all'Horror Mall per cercare un vestito per l'esame di accompagnatore del lupo mannaro. Restano, però, rinchiusi nell'ascensore dopo l'orario di chiusura, senza sapere che il direttore dell'ipermercato è in accordi con Horror City per fare affari con loro e dare loro una mano per preparare l'invasione di Mostropoli. I due eroi sventeranno il complotto con l'aiuto di Snobbs, un accompagnatore radiato dall'albo e che in questo modo si riscatterà dagli errori commessi nel passato.
La cosa bella, però, non è solo la storia, ma soprattutto i disegni di Vian: assolutamente fantastici! Fanno rimpiangere non solo la chiusura della testata, ma soprattutto il fatto che la sua originalità rispetto ai disegnatori che si vedono normalmente su Monster Allergy o che si stanno vedendo su Kylion lo terranno lontano da queste due serie.
Ma forse è meglio così... gli altri disegnatori, poi, sarebbero letteralmente schiacciati dal confronto con un così abile cartoonist.
Probabilmente una delle storie migliori di tutta la serie: Topolino e Pipwolf sono all'Horror Mall per cercare un vestito per l'esame di accompagnatore del lupo mannaro. Restano, però, rinchiusi nell'ascensore dopo l'orario di chiusura, senza sapere che il direttore dell'ipermercato è in accordi con Horror City per fare affari con loro e dare loro una mano per preparare l'invasione di Mostropoli. I due eroi sventeranno il complotto con l'aiuto di Snobbs, un accompagnatore radiato dall'albo e che in questo modo si riscatterà dagli errori commessi nel passato.
La cosa bella, però, non è solo la storia, ma soprattutto i disegni di Vian: assolutamente fantastici! Fanno rimpiangere non solo la chiusura della testata, ma soprattutto il fatto che la sua originalità rispetto ai disegnatori che si vedono normalmente su Monster Allergy o che si stanno vedendo su Kylion lo terranno lontano da queste due serie.
Ma forse è meglio così... gli altri disegnatori, poi, sarebbero letteralmente schiacciati dal confronto con un così abile cartoonist.