Ecco, la canzone di Pupo e di Emanuele Filiberto è l'Italia vera.In realtà sono d'accordo a metà: se vogliamo la canzone di Pupo e compagnia rappresenta metà dell'Italia, quella che senza le ragazzine di Scanu avrebbe portato alla vittoria una canzone simbolo, nella quale rispecchiarsi. E' un'Italia che vede al passato, acritica, che sensatamente vota per l'attuale governo essendo fondamentalmente legata alla conservazione dei propri privilegi, al di là di tutto quello che bisogna calpestare per mantenerli (fossero anche i propri figli).
Ovviamente alla disputa non potevano mancare loro, Elio e le Storie Tese. Ricordate? Con L'Italia dei cachi rischiarono di vincere Sanremo una quindicina di anni fa, con una canzone ironica, bella e musicalmente molto ben scritta. Ciò che stupisce è quanto la loro canzone ancora oggi descriva perfettamente il nostro paese e la loro parodia di Pupo & co. è l'ennesima sottolineatura della divisione del titolo: sappiamo un po' tutti che il nostro paese è descritto molto meglio da L'Italia dei cachi che non da Italia amore mio, però una buona fetta di italiani (forse non proprio la metà) preferisce pensare che le risposte al futuro e ai problemi nostrani sia nelle tradizioni cantate da quest'ultima.
E mentre vi invito a guardare la parodia direttamente sul blog di Fabristol, vi propongo un'altra canzone che mi sta a cuore al di là dei motivi sportivi (è datata 1988: chi ricorda gli europei di Vicini?), Italia di Mino Reitano. Personalmente, ancora oggi, è in questa canzone che ci sono tutti i motivi per amare l'Italia: provate a confrontarla con Italia amore mio, non solo musicalmente, ma anche nei contenuti, probabilmente scoprirete tutto quello che in 20 anni gli italiani hanno perso per strada...
E ora il video:
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