domenica 28 febbraio 2010

Verticali

More about VerticaliQuesta la so! La genesi di Verticali, intendo! La so! E il motivo è semplice: sono stato all'incontro di presentazione con Gipi alla Feltrinelli in Duomo.
La vena umoristica di Gipi, che è emersa con grande prepotenza negli ultimi anni (vedi, ad esempio, LMVDM), esplode in maniera ancora più irriverente in questi racconti, che in realtà sono delle storie disegnate su strisce di carta, una sorta di corti animati realizzati però non per essere proiettati ma per essere letti.
In effetti in queste storie è evidentissima la passione per l'animazione e la realizzazione di video che ha il cartoonist toscano, personaggio simpaticissimo e divertente, anche molto affabile. E questa propensione emerge sin dalla prima storia, Povero illuso, dove il killer e la vittima escono ed entrano da una linea dell'orizzonte che non viene mai disegnata, ora evidenti al lettore, ora praticamente scomparsi.
Seguono Gli inferiori, un monologo come solo Gipi sa fare, e Povera mano, dove sembra quasi che il disegnatore abbia voluto scrivere una storia segreta su Mano, il personaggio della Famiglia Addams. I bambini non si toccano, invece, è un viaggio nella mente criminale di ennesima categoria, dove i tre pluriassassini recitano le loro colpe sempre e comunque ripetendo
I bambini non si toccano
Roba da restarci perplessi!
E veniamo a una delle storie più divertenti, Lost, dove Gipi si diverte a prendere in giro la serie e i suoi sceneggiatori: chissà cosa potrà mai partorire dalla prossima, ultima serie, che sembra sarà ancora più folle, almeno per i non amanti di storie di supereroi.
Quello Justo è il racconto di un esperimento scientifico volto a determinare cosa c'è dopo la morte, con l'obiettivo ultimo di eliminare ogni guerra sulla Terra. L'unico effetto sarà quello di generare una nuova ossessione religiosa.
SMS dalla coscienza esamina le bugie nella vita intima e non solo del protagonista, con la coscienza che si aggiorna e invece di essere intimistica tormentatrice, invia i classici messaggini sul cellulare. Segue quindi una storia di critica ai supereroi e ai suoi amanti, in cui un attore recita un monologo per interpretare... un fumetto!
E infine Che brutto uomo:
Che brutto uomo che sono
- Che brutto uomo!
Brutto allo specchio
Brutto
Mentre lo penso scopro che ho una cosa in un occhio. Cos'è?
E' una persona affacciata.
Una persona affacciata?!!
E con questa lieta novella su che brutto uomo sono (anche se personalmente la persona affacciata nell'occhio non l'ho ancora trovata) non mi resta che salutarvi e darvi appuntamento a Diario di fiume.

Prima di lasciarvi, però, vorrei aggiungere due parole sull'affabilità di Gipi: avevo quasi perso l'autore, dopo le firme delle copie e un'intervista a una televisione presumo locale. Allora, timido, mi faccio avanti. Gipi ha già indossato il suo giubbotto e si sta preparando per uscire con i suoi amici (aperitivo? cena? pizza?), eppure quando mi avvicino per chiedergli la firma, si ferma e gentilmente firma sia questa copia sia quella di Diario di fiume. In più su questa c'è anche la dedica.
Già prima pensavo tante belle cose di Gipi, figuratevi ora!

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