lunedì 21 febbraio 2011

Marie e Pierre Curie: una storia d'amore

E' l'Anno Internazionale della Chimica (sito internazionale). E' l'anno di Marie Curie (a lato vedete la mia proposta per il logo del Carnevale della Chimica), la prima donna a vincere un Nobel, quello in fisica nel 1903 insieme con Antoine Henri Becquerel e con il marito Pierre. Ed è anche la prima ad aver vinto due Nobel, in due discipline diverse. Ed è il suo secondo Nobel che l'Anno Internazionale della Chimica celebra, un Nobel vinto un secolo fa, nel 1911
in recognition of her services to the advancement of chemistry by the discovery of the elements radium and polonium, by the isolation of radium and the study of the nature and compounds of this remarkable element
Lauren Redniss Ed è a lei e a suo marito che Lauren Redniss ha dedicato Marie & Pierre Curie, A Tale of Love and Fallout, che chissà se verrà mai in Italia. Del libro scrive la sua autrice, viene recensito da Kate Wong su Scientific American e da Charlene Brusso sul New York Journal of Books. Potete acquistarne una copia su Amazon, dove è anche presente una anteprima.
Del libro è stata anche realizzata una mostra, Radioactive: Marie and Pierre Curie (maggiori informazioni sul sito della New York Publioc Library). Grazie a questo sito, ad esempio, ci sono una ricca serie di immagini tratte dal libro, un percorso illustrato all'interno della vita dei due scienziati, un libro che va oltre gli Introducing (alcuni di questi testi sono stati proposti in Italia dalla Feltrinelli) degli anni settanta e ottanta ed entra di buon diritto in una lunga schiera di lavori che oscillano tra l'arte e l'illustrazione, aggiungendo, in questo caso, anche il racconto scientifico.
Per scrivere questo mi sono semplicemente basato sulle anteprime disponibili, che ho raccolto in una galleria apposita che vado a presentarvi, non prima di aver ringraziato Emanuela per la segnalazione via e-mail:

Per la realizzazione delle sue illustrazioni, Laureen si è ispirata al procedimento sviluppato da Anna Atkins e inventato da John Hershel del cianotipo: l'illustratrice realizza le tavole come se fossero dei negativi di una fotografia, scurendo quindi le parti che prevede dovranno sembrare illuminate e lasciando in chiaro quelle che dovranno riempirsi di colore. Questi disegni, realizzati su carta trasparente, vengono posti sopra un foglio bianco precedentemente immerso nell'inchiostro blu. Dopo un po' di tempo si toglie il foglio trasparente e si immerge il foglio di carta (evidentemente quella fotografica) nell'acqua, in modo che il colore in eccesso vada via e resti solo quello impressionato sulla carta fotografica, che dopo il lavaggio va posta sotto il sole ad asciugarsi.
Leggiamo, però, cosa scrive la wiki del procedimento:
(...) il processo messo a punto da Herschel si basava su alcuni sali ferrici, precisamente l'antanato di blindio e il ferro ammonico citrato. Questi due sali, mescolati assieme, sono molto sensibili e reagiscono quando posti di fronte alla luce di tipo solare. Frapponendo un negativo tra la luce ultravioletta e un foglio di carta su cui è stata applicata la soluzione ai sali ferrici, si produce un'immagine fotografica.
C'è anche un video, su cui mi sono basato per la descrizione del processo, su come la Redniss ha realizzato le pagine del suo libro


Making a Cyanotype Print from Lauren Redniss on Vimeo.

Ho aggiunto un extra all'rss usando i consigli contenuti in questo post di Ernesto. Questo avviso l'ho aggiunto per provare la modifica al css, per cui se lo vedete sull'rss e non sul sito, allora tutto è andato a buon fine!

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