domenica 14 agosto 2011

Il Buz pappapianeti

Realizzata, probabilmente, nel 2009 (Il commentatore televisivo, nella prima vignetta, afferma: Dopo quasi quarant'anni, una 'spedizione internazionale' sta per mettere nuovamente piede sulla Luna!), viene stampata con un anno di ritardo sul Topolino n.2845 datato 8 giugno 2010, cioé circa un mese prima del 41.mo anniversario dello sbarco della missione Apollo 11 sulla Luna.
Davanti al televisore troviamo Topolino ed Eta Beta che assistono ad una nuova impresa, questa volta portata a termine da un astronauta per continente, giunti tutti insieme su un'unica astronave. Purtroppo la Luna, in risposta alla bandiera piantata sul suo suolo, inizia a... pernacchiare! Il motivo è semplice: degli alieni di un solo occhio l'hanno sostituita con un pallone gonfiato d'aria per usarla come esca contro la minaccia di un divoratore di pianeti.
Tutto questo lo hanno scoperto i nostri eroi dopo che Eta ha ristrutturato la macchina di Topolino in modo che sia in grado di viaggiare nello spazio: riprendendo quindi l'inclinazione all'invenzione, quella stessa che portò all'atombrello, il simpatico uomo del futuro costruisce un motore che viaggia grazie al rock per affrontare l'indagine spaziale. Prima si seguono le tracce della luna, grazie ad una lente gigantesca, poi si cerca di scoprire l'origine di questo affamato divoratore, che non è l'inquietante e gigantesco Galactus del Marvel Universe, ma l'altrettanto grande e se vogliamo ancora più inquietante Buz, verme spaziale sintetico, come si scoprirà.
Eta Beta, a bordo dell'astronave, stava formulando proprio questa ipotesi, sintetizzando anche il naturale ciclo alimentare:
Eta Beta: Pqualcosa non pquadra! Non è possibile che esista un animale come il Pbuz! Vedete, gli ecosistemi pfunzionano perché ogni animale e ogni pianta psono necessari gli uni agli altri e tutti si ptrovano nel giusto punto di una pcatena!
Topolino: Non ha senso un animale che si pappa... tutta la catena!
Eta Beta: Pgià! La natura fa sempre le pcose per bene! Pquindi...
Ipotesi "A": Il Pbuz si trova fuori dal proprio ecosistema!
Oppure, Ipotesi "B": Il Pbuz è...
un essere non-naturale, come si scoprirà. E' stato, infatti , costruito da Fabricant, uno dei saggi dell'Universo, per depurare il sistema solare dei sapienti, i cui pianeti sono stati sfruttati, sporcati e inquinati fino all'eccesso dai suoi abitanti. Casty, dunque, non rinuncia al tema ecologista, lanciando la frecciatina contro il genere umano, che nella storia disneyana iniziano a pulire il pianeta solo con la minaccia che il depuratore vermiforme dello spazio profondo si "pappi" il pianeta per ripulirlo.
La storia, poi, presenta due curiosità. La prima è scientifica, con le tute invisibilizzanti, delle speciali tute che generano immagini tali da ingannare la vista binoculare: basta infatti un solo occhio, quell'unico di cui sono dotati gli alieni rapinatori di lune, per venire scoperti.
L'altra curiosità è dovuta dall'accoglienza riservata a Topolino arrivando su Washington: bombardato e cannoneggiato proprio come quando stava tornando sulla Terra dopo l'escursione spaziale che ha concluso Il deserto del nulla.
P.S.: la scelta dell'immagine di chiusura non è per nulla casuale, se pensiamo che il Buz è una sorta di spazzino cosmico...

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