E' un gesto apparentemente semplice quello di Galileo: prende tra le mani un cannocchiale e lo dirige verso la Luna: solo che è il 1609 e lui è il primo ad accorgersi che la Luna è "ineguale, scabra, con molte cavità e sporgenze, non diversamente dalla faccia della terra, variata da catene di monti e profonde valli" (Galileo Galilei, Sidereus Nuncius, 1610).L'esposizione dell'opera galileiana è poi accompagnata dalla conferenza La prima Luna di Agnese Mandrino, archivista e bibliotecaria dell'INAF – Osservatorio Astronomico di Brera, che si terrà alle ore 11:30, 15:00 e 16:30 (ingresso libero alla sala della conferenza fino a esaurimento posti, massimo 40). Inoltre potrete portarvi via un ricordo del Sidereus visto che è disponibile una cartolina con stampate le due pagine lunari dell'opera di Galileo: la vedete nella foto qui sopra. La cartolina, realizzata da Laura Barbalini, è la versione fisica del progetto Cartoline dalla Luna: come spiegato anche su Edu INAF, ogni venerdì vengono pubblicate sul sito del MusAB le più belle immagini della Luna tratte dai libri della biblioteca dell'Osservatorio di Brera. Questa raccolta era stata esposta dieci anni fa in occasione dell'anno astronomico durante la mostra Guarda che Luna!, curata sempre da Agnese Mandrino insieme con Anna Lombardi della biblioteca Braidense.
Niente di cristallino, sempiterno o perfetto... Galileo scopre che la Luna è un sasso. Ed è una rivoluzione.
sabato 11 maggio 2019
A Brera il Sidereus Nuncius
Come ogni mese nel corso di questo 2019, la seconda domenica vede l'apertura straordinaria del Museo Astronomico di Brera realizzata in collaborazione con il Touring Club, dalle 10 alle 18. In particolare quella di domani 12 maggio 2019 sarà una domenica particolare, perché i visitatori avranno la possibilità di vedere esposta una copia del Sidereus Nuncius di Galileo Galilei. L'iniziativa è stata ideata per unire Il maggio dei libri con la ricorrenza del cinquantenario dell'allunaggio, senza dimenticare che sono passati 410 anni dalle prime osservazioni celesti di Galileo:
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