La nebbia si diradava davanti ai loro occhi. Sul terrapieno era già del tutto scomparsa, mentre giù, lontano, una caligine lattiginosa si avvallava e si discioglieva; attraverso di essa spuntavano le cime rotonde e ispide delle colline e in mezzo si intravedeva qua e là la superficie screziata della palude muffosa, ricoperta da un rado canneto esausto. All'orizzonte, al di là delle colline, le vette delle montagne divampavano di un giallo intenso contro un cielo chiaro e azzurro. Arthur si girò a guardare al di sopra della spalla e mandò un grido di entusiasmo. Anche Redrich si volse a guardare. A ovest le montagne sembravano nere e su di esse ardeva cangiante il noto bagliore smeraldino, l'alba verde della Zona.
(...)
Andò dietro il carrello, si assestò sulla scarpata e, ansando, guardò con quale rapidità il bagliore verde si andava smorzando, soffocato dal rosa: un cantuccio arancione di sole sbucò dal crinale e subito dalle colline si allungarono le ombre color lillà, tutto divenne preciso, stagliato, tutto divenne perfettamente visibile, e dritto davanti a sé, a un duecento metri, Redrich scorse l'elicottero.
Questo passo, tratto dal
Picnic sul ciglio della strada dei fratelli
Arkadi e Boris Strugatzki nella traduzione di
Luisa Capo è in effetti ricco di informazioni scientifiche relative alla grande gamma di colori che il Sole ci mostra al tramonto o, come in questo caso, all'alba. I due autori, in particolare, hanno cercato di enfatizzare la presenza diffusa del colore verde, che però non è così inusuale da osservare durante questi momenti della giornata. Il picco di emissione del Sole, infatti, è proprio sul colore verde, ma noi solitamente non siamo in grado di vedere questa frequenza quando ci arriva dallo spazio
per molti motivi affrontati da Agatino Rifatto su Edu INAF, ma in alcune condizioni particolari, come l'alba o il tramonto, siamo in grado di osservare, seppur per pochissimi istanti, degli sbuffi di colore verde.
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