sabato 26 settembre 2020

Batman day 2020: un vattelapesca batmaniano

Ho in corso un paio di letture batmaniane, nessuna delle due conclusa. Una è il celebrativo Detective Comics #1027, l'altra è il volume Batman Day 2020: Giù il mantello, su la maschera, un cartonato da edicola che Panini ha fatto uscire durante la settimana del Batman day.
Questa iniziativa venne promossa dalla DC Comics nel 2015 durante la San Diego Comic-On per celebrare il 75.mo anniversario di uno dei personaggi più noti e iconici del fumetto supereroistico. I Batman day sono proseguiti e quest'anno il nuovo giorno del Cavaliere Oscuro è caduto il 19 settembre, e per l'occasione Panini ha tirato fuori un pregevole volume che, da appassionato disneyano, non posso che definire con affetto un vattelapesca batmaniano.
E proprio come queli disneyani, anche questo Batman Day 2020 è una racolta di storie peraltro scelte dall'editore italiano per raccontare nel modo migliore possibile il personaggio di Batman. La selezione spazia nella pluridecennale storia del Crociato Incappucciato presentando autori come Dennis O'Neil, recentemente scomparso, Mike W. Barr tra i classici o come Brian K. Vaughan e Tom King tra gli scenegiatori più moderni, tutti affiancati da talenti del disegno della loro epoca, gente come Dick Giordano (peraltro presente anche con una seconda storia su testi di Frank Robbins, la deliziosa Il Batman che nessuno conosce, di sei pagine), Alan Davis e Paul Neary, Rich Burchett, Mitch Gerads.
Il volume, poi, è anche impreziosito da una serie di articoli redazionali, 6, tutti di produzione originale a cura di Antonio Solinas. Di questi alla fine solo uno è smaccatamente pubblicitario, l'ultimo, ma per un volume cartonato dove Panini ha deciso di non pubblicare alcuna pagina promozionale direi che è il miglior compomesso possibile.
La selezione, per quanto parziale (in fondo stiamo parlando di appena 5 storie rispetto a 80 anni di pubblicazioni regolari) risulta alla fine abbastanza significativa, con un mix tra autori e storie note ad altre un po' meno. Peraltro ciò permette anche di apprezzare interpretazioni ora cancellate dalla continuity, come la simpatica Leslie Tompkins che non era, in origine, una dottoressa, ma una simpatica vecchina con un carretto che vende i suoi prodotti per dare una mano ai ragazzi di Crime Alley. Peraltro è proprio in questa storia, che apre il volume, Non c'è speranza a Crime Alley, in cui si trova probabilmente una delle battute più belle in assoluto del personaggio:
Mi dicono che non c'è speranza a Crime Alley, signora Thompkins... ma si sbagliano! Lei... le persone come lei... siete voi la speranza... forse la sola speranza rimasta in questo mondo tormentato!
La storia, però, che ho trovato più divertente è Eran mielmi i bogorosci di Vaughan e Burchett, grazie alla presenza del Cappellaio Matto e, quindi, delle influenze degli scritti di Lewis Carroll, in particolare del poemetto Jabberwocky, noto anche come Ciciarampa dopo la traduzione di Masolino D'Amico del 1978. In questo caso Stefano Visinoni, traduttore delle storie del volume, si è divertito a proporre la sua traduzione del poemetto carrolliano, quanto meno dei passi citati all'interno della storia.
Ad ogni modo un bel volume che, se avete la fortuna di trovare in edicola, vi consiglio caldamente di acquistare.

Nessun commento:

Posta un commento