sabato 19 dicembre 2020

Il brivido della caccia

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Dopo aver scritto qualche riga serie televisiva, passo al fumetto, October Faction di Steve Niles e Damien Worm. Edito da IDW e portato in Italia dalla Magic Press, si è sviluppato in una serie di 18 numeri e in due miniserie di 5 numeri ciascuno. La prima serie è uscita raccolta in tre volumi, ma di questi vi "racconterò" solo i primi due perché, sostanzialmente, l'intera vicenda mostra una sorta di punto di conclusione.
La storia è molto simile a quella della serie di Netflix, ma profondamente differente, come avevo già scritto nella recensione precedente. Ambientata nella fittizia cittadina di Gristlewood, racconta le vicende di una sorta di Famiglia Addams moderna, composta da due figli un po' strani, Geoff, che vede i fantasmi che infestano le persone, e Vivian, una veggente, e dai due genitori, Deloris, sempre fashion e alla moda, e Frederick, professore universitario specializzato in mostri e leggende. Il segreto della famiglia Allan, però, è che Frederick e Deloris erano, un tempo, cacciatori di mostri. I quattro vivono in una grande e vecchia villa poco fuori dalla cittadina, hanno il loro Learch, che in realtà è una lei molto più loquace del maggiordono degli Addams (ma ci vuole poco) e, soprattutto, i ragazzi conoscono quale era il mestiere dei genitori e sono i primi a voler spingere Frederick a riprendere la caccia. In effetti i primi due volumi sono proprio il racconto di come Frederick e gli Allan riprendono il mestiere di famiglia. A questa impresa si uniscono anche Dante, un ragazzo con alcuni impianti elettrici posti nella testa da uno degli scienziati pazzi affrontati da Frederick in passato, e il suo vecchio amico e collega Lucas, che deve affrontare un problema non da poco: è stato morso da un licantropo. I sei, alla fine del secondo volume, che vede la sfida degli Allan contro un misterioso nemico in grado di tornare persino dalla morte, si uniranno per dare la caccia ai mostri.
Se dall'aspetto esteriore per colorazione October Faction ricorda un altro grande capolavoro di Niles, 30 giorni di notte, il tratto di Worm è meno sporco di quello di Ashley Wood, ma molto più noir, ricordando quello dell'italiano Mario Rossi (disegnatore bonelliano, tra l'altro di Dampyr). In questo senso forse la colorazione risulta penalizzante per quel che riguarda l'efficacia dei disegni di Worm.
Sul lato dei testi Niles non brilla sempre in maniera eccellente: alcuni momenti sono trattati forse in maniera sbrigativa, lasciando la sensazione che ci sia altro di non detto, ma più per un mero caso, poiché le situazioni del genere funzionali alla trama sono invece presenti e per contro molto utili per la comprensione dei personaggi e lo sviluppo delle dinamiche interne. Come nella serie televisiva, infatti, i due figli degli Allan entrano in conflitto con i loro genitori, anche qui sempre "adottivi", ma a differenza della serie i due ragazzi lo avevano capito già da tempo e non è certo questo che pone una distanza tra le due generazioni. Niles riesce a ricucire questa distanza in maniera più veloce e lineare, grazie a una trama che concede poco respiro al lettore e agli stessi personaggi, con i due ragazzi che vengono all'improvviso catapultati in quel mondo che avevano solo vagheggiato nei loro sogni.
Sostanzialmente le prime due e uniche stagioni dell'October Faction televisivo sviluppano i personaggi (visto che come trama se ne discostano decisamente) fino ai corrispondenti 10-12 episodi della serie IDW, raccolti nei primi due volumi editi dalla Magic Press e sono una lettura sufficientemente interessante e divertente, considerando che sono arrivato al terzo volume e spero presto di affrontare anche il quarto dei cinque volumi della serie.

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