domenica 23 maggio 2021
Topolino #3417: Si parte!
E La ventiquattrore di Paperopoli prende ufficialmente il via con la seconda puntata. La storia di Alessandro Sisti mantiene la sua atmosfera giocosa e il ritmo veloce grazie alla solita rivalità tra Paperone e Rockerduck, con il terzo incomodo del Red Duckan di Gervasio, che da origine a una serie di gag divertenti. A queste fa da sfondo il non ancora chiaro piano dei Bassotti per approfittare dell'attenzione di tutta la città sulla gara automobilistica, mentre nel frattempo un altro antagonista della storia fa la sua mossa che porta al sorprendente finale di puntata, che non fa altro che confermare la sua identità, già intuibile dalla prima puntata. brBuona la prova di Mario Ferracina con il suo stile a metà tra Freccero e Mangiatordi.
Cover story a parte, il resto del numero non incide particolarmente. Da una parte abbiamo un episodio di transizione per la serie modaiola con Minni co-protagonista: Una nuova boutique di Valentina Camerini e Marco Mazzarello (uno dei disegnatori più presenti sul settimanale, racconta dei tentativi di Minni & co. di allargare il negozio di sartoria (non riesco proprio a essere più modaiolo di così, mi spiace), in una storia che indubbiamente si lascia leggere, ma che in fondo non incide più di tanto. Si intuisce, però, che l'episodio è pensato per essere un tassello di una narrazione più ampia, cui si spera verrà dato corpo già nei prossimi episodi della prossima settimana.
La storia di chiusura, invece, L'affarone del pappamondo, è l'ennesima storia un po' tirata via di Augusto Macchetto che a conti fatti nemmeno Valerio Held riesce a risollevare. La storia, che vede una Brigitta più intraprendente che mai nel campo delle app, parte già male con la solita visione antiquata di Paperone che, nel caso specifico, viene estesa al campo della ristorazione, dove la tirchiaggine del personaggio influenza le proposte culinarie tanto delle sue trattorie, quanto dei suoi ristoranti di lusso. Il tutto condito con battute a metà che non completano mai veramente alcun concetto e un'incapacità di approfondire argomenti seri e interessanti come le biosfere artificiali e il chilometro zero. Macchetto cerca di proporre soggetti pezziniani, ma non ha le qualità per renderli interessanti.
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